Per quanto la puntata proceda sui binari soap(oriferi), la sua votazione generale si attesta sulla sufficienza anche grazie al non indifferente progresso nella porzione di trama (ridotta all’osso) concesso al lato fantasy: la Caverna dei Gufi e il suo contenuto fanno gola allo spettatore che ormai si ritrova a guardare Twin Peaks alla ricerca di qualche appiglio e motivo per proseguire con la visione, quasi come un assetato in un deserto alla ricerca di un’oasi.
Ma tolta la Caverna dei Gufi e la fantomatica Loggia Nera, menzionate sempre più di frequente, nulla resta dell’episodio.
Nonostante tutto ciò, Twin Peaks riesce comunque a non risultare una serie tv noiosa o soporifera. Alcuni elementi lo sono, ma anche grazie alla sua fama e alla sua imprevedibilità, ogni scena riesce in un certo senso a calamitare lo sguardo dello spettatore: dalla più blanda ripresa di Dana alle prese con dubbi esistenziali e familiari alla più intrigata ripresa del pedone camuffato che Cooper e lo sceriffo scoprono.
Purtroppo però Twin Peaks non può e non deve poggiarsi su queste poche valide scene nei suoi quaranta minuti di puntata, bensì dovrebbe estirpare gli elementi soap per ridare spazio alle venature horror e a quelle thriller/noir.
LATI POSITIVI:
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LATI NEGATIVI:
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Puntata godibile ma molto discutibile dato il netto distacco qualitativo dagli episodi della prima stagione e da quelli della prima parte di questa seconda. Ci manca il vecchio Twin Peaks.
VOTO 3/5
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.