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Anger Management 1×01 – Charlie Goes Back to TherapyTEMPO DI LETTURA 2 min

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“You can’t fire me, i quit! You want to replace me with some other guy? Go ahead! It won’t be the same!”

Sono queste le prime parole dette da Charlie Sheen nel suo breve monologo introduttivo dopo un anno di inattività televisiva. Per chi ha seguito le gesta dell’ex attore più pagato del piccolo schermo, che ricordio riceveva un compenso di 1 milione e 25 mila dollari ad episodio, questo non è altro che una frecciatina neanche tanto allusiva alla lite con Chuck Lorre e alla scelta della Warner Bros di licenzialro da Two And A Half Men sostituendolo con Ashton Kutcher. Per chi lo conosce non è stata una sorpresa, anzi era una cosa attesa e alcuni si aspettavano fosse ben più palese e di cattivo gusto ed invece il vecchio Charlie ha optato per questa scelta più blanda ma pur sempre cattiva.
Il pilot chiarisce subito lo stampo della serie etichettabile come una sitcom vecchio stampo in cui Charlie Sheen è un terapista per il controllo della rabbia, l’Anger Management del titolo per l’appunto, che segue i pazienti svolgendo le sedute nel soggiorno di casa sua provando a spiegar loro come controllarla visto che egli stesso ne è affetto. Per movimentare la situazione c’è una folta schiera di comprimari che va dai clienti del suo soggiorno a quelli del carcere, spaziando per la figlia ossessiva compulsiva, l’ex moglie con un arguto senso dell’umorismo, un’amica con benefici che è anche la sua terapista ed un vicino di casa impiccione che ha una gran voglia di patata. In tutto questo Sheen è il collante televisivo perfetto che unisce tutti i pezzi del quadro donandogli quell’interezza che senza un attore del suo calibro, abile nel calibrare il ritmo delle battute, non ci sarebbe.
Ecco quindi servito Anger Management, nuovo serial di punta di FX che ha scommesso tutto su questa produzione targata Sheen che non deluderà se anche le restanti 9 puntate saranno di questo livello.
Piccola nota a parte: FX ha un accordo in cui rinnoverà lo show con un ordine di 90(!) episodi se avrà successo e viste le medie di ascolto di 5.5 milioni di spettatori dell’esordio, l’ordine potrebbe essere vicino. Chi vivrà vedrà…

 

PRO:

  • Il video in cui Charlie si spezza la gamba
  • La pubblicità dei Trojan
  • 85% e 54%
  • I due afroamericani omosessuali
  • Ed, il reduce del Vietnam
CONTRO:
  • La figlia Sam con le sue ossessioni compulsive non è molto convincente

Tanta carne al fuoco per il ritorno più atteso dagli addetti ai lavori che non delude, diverte, si diverte soprattutto e promette un telefilm degno di fregiarsi di un grande stuolo di fan se non deluderà col tempo. In ogni caso ti aspettiamo al varco Charlie.




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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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