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Private Practice 6×06 – Apron StringsTEMPO DI LETTURA 4 min

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Il sesto episodio dell’ultima stagione di Private Practice ha come tema principale la maternità, con un’ulteriore enfasi sulle difficoltà dell’essere madre. Se pensate, infatti, che essere madre significhi solo preparare tre pasti al giorno e mettere un cerotto sul ginocchio sbucciato di un bambino, questa puntata smonterà le vostre convinzioni. C’è la madre costretta ad abbandonare suo figlio, a malincuore, per l’impossibilità di mantenerlo e che, con il cuore lacerato dai rimorsi, spera

che un giorno possa essere perdonata. C’è la madre che lotta contro un beffardo destino che le ha “donato” una figlia malata. C’è la madre che preferirebbe aver abortito, per poi ricredersi. C’è la madre che difende a spada tratta suo figlio, pur non essendo sangue del suo sangue, perché, come dice Cooper “il sangue non fa una famiglia, l’amore sì”.
La puntata si guadagna un bel 4,5 su 5 proprio per come ha voluto affrontare l’argomento. Shonda Rhimes ci mostra quattro donne coraggiose, ma allo stesso tempo fragili, accomunate dal fatto di essere madri, volenti o nolenti. Donne che di fronte alla maternità, sorgente di gioie immense ed altrettanti dolori, lasciano cadere le proprie barriere.
La vita felice di Addison viene messa a dura prova quando la madre naturale di Henry si presenta a casa sua e decide di voler frequentare di più il bambino. Ancora una volta viene toccato il punto debole della dottoressa Montgomery. Durante questi anni trascorsi con lei (sia in Private Practice, che in Grey’s Anatomy) imparando a conoscerla, abbiamo scoperto come il desiderio di avere un figlio stesse lacerando il suo cuore, e come la sua corazza crollasse di fronte all’impossibilità di averlo. Grazie ad Henry Addison aveva finalmente coronato il suo sogno e si sentiva realizzata. Una realizzazione per contrastare un vuoto che nemmeno vent’anni di carriera in ospedale a salvare vite avrebbero mai potuto colmare (un po’ l’opposto di Cristina di GA, per intenderci). In questo episodio il suo appiglio alla felicità si fa più labile, ma ne uscirà più forte di prima, con una nuova consapevolezza e confermando le parole di Cooper.
Nel frattempo, un famoso chirurgo, che era stato mentore di Addison, arriva in ospedale a causa di un cancro ormai in stato avanzato. Sarà proprio Vivienne, questo il nome del chirurgo, a raccontare ad Addison della figlia abbandonata e, tra le lacrime ed i rimpianti mormorati sul letto di morte, la ispirerà a trovare di nuovo stabilità e fiducia in se stessa, riuscendo finalmente ad accettare la presenza della vera madre di Henry nella sua vita.
Per la bella dottoressa Montgomery in guai, però, non sembrano avere fine. Una donna, madre di una bambina affetta da spina bifida, decide di citare in giudizio e fare causa alla chirurgo neonatale, per averla convinta a portare a termine la gravidanza e trovandosi, ora, costretta a vegliare sulla figlia giorno e notte. Come la pedofilia di poche puntate fa, anche in questo caso il tema dell’aborto viene affrontato da un altro punto di vista. Non è più il chirurgo, macellaio insensibile di molti film e documentari contro l’aborto, a consigliare l’interruzione della gravidanza, bensì esorta la madre a lottare. Una madre che, invece, sembra non accettare la condizione della figlia e vorrebbe, infatti, che la bambina non esistesse. Alla fine si scoprirà la ragione di fronte a tale comportamento. Una ragione che susciterà molta pena e comprensione.
Nonostante la puntata sia dedicata principalmente all’universo femminile, gli uomini della clinica contribuiscono alla trama dell’episodio in modo secondario, ma necessario. Cooper racconta a suo figlio di essere stato adottato, ma di non voler cercare i genitori biologici; Jake sostiene Addison aiutandola e facendo da padre al piccolo Henry. La dottoressa se ne renderà conto e, in un momento in cui sembra finalmente aprire gli occhi, fa una proposta inaspettata a Jake.
PRO:

  • Le donne in primo piano
  • La maternità e le difficoltà che comporta
  • Le scene toccanti tra Addison e la madre naturale di Henry, e tra Addison ed il suo mentore
      CONTRO:
      • Forse avrei voluto vedere un po’ più Charlotte in questo episodio. D’altronde è madre/quasi madre anche lei.

      Episodio delicato e toccante che, oltre a mostrarci i lati più umani dei protagonisti, genera riflessioni, prendendo in mano il filo rosso che, prima o poi, legherà quasi tutte le donne.
      La puntata, andata in onda negli USA martedì 20, è stata seguita da un ulteriore episodio mercoledì 21 novembre. La settima puntata dovrebbe avere come protagonista Jake e il mondo visto con i suoi occhi. Scopriremo qualcosa in più su di lui e vedremo come avrà reagito alle parole della sua amata Addison?

      VOTO EMMY

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      Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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