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Hart Of Dixie 2×12 – Islands In The StreamTEMPO DI LETTURA 5 min

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Gennaio è un mese difficile: è il
mese in cui si fa di tutto per rispettare i famosi buoni propositi
dell’anno nuovo (o almeno ci si prova!) e per gli universitari è un
mese “infernale” perchè si è in piena sessione d’esami e lo
sappiamo bene quanto possano essere stressanti. E si sa, quando si è
sotto stress, è sempre bene fare una pausa tra un libro e un

altro e
vedersi una puntata di Hart of Dixie è perfetta se si vuole passare
una quarantina di minuti in tranquillità, seduti sul divano con una
bella scatola di biscotti sul tavolino e una bella tazza di
cioccolata fumante tra le mani. L’episodio di questa settimana, poi,
è l’ideale per farsi anche una risata perchè si tratta di una
puntata all’insegna dell’equivoco e di situazioni surreali, una
puntata che ci fa ricordare dei tempi in cui Zoe e George avevano un
“feeling” speciale. Era un po’ che i due non si ritrovavano a
passare del tempo insieme e ci ha pensato la madre di George a
rimediare: non contenta della relazione del figlio con Tansy ma
entusiasta all’idea di vederlo con Zoe, la signora Tucker, con un
pretesto, li rapisce sulla barca del giovane avvocato minacciando di
non lasciarli andare fino a quando i due non ammetteranno di essere
perfetti l’uno per l’altra. Ed è stato veramente divertente vederli
arrampicarsi sugli specchi per cercare di convincerla di essere nel
torto. Purtroppo, come dice a un certo punto George, la signora
Tucker, moglie e madre di avvocati, è fin troppo abile e, ignorando
le vere e proprie obiezioni che fa il figlio (come se si trovasse in
un vero e proprio processo) riesce a “mettere all’angolo” Zoe,
fino a che i due, esausti, ammettono di provare dei sentimenti l’uno
per l’altra. Ovviamente Wade e Tansy riescono a raggiungerli proprio
nel momento dell’eclatante dichiarazione. Wade si mostra tranquillo e
per niente preoccupato, lo stesso non si può dire di Tansy che vuole
rompere con George perchè teme che ciò che sostiene la signora
Tucker sia vero. Sarà George, poi, a spiegarle che sì, ci sarà
sempre una sorta di “connessione” tra lui e la dottoressa, ma che
lui si è reso conto di non voler stare con Zoe, ma con lei perchè è
felice così e ammette di non disperarsi all’idea di non stare con
Zoe, che scopriamo pensarla allo stesso modo. C’è imbarazzo, tra i
quattro, ma le cose sembrano risolte. La cosa che ho apprezzato di
più di questa situazione, seppur assurda, è che sembra aver messo
un punto alla questione Zoe/George. La tranquillità di Wade, da
sempre geloso di George, è la prova di quanto lui e Zoe siano
cresciuti come coppia e di come siano finalmente sicuri di ciò che
provano l’uno per l’altra. Se nella puntata precedente abbiamo visto
Zoe preoccupata di perdere Wade, in questa vediamo lui sicuro e
fiducioso della loro relazione, anche se, effettivamente, non è
detta l’ultima parola, la strada per il “vissero per sempre felici
e contenti” nei telefilm, come nella realtà, è sempre difficile e
piena di ostacoli.

Nel frattempo per Brick e Shelby è
tempo di uscire alla luce del sole, specialmente con le figlie di
lui, che nel frattempo trovano un reggiseno sul divano e capiscono
che il padre si sta vedendo con qualcuna. Lemon è più che
determinata a scoprirne l’identità e affida il ruolo di
investigatrice privata proprio a Shelby, da lei creduta nuova
receptionist della clinica. Quando le due si trovano a parlare,
Shelby risponde alla telefonata di Annabeth che cercava il dottor
Breeland per aiutare un tipo che aveva appena conosciuto a guarire da
una strana malattia che gli provocava forti emicranie, oltre ad
avergli “impostato” un perfetto accento britannico. Lemon, data
l’ora tarda della telefonata dell’amica, crede che sia proprio lei ad
andare a letto con il proprio padre e si dirige a “passo di marcia”
da lui a fargli una scenata, trovandolo abbracciato ad Annabeth,
dando luogo a una scena degna della commedia dell’equivoco. Devo fare
i miei complimenti al regista e agli sceneggiatori di quest’episodio
perchè hanno fatto davvero un ottimo lavoro.
Lavon è stato poco presente in
quest’episodio, lo abbiamo visto solo indagare sul tipo dall’accento
inglese, convinto di averlo già visto. E’ stato proprio lui a
scoprire chi fosse in realtà e a convincerlo a dire la verità alla
romantica Annabeth che lo credeva “un gentiluomo inglese uscito da
un romanzo di Jane Austen”. Vederlo preoccuparsi per Annabeth fa
pensare a un possibile interesse amoroso nei confronti della migliore
amica di Lemon, sospetto confermato dallo sguardo d’intesa che il
proprietario del Rammer Jammer lancia al sindaco di Bluebell.
Dopotutto i due avevano già finto di stare insieme durante la
campagna elettorale di Lavon per aggiudicarsi i voti di una famiglia
di indecisi, chissà che non finiscano a stare insieme per
davvero….

PRO:
  • Lemon di nuovo investigatrice
    privata
  • Brick e Shelby finalmente allo
    scoperto
  • Chiarimento situation “Zoe/George”
    e passi avanti per le coppie Wade/Zoe e Tansy/George
  • Assurdità
    di varie situazioni
CONTRO:
  • Lavon poco presente e ne si sente la mancanza

Episodio perfetto per rilassarsi un
po’, ben riuscito, come la maggior parte degli episodi di Hart of
Dixie. Puntata che ha portato un po’ di movimento, senza però
cambiare nulla. In fondo, perchè cambiare qualcosa che funziona
perfettamente così? Certo, il rischio è quello che, alla lunga, ci
si annoi, ma se gli autori sapranno scrivere altri episodi come
questo credo che non ci sia nulla da temere. Chi l’ha detto che per
piacere un telefilm debba essere necessariamente pieno di strade
scoscese e piene di ostacoli? A volte è bello anche passeggiare in
tutta tranquillità su un sentiero circondato da prati fioriti…

VOTO EMMY

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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