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Ripper Street 1×01- 1×02- 1×03 – I Need Light – In My Protection – The King Came CallingTEMPO DI LETTURA 4 min

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Dopo sei mesi dal suo ultimo omicidio per le strade di Londra aleggia ancora il nome di Jack lo Squartatore, il pluriomicida di cui si parlerà ancora dopo un secolo e più; ma non lasciamoci ingannare, nonostante il titolo Ripper Street non parla di lui ma vede protagonisti i poliziotti della “Division H” e del realmente esistito Edmund Reid interpretato magistralmente da Matthew Macfadeyn. Una Londra tardo Vittoriana perfettamente realizzata che mostra senza filtri la realtà nelle strade della fine dell’ ottocento, strade popolate da fame, povertà, ignoranza e criminalità giovanile; un triste quadro descritto anche da Dickens nei suoi romanzi sociali.
Il trio protagonista è composto dal già citato Edmund Reid, dal suo braccio destro il sergente Bennet Drake e dall’unico americano il capitano Homer Jackson: tre persone completamente diverse tra di loro, con storie tormentate ancora a noi semi celate e che però insieme sono una forza della natura.
La cosa che li rende estremamente interessanti ai miei occhi è proprio il fatto che siano tre uomini dal carattere forte che lavorano spalla a spalla, mentre generalmente sullo schermo siamo abituati al classico duo investigativo, e questo porterà a dinamiche interessanti in un futuro prossimo immagino; oltre a questo i protagonisti hanno sopra le teste il loro passato ingombrante che li minaccia come una spada di Damocle. Il detective ispettore ha perso una figlia di cui però non riesce a piangerne la morte perché si intuisce che, a differenza di sua moglie, non crede alla tesi della morte ma è convinto ancora di ritrovarla e in più ha delle strane cicatrici sul corpo probabilmente segni di una bruciatura.
Per quanto riguarda il sergente scapolo sappiamo che ha un passato militare che lo ha salvato da un futuro da criminale, da un futuro segnato dalla povertà: è un uomo duro, dai modi rudi e sgraziati ma fa gli occhi dolci a Rose, la prostituta del bordello di Long Susan, che nel primo episodio rischia la vita per mano di un perverso assassino. Infine c’è il capitano espatriato e ha qualche legame con Susan e l’anello che porta al collo rappresenta un pericolo poiché legato a un criminale americano ricercato, dato per morto. Nonostante il suo passato misterioso, Jackson è un esperto di quella che era la rudimentale medicina forense e per questo verrà ingaggiato a tempo pieno da Reid.
Comunque tutto questo non completa il quadro dei loro problemi, perché oltre a dover combattere contro i proprio fantasmi, i tre e la division H sono costretti a lottare anche contro il fantasma di Jack the Ripper: infatti ogni crimine commesso a Whitechapel viene subito collegato a lui e Reid e i suoi oltre a dover risolvere casi machiavellici sono costretti anche a tenere a bada il panico della popolazione sfatando il mito. Credo sia presto per fare congetture per cercare di capire il loro passato, fatto sta che qualche idea ce la siamo fatta tutti anche perché la trama orizzontale su cui il pubblico si arrovella il cervello è proprio questa.
Mi spiego meglio: il fine di questa serie non è quello di cercare un assassino latitante o cercare di risolvere un mistero particolare ma è proprio quello di riuscire a scavare a fondo nell’anima dei tre protagonisti; gli echi dello Squartatore e folli criminale fanno solo da cornice (una splendida cornice) ai drammi interiori di questi tre uomini e alle loro storie. Purtroppo quindi anche se il fil rouge che collega gli episodi c’è, è molto esiguo e dovrebbe svilupparsi un po’ di più. Nonostante questo la serie è perfetta e ogni caso ci ha presentato uno spaccato di società dell’epoca. Particolare è stata la seconda puntata in cui una setta di bambini capeggiati da Carmichael interpretato da Joseph Gilguin (Misfits, This is England) che venivano addestrati a compiere crimini spesso su commissione. Come ho già detto il problema della criminalità giovanile era molto elevato allora ma il finale ci lascia con la speranza che si ci può riscattare.
PRO:

  • Il trio protagonista è una forza della natura.
  • I misteri dietro ogni personaggio.
  • Tre casi interessanti.
  • Ritratto fedele dell’epoca vittoriana.
CONTRO:
  • Trama orizzontale ancora poco delineata.

 

Questo è uno show che promette molto bene, ma non a caso la BBC è quasi sempre una garanzia. I personaggi sono tutti meravigliosi, anche quelli secondari e per questo non vedo l’ora di vedere ulteriori sviluppi. In media le tre puntate insieme si meritano un bel 4.

 

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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