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Glee 4×12 – NakedTEMPO DI LETTURA 5 min

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Qualcuno dovrebbe togliere Twitter a Ryan Murphy. Sul serio.
E io dovrei smetterla di frequentare quel luogo di perdizione conosciuto come
Tumblr.  Oramai tra sneak peek, behind
the scenes, esibizioni complete o parziali, foto dal set e canzoni, il Gleek
medio si ritrova ogni settimana investito da questo materiale promozionale che
crea un sacco di aspettative. Aspettative che spesso,

inevitabilmente, vengono
deluse. Ma non stavolta. Non so se ero partita con poco entusiasmo, ma questo
ho trovato questo episodio fantastico. L’ho visto più di un’ora fa e sto ancora
vomitando arcobaleni.
La puntata si divide come al solito tra le storie del
McKinley e Rachel Berry City… ehm le vicende della NYADA.
A New York, troviamo una Rachel sempre più odiosa; diciamo
che in questa puntata l’unico personaggio più odioso di lei è la tipa della
NYADA che deve realizzare un film per la tesi di laurea e si atteggia manco
fosse Jean-Luc Godard. Il dubbio che attanaglia la nostra drama queen è se
“svendersi” o meno per avanzare di carriera, dubbio che porta ad un confronto
canoro tra la nuova la vecchia Rachel. Per qualche minuto, per la gioia di
tutti gli aficionados di Glee, torna sullo schermo la Rachel della prima
stagione con i suoi maglioncini con le renne, i calzettoni imbarazzanti e la
sua adorabile presunzione. Per quanto rimpianga la vecchia Rachel e per quanto
mi sia emozionata vedendola cantare di nuovo davanti allo specchio con la
spazzola, non ho potuto fare a meno di pensare che solo un personaggio così
egocentrico potesse arrivare a fare un duetto con se stessa; come direbbe
Santana: “It’s like vocal masturbation!”.
L’unico a sostenere la scelta di Rachel di fare una scena in
topless in un film studentesco, è il suo atletico ragazzo che sembra essere
pagato solo se sta senza maglietta, un po’ come Taylor Lautner in Twilight.
Brody si siede a far colazione bellamente nudo, di fronte ad uno scandalizzato
e giustamente irritatissimo Kurt e davanti ad un casco di banane (sono io
maliziosa o non erano lì per caso?). Finalmente Kurt, esasperato dalla
stupidità della sua coinquilina, urla a Rachel le parole che io ho pensato ogni
singolo episodio di questa stagione: “Non capisco. Un anno fa eri tutta gonne
scozzesi e Pensi che io piaccia a Finn? E ora sei Barbie Mignotta che chiede a
Ken Misogino di trasferirsi da lei e fa i porno. COSA TI STA SUCCEDENDO?”. Ce
lo chiediamo tutti Kurt. Ma grazie, grazie, grazie di cuore per aver espresso
quello che gran parte dei Gleeks pensa da un bel po’ di tempo.
Siccome Rachel è più ostinata di un mulo e che per lei il
parere di Kurt conta meno di zero, arrivano i rinforzi dalla vecchia guardia di
Glee.  Appena Quinn e Santana sono
apparse nell’inquadratura, ho dovuto fare un minuto si silenzio per apprezzare
la loro bellezza e pensare a quanto mi manchino, soprattutto la mia dolce
Quinn. Per fortuna, il fascino e il carisma delle due amiche funziona ancora
una volta e finiscono tutte e tre sul palco a cantare. Ammetto che l’esibizione
non avesse tantissimo senso in quel punto della puntata, ma come rinunciare a
sentir cantare i miei due angeli?
Intanto in Ohio si festeggia l’ufficiale rientro in gara
delle Nuove Direzioni per la corsa alle Regionali. Come ogni anno, si
riscontrano i soliti problemi di mancanza di fondi e la situazione viene
salvata ancora una volta da Tina che, da quando è cotta di Blaine, è un vulcano
di idee originali. Approfittando dell’insolita compresenza di ragazzi fighi nel
Glee Club, si decide di realizzare un calendario sexy degli Uomini del McKinley
che, come ricorda Kitty – siano benedetti i suoi interventi sarcastici –
venderà moltissimo, grazie al crescente numero di giovani donne allupate.
Mentre Tina gestisce gli aspetti artistici (?!), Sam si occupa della forma
fisica dei giovani modelli, trasformando tutti i ragazzi in una fantastica
parodia dei tamarri di Jersey Shore. Pur non amando Sam, ho trovato molto
toccante la sua crisi personale: la paura di non essere abbastanza, di non
avere nessun talento particolare è uno dei temi preferiti degli autori di Glee,
che trovano sempre modi efficaci per affrontarlo.  Mai come prima ho apprezzato la bromance
Blam: il video di Blaine con tutte quelle belle parole sui talenti di Sam mi ha
fatto letteralmente sciogliere, facendomi spargere qualche lacrimuccia.
Sempre in tema di emozioni incontrollabili, vogliamo parlare
di quanto sono stati adorabili i Jarley in questa puntata?? Le canzoni che si
sono dedicate l’un l’altro erano qualcosa di meraviglioso. Jake, finalmente
abbandonata la corazza del bad boy, incanta tutti con la sua voce meravigliosa
e si propone letteralmente di salvare Marley da se stessa che, anche in campo
amoroso, è portata all’auto sabotaggio. Ma come si fa a resistere agli occhioni
di un ragazzo fantastico che ti chiede di amarti?? Appunto, non si può: alla
fine Marley abbandona le sue insicurezze e finalmente entrambi dichiarano il
proprio amore, provocando un’alluvione di lacrime di gioia nel fandom Jarley.



PRO:

  • Il ritorno
    dell’assurdo talk show di Brittany: Fondue for two! Ammettetelo: tutti
    sentivate la mancanza di Lord Tubbington
  • I Blam  e i Jarley
  • Il ritorno di Quinn
    e Santana: perché non possiamo averle in ogni puntata?!
  • La sfuriata di Kurt
    contro Rachel
  • Le canzoni che
    sottolineano tutte le sfumature emozionali dell’episodio.
CONTRO:
  • Brody: pessimo!
  • La quasi totale
    trasformazione di Finn in Mr. Shue: oramai il vero Finn emerge solo in
    pochi momenti, come la divertentissima gag del caffè in sala insegnanti.
Episodio quasi perfetto: le canzoni, le scenette comiche, le
storyline dei singoli personaggi sono orchestrate armonicamente in modo da
creare una puntata divertente, emozionante e con una trama logica e coerente.

VOTO EMMY

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

2 Comments

  1. Glee e il femminismo che torna indietro di 50 anni. Ragazzi che possono vendere un calendario mezzi nudi per fare soldi per le regionali e Rachel non può girare una scena in topless senza essere etichettata. Se è sbagliato "svendersi" in questo modo, lo è per tutti, ragazzi e ragazze. Questo per me è stato Glee in quest'episodio. L'unica cosa buona è la bromance Sam/Blaine.

  2. bè ma il discorso di Rachel non era che fosse sbagliato mettersi o meno in topless…il problema era che il film era di bassa qualità e così sarebbe stato anche il suo topless…sul fatto del calendario concordo in parte..nel senso che come era stato progettato inizialmente era un po'squallido, poi però alla fine era diventata una cosa spiritosa. E poi, purtroppo ha ragione Kitty: le ragazze/donne di adesso sono le prima a far tornare indietro il femminismo di 50 anni, come hai detto tu =)

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