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Glee 4×13 – DivaTEMPO DI LETTURA 4 min

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Capita raramente, ma questo
giovedì non ero affatto impaziente di vedere Glee. Gli
spoiler, le canzoni e il solo titolo dell’episodio mi avevano già fatto
partire prevenuta, perché non sopporto i divismi e le autocelebrazioni in cui
ogni tanto incappano alcuni protagonisti di questa serie. Era già successo
nella terza stagione, nell’episodio-tributo a Withney Houston, che fu un
condensato di quaranta minuti
di noia e anche questa puntata stava per fare la
stessa fine, ma si è salvata grazie a qualche storyline decente e a degli
inaspettati colpi di scena.

La puntata è incentrata sui
vecchi protagonisti di Glee: Kurt, Rachel, Santana, Tina, Blaine e vediamo
anche un piccolo accenno a Finn ed Emma, mentre ai nuovi spetta il ruolo di
semplice comparsa.
Il compito della settimana del
Glee Club è la ricerca della propria diva interiore: sfida che vede come
principali contendenti Blaine, Tina e Unique. Blaine vuole far capire che anche
i ragazzi possono essere delle dive (frase che ripete tre volte in cinque
minuti) e si esibisce sulle note dell’intramontabile Don’t Stop Me Now:
performance perfetta ad eccezione dell’outfit scelto che lo fa sembrare appena
uscito da uno strip club gay. Unique tenta invano di imporsi sulla scena come
D-I-V-A indiscussa, ma grazie al cielo viene subito accantonato. Sì,
lo ammetto, per me il personaggio di Unique è veramente insopportabile:
inizialmente aveva anche un senso, ma adesso lo trovo solo un concentrato di
stereotipi totalmente privo di spessore psicologico. L’unica cosa indiscutibile
è il suo talento musicale, anche se penso che dovrebbe cercare di sperimentare
generi nuovi per uscire un po’dagli schemi. Protagonista indiscussa e
vincitrice inaspettata della sfida (come ci ricorda Brittany: “Lei non vince
mai niente!”) è Tina, che stupisce tutti mostrando il suo talento e il suo
carisma cantando “Hung Up”, hit di Madonna. Non sono mai stata
una gran fan di Tina, ma devo ammettere che mi piace il modo in cui gli autori
stanno sviluppando il suo personaggio: sta crescendo e imparando a mettere
da parte le lamentele e le scenate per mostrare al mondo quello che sa fare ritagliandosi lo spazio che le spetta. Anche se sono stata la prima a definire
assurda la sua cotta per Blaine, in questo episodio Tina mi ha fatto veramente
tanta tenerezza: è chiaro che Blaine per lei in questo momento rappresenta la
cosa più vicina all’amore e inconsapevolmente l’ha trasformato in un “fidanzato
surrogato”.
Come ha notato Tina con un
certo disappunto, Santana continua a comparire al McKinley senza reali motivi. Usando le parole di Sue: “Cosa c’è che non va con voi ex perdenti del Glee Club? Non
avete un lavoro? Dovrete pure avere qualche entrata visto che continuate a
presentarvi qui”. In effetti, non se ne può più! Mercedes e Mike sono tornati
per un paio di episodi, Quinn è tornata una volta, ma Santana è quasi sempre
lì! A me piace il suo personaggio, ma in questa puntata l’ho trovata arrogante
e anche un po’pretenziosa: ha lasciato Brittany senza una vera ragione e adesso
torni e se la prendi con Sam? Così come mi è apparso abbastanza senza senso il
suo trasferimento a New York senza alcun progetto predefinito, anche se era
nell’aria già da un po’. Vedremo come gli autori faranno evolvere la sua
storia.
Totalmente inaspettato è stato
invece il bacio tra Finn ed Emma. Ammetto di essere una fan delle coppie senza
speranza e che questo bacio e questa inattesa complicità tra Emma e Finn sono
totalmente fuori luogo, eppure ho trovato la scena molto carina e in quel bacio
ho rivisto il Finn tenero e avventato delle prime due stagioni che mi manca
tanto.
Ma passiamo invece alla mia
parte preferita della puntata anche chiamata: “L’insopportabile Rachel e il
divino Kurt che la schiaccia come uno scarafaggio”.  Sono cattiva, lo so. Ma, dall’inizio di questa
stagione Rachel è stata amabile come un calcio sulle gengive ed era ora che
qualcuno se ne accorgesse e la rimettesse al suo posto. Così Kurt (e la maggior
parte dei Gleeks) si toglie un bel sassolino dalla scarpa dicendole che nella
famosa sfida di Defying Gravity, l’aveva lasciata vincere di proposito e la
invita a battersi di nuovo sulle note di “Bring Him Home” colonna sonora del
famoso musical “Les Miserables”. E ancora una volta, Kurt vince, alla faccia di
Rachel e di tutti i suoi leccapiedi. Poiché il divismo per Rachel è uno stile
di vita, invece che cercare di ritornare a essere una persona normale, entra in
pieno vittimismo, atteggiamento che sarà sicuramente aggravato dall’arrivo
della nuova coinquilina, Santana.

PRO:

  • La
    continua crescita di Tina come cantante e come personaggio.
  • La
    tenerezza di Blaine e la sua performance da vera diva.
  • La
    rivincita di Kurt.
CONTRO:
  • Episodio troppo Santana-centrico
  • L’eccessiva
    drammaticità di Rachel.
  • Unique
    sempre più stereotipato.
  • Canzoni
    poco incisive e troppo slegate dalla trama.
Puntata abbastanza noiosa,
troppo incentrata su vecchie questioni già affrontate più volte: la sfida per
essere la diva del Glee Club; la rivalità tra Kurt e Rachel e la scarsa
chiarezza riguardo al futuro di Santana. 
Si spera che la prossima settimana Glee ritorni alla vitalità a cui ci
ha abituato in questa stagione.

VOTO EMMY

Quanto ti è piaciuta la puntata?

Nessun voto per ora

Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

4 Comments

  1. Invece non è stata tanto male, in fondo. Ci sono state cose assurde tipo il bacio Finn/Emma (WTF??!!!) e Rachel che dice che tutta la sua fiducia si basava sulla competizione vinta per "Defying Gravity" (SERIOUSLY???!!!!) che veramente NON HA SENSO. Cosa buttata lì a buffo per dare maggior rilevanza al litigio con Kurt ma senza alcuna logica. Litigio che ci stava tutto, ma io avrei approfondito un po' di più.
    Per quanto riguarda Santana non ho trovato nulla di male nella centralità che ha avuto ed è stato anche abbastanza realistico il suo senso di smarrimento e il "non sapere che fare". Andare a New York era l'unica cosa che poteva fare (invece di rimanere a Lima). A livello di maturità e crescita invece è tornata indietro. (Lasciare il college perchè stai sul ca..o a tutti?? Come on!!!).
    Comunque io resto dell'idea che il finale della terza stagione era un perfetto finale di serie. Avevano anche la canzone perfetta per chiudere Glee in bellezza (We are the champions)…

  2. E comunque: Rachel e i deliri di onnipotenza (come Berlusconi). "Sei entrato alla NYADA perchè sapevano che siamo molto amici". Rachel cara… chi è il tuo spacciatore??!!

  3. ma infatti l'altra cosa che non mi è piaciuta è che in sta puntata si sono dedicati solo ai vecchi…e non ha senso!per dire cose dette e ridette…a me piacciono i personaggi nuovi!poi vedo che al personaggio di santana è stato dato lo stesso destino di quello di quinn: peggioriamoli sempre di più…anche quinn nella puntata in cui era tornata era insopportabile!e io amo alla follia quinn!Infatti dico, se dovete ammazzarmi i vecchi personaggi, piuttosto rimaniamo sui nuovi!!
    Su Rachel NO WORDS…non mi è mai stata particolarmente simpatica, ma da quando è a NY..SI SALVI CHI PUO'!! xD

  4. Sarà che io la prendo troppo sul personale e mi faccio coinvolgere troppo ma odio quando rovinano delle serie solo per una questione di soldi, ma a livello di storyline non hanno più niente da dire. Glee non è un telefilm "impegnativo" con chissà quale trama orizzontale da seguire, però era carino e divertente, un po' stereotipato magari (vedi la figura delle cheerleader, dei giocatori di football e il club degli sfigati), però comunque carino. Però destinato a finire con poche stagioni.

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