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The Walking Dead 3×10 – Home – Bentornato A CasaTEMPO DI LETTURA 5 min

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L’episodio si apre con un Rick che si mette a controllare il perimetro del penitenziario con un binocolo, quando all’improvviso sembra scorgere poco distante da lui una figura femminile in abito bianco… che sembra proprio avere l’aspetto di Lori.  Mentre Rick si avvicina alla “donna”, Michonne in lontananza osserva la scena senza sapere bene cosa fare… Ecco come inizia questa 3×10.
Francamente credo di poter valutare la puntata in maniera più positiva rispetto al mezzo passo falso fatto con la 3×09 anche se pure qua si poteva fare qualcosa in più.

Parliamo intanto del tema della puntata, questa “Home” che da pure il titolo all’episodio.
In un mondo come quello di TWD il termine “casa” non assume più il significato di posto familiare, accogliente e sicuro ma identifica invece un posto dove nascondersi ed isolarsi da tutti gli orrori che ci sono là fuori, un posto che però può soltanto offrire una protezione momentanea in attesa di trovare un nuovo riparo.
Tuttavia in questa stagione abbiamo imparato a conoscere 2 luoghi che sembrano un po’ essere le classiche eccezioni alla regola: sto ovviamente parlando di Woodbury e del Penitenziario che però, come abbiamo visto in questi mesi, non sono esattamente delle fortezze impenetrabili.
Se però la prima rappresenta una specie di oasi/miraggio per una persona, la seconda invece ha fin da subito un aspetto lugubre e decisamente poco rassicurante… in situazioni simili però bisogna fare di necessità virtù ed è per questo che Rick e soci sono pronti a difenderla fino allo strenuo delle forze.
Ma più che Rick, che come vedremo nel corso della puntata non è ancora completamente lucido, è Glenn quello che in questi 40 minuti dimostra di volersi prendere il ruolo e le responsabilità del leader del gruppo. Il ragazzo tuttavia, più che essere mosso da uno spirito nobile, è mosso dal desiderio di vendetta per quanto fatto dal Governatore a Maggie e dimostra infatti una forte volontà a volerlo uccidere visto che, a parte tutto, rappresenta comunque una seria minaccia per tutta la sua “famiglia”.
Anche questa volta è Hershel a dimostrarsi il più saggio di tutti (e la sua barba aiuta in questi casi si sa) in quanto prova prima a far ragionare Glenn e poi lo stesso Rick.
L’ex sceriffo pare essere nuovamente preda di una serie di allucinazioni che lo spingono a vedere e sentire Lori; in questo caso arriva anche ad uscire dalla zona “sicura” della prigione. Parlando con Hershel pure lui si rende conto che tutto quello che sta accadendo non è reale ma continua inutilmente a ripetersi che deve per forza esserci un perchè se tutto questo continua a succedere nonostante l’uomo anziano arrivi più volte a consigliargli di farsi un buon riposo visto che non è nelle condizioni migliori per prendere decisioni.
Tornando a ciò che accade a Woodbury anche qui assistiamo all’ennesimo doppio gioco del Governatore nei confronti di Andrea; se da un lato infatti la fa sentire importante (visto il discorso che ha tenuto alla comunità nella puntata precedente) dall’altro lato le mente spudoratamente dicendo che non ha la minima intenzione di fare rappresentaglie nei confronti di Rick e soci anche se, come ben sappiamo, nella sua testa ha ben altri piani in mente.
L’unica cosa che vuole Andrea invece sarebbe quella di avere l’occasione di poter parlare col suo vecchio gruppo in maniera tale da provare a calmare gli animi da entrambe le parti. Ma quel “abbiamo bisogno di te” detto da Philip si dimostra essere un mind-game nei confronti della donna in quanto il primo cittadino di Woodbury confessa a Milton di non fidarsi di Andrea per poi caricare anch’esso sulla sua importanza. Neanche a dirlo sappiamo benissimo che il povero scienziato presto o tardi è destinato ad una morte atroce. Comunque Andrea è sempre più la solita oca bionda e cieca.
Volendo parlare invece di “Fratelli coltelli” vediamo un Daryl intento ad inculcare (con scarsi risultati) un po’ di buon senso nella testa del fratello maggiore; il suo scopo infatti è quello di farlo ragionare e calmare per poterlo riportare al Penitenziario in modo tale che possa riappacificarsi con tutti quanti.
Merle, nonostante le buone intenzioni del fratellino, continua ad essere per nostra fortuna il solito asshole di sempre tant’è che persino Daryl iniziare a credere che sia senza speranza sopratutto visto come si è comportato con le persone latino americane salvate da loro poco prima.
Piccola nota personale: mi ha fatto piacere notare che in quella scena abbiamo mostrato Daryl recuperare le frecce utilizzate tanto per non dar l’idea di avere come per magia delle scorte infinite.
Ad ogni modo la parte migliore dell’episodio sono i 10 minuti finali… insomma praticamente l’opposto della puntata precedente. Chiamatelo karma o semplice voglia di accendere la tensione fatto sta che è così.
Neanche il tempo per Carol di fare una conoscenza più approfondita di Axel che quest’ultimo si ritrova con una pallottola in testa sparata da un tirapiedi del Governatore. Axel era l’ultimo dei quattro trovati nella prigione che era riuscito a sopravvivere alla furia degli eventi e, proprio ora che lo si cominciava ad apprezzare per la sua parlantina e per la voglia di infilarsi nelle mutande di Carol, ecco che il Governatore pone fine al tutto. Magistrale la realizzazione di questo evento che dimostra come dal nulla ed in un secondo solo tutto possa cambiare. La situazione peggiora in fretta quando, dopo la sparatoria, il Governatore ordina ai suoi di aprire un furgone carico di zombie per sguinzagliarli lungo tutto il cortile della Prigione. Rick ed Hershel se la vedono brutta ma grazie al tempestivo aiuto di Glenn, Daryl e Merle (che a quanto pare non è completamente senza cuore) riescono a salvarsi per il rotto della cuffia. Ovviamente le intenzioni di Merle non sono del tutto chiare ma la situazione è drastica ed il bagliore negli occhi di Rick sta a significare una presa di coscenza della situazione e si spera in una fine delle allucinazioni.
Le cose però si sono messe maledettamente male per tutto il gruppo che si trova costretto a chiedere qualche aiuto extra… magari da chi poco prima si era reso disponibile. Qualcuno ha per caso detto Tyreese? 

PRO:

  • Merle
  • L’assalto del Governatore al Penitenziario
  • Il carattere doppiogiochista del Governatore
CONTRO:
  • Michonne mal sfruttata
  • Tyreese? Mai visto

La puntata non è stata decisamente noiosa ma nonostante tutto non convince pienamente… anche a causa dell’assenza di alcuni personaggi come Tyreese. Si trova a metà strada insomma ma l’idea è che abbia gettato le basi per un continuo di stagione più che interessante e non abbiamo motivo di pensare il contrario.

VOTO EMMY

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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