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The Walking Dead 3×11 – I Ain’t A Judas – GiudaTEMPO DI LETTURA 5 min

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Voto positivo per questa 3×11. Anche questa settimana non ci troviamo davanti un capolavoro ma sicuramente il pollice è decisamente alto. “I Ain’t a Judas” rappresenta probabilmente l’inizio della fine di questa stagione che vede fronteggiarsi ormai da diversi giorni (che per noi sono mesi in realtà) Il gruppo di Rick con il capo di Woodbury. Tutti si stanno preparando a
modo proprio allo scontro finale: da un lato abbiamo per l’appunto Rick e gli altri che si vedono costretti, visto il posto dove risiedono, a fare di necessità virtù e dall’altro lato abbiamo il Governatore che può contare su di un numero decisamente più elevato di uomini ben addestrati, risorse, provviste ed armi.

Visto il momento di “black-out” di Rick, sono diverse le persone che gli parlano per farlo ragionare sul da farsi. Prima abbiamo Hershel, che prova a scuotere l’animo dell’ex sceriffo ricordandogli le sue responsabilità da dittatore; l’anziano uomo infatti ricorda a Rick le parole che lui stesso ha detto a tutto il gruppo nel finale della scorsa stagione,ovvero che questa non è una democrazia dove ognuno può esprimere il suo parere alla pari degli altri, ma è invece una piccola società dove è Rick (e lui soltanto) a prendere le decisioni per tutti senza dover rendere conto a nessuno delle sue scelte.
Che fine ha fatto l’uomo che ha detto quelle parole? Quell’uomo, ora come ora, non c’è più ed è giusto che il ruolo di leader vada a qualcuno con la testa decisamente più lucida della sua.
La seconda persona che parla a Rick è proprio suo figlio Carl il quale in un momento di piena maturità gli consiglia, nonostante il bene che lo lega al padre, di “abdicare” a favore di un’altro visto che lui ha già fatto tanto ed è necessario che riposi dopo tutto quello che è successo negli scorsi giorni. E’ quasi come se i ruoli di padre e di figlio si fossero invertiti in questo frangente e la crescita di Carl da bambino odioso ad adolescente coscenzioso si fa notare.
Se quindi da un lato la leadership di Rick vacilla quella del Governatore, dopo un breve momento di totale apatia verso i suoi concittadini, è forte più che mai. Lo stesso però non si può dire per le sue idee; accecato com’è dal desiderio di porre fine alla minaccia del gruppo del Penitenziario, non si fa scrupoli nel cercare d’arruolare quante più persone possibili per la sua lotta, adolescenti compresi.
Neppure Andrea pare capace di farlo ragionare, la volontà della donna è semplicemente quella di porre fine a tutte le ostilità da una parte e dall’altra; decide così di farsi aiutare da Milton ad uscire in gran segreto da Woodbury per andare a parlare con i suoi vecchi amici. L’uomo, che non ha mai avuto una spina dorsale, però va subito a far la spia al suo Capo il quale gli dice di far credere alla donna di avere il suo totale supporto, l’atteggiamento di Milton è chiaramente influenzato dal timore che nutre nei confronti di Philip.
Tuttavia Andrea riesce ad uscire da Woodbury e per andare in giro senza pericolo di essere attaccata da zombie vari utilizza la “tecnica Michonne”: ovvero priva uno zombie di braccia e mandibole per impedirgli di attaccarla e per farsi strada in mezzo agli altri non-morti. E’ proprio lungo la strada verso la prigione che incrocia Tyreese ed il suo gruppo che vengono presto accompagnati da Milton all’interno di Woodbury.
Curioso notare che Tyreese ed Andrea compiono viaggi diammetralmente opposti, opposti come anche l’accoglienza con la quale vengono accolti.
Tyreese si ritrova infatti subito ben accolto dal Governatore e fa subito capire a quest’ultimo che lui ed i suoi amici faranno qualsiasi cosa necessaria per rimanere tra quelle mura (compreso il fatto di “tradire” le persone della prigione), invece il clima che trova Andrea tra i suoi vecchi amici è completamente diverso.
Escludendo il fatto che l’atmosfera è ancora parecchio tesa per via di Merle, Andrea viene accolta quasi in maniera ostile da parte di Rick, come fosse un’estranea tant’è che pare non riconoscere più i volti che fino a pochi mesi prima le erano così familiari. Sentendo la versione dei fatti di Rick in merito all’aggressione avvenuta pochi giorni prima da parte del Governatore, Andrea non sa più a chi credere… ed è proprio parlando con Michonne (loquace come non mai) che inizia a pensare da che parte dovrebbe stare realmente e sul potere che ha su di lei il Governatore.
Impossibile non notare come Andrea sia stata resa stupida e cieca di fronte alla situazione sempre più palese in cui si ritrova. Non faccio mai commenti durante la visione della serie ma osservo tutto in rigoroso silenzio ma quando codesta bionda ha detto “Ma Shane amava Rick!” la mia bocca ha emesso una serie di imprecazioni non trascrivibili. Seriously? Non contenti di averla resa così stupida, gli autori le fanno seguire per metà il consiglio di Carol e a  fine episodio la ritroviamo a letto col Governatore. Dopo una nottata “romantica” si trova quasi in procinto di ucciderlo con un pugnale, segno che pur essendo stupida e tonta come non mai forse anche lei inizia a capire che le ostilità possono cessare in un solo modo. Esigenze di sceneggiatura ma la palma di “Personaggio più stupido ed incoerente” la vince senza ombra di dubbio a mani basse.
Se non l’aveste capito comunque il tema della puntata è il tradimento. In quest’ottica infatti molti personaggi possono essere ritenuti dei potenziali “Giuda”: abbiamo prima Andrea… che per poco non arriva ad uccidere il Governatore dopo essere andata a letto con lui, abbiamo Merle il cui atteggiamento non fa ben capire da che parte voglia stare, Tyreese ed i suoi che per garantirsi un futuro sereno sembrano decisi a combattere contro i loro ex coinquilini ed infine abbiamo pure Milton che sembra rimanere fedele al suo superiore solo per una questione di paura.
Un prossimo voltafaccia pare quindi nell’aria… chi sarà il prescelto?

PRO:

  • Il cazziatone di Hershel e di Carl verso Rick
  • Andrea potrebbe rivelarsi un personaggio “chiave” per i prossimi episodi se riacquistasse un po’ di cervello
CONTRO:
  • Poco Merle
  • Andrea: bionda e un po’ tanto puttana.

Ennesima buona puntata per lo show. Mancano 5 episodi al finale di stagione e le premesse per una conclusione col botto ci sono tutte. Speriamo che si continui in questa maniera schiacciando sull’acceleratore.

VOTO EMMY

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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