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Supernatural 8×17 – Goodbye StrangerTEMPO DI LETTURA 4 min

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Centinaia di corpi di Dean massacrati e distesi sul suolo di un magazzino non possono che pompare al massimo le aspettative per un episodio che si preannuncia epico. La domanda è: effettivamente poi la puntata è epica? Proprio epica direi di no però un mezzo applauso ce lo strappa visto e considerato che Castiel ritorna finalmente ad essere il vero Castiel. Pace fatta e tutti amici come prima? Quasi, non è tutto così facile come sembra.
Parliamo subito di una questione altamente spinosa e dannosa per la serie, così via il dente e via il dolore: Dean sgamma Sam e le sue bugie. Ovviamente in puro stile Winchester non glielo va a dire subito ma aspetta il momento in cui ci sono più persone per sputtanarlo allegramente. In puro stile Winchester appunto. Sam a questo punto non può che ammettere le menzogne ma la situazione è più complessa di quanto sembra perchè questa serie di prove che deve intraprendere lo sta distruggendo a livello subatomico, almeno stando alle dichiarazioni di Castiel. Morale della favola non c’è nulla e nessuno che lo possa rimettere in sesto questa volta ed è il caso di dire che “le vie del Signore stavolta sono finite”. C’è da apprezzare che questa storia delle bugie dette a fin di bene sia finita subito perchè, come avevo ampiamente detto, era una cosa trita e ritrita. Pollice alto quindi per questa risoluzione veloce e indolore.
“Goodbye Stranger” però non si riferisce a Sam, nè tanto meno a Castiel o meglio, si riferisce a Castiel ma è una frase da attribuire alla sua spasimante demoniaca Meg. Ebbene si. Ricordate gli allegri momenti della settiman stagione dove Meg si prendeva cura di un Castiel versione clinica psichiatrica? E ancora prima ricordate la 6×10 “Caged Heat” dove Meg bacia Cass? Ecco, diciamo che si è presa molta, moltissima cura di lui in seguito e per ingannare il tempo alla fine hanno ceduto ad impulsi umani. Un demone e un angelo che fanno sesso. Penso sia una cosa paragonabile ad un essere umano e un animale che fanno sesso: totalmente innaturale. Ovviamente è un pensiero solo mio visto che sul finire della puntata Carver, non contento della relazione “interracial” tra Castiel e Meg, ci fa scoprire che alcuni millenni fa la Mesopotamia fu galeotta per la coppia Crowley-Naomi. La bocca ha toccato terra per la seconda voltà in pochi minuti. Non so se ridere, piangere o essere felice, davvero non lo so. Quello che è certo è che Castiel ha imparato tutto dal pizza-man del porno di “Caged Heat”.
Ma Cass non sorprende solo dalla cintola in giù ma l’evoluzione è anche e soprattutto mentale, un’evoluzione che nasce dal cuore e nello specifico dall’amicizia fraterna con Dean che gli ha fatto finalmente arrivare dell’ossigeno al cervello liberandolo dalla schiavitù mentale di Naomi. Come dicevamo però non si risolve tutto a vino e tarallucci visto che la posta in gioco è molto alta e si chiama Tavola degli Angeli. Dovevamo immaginare che, come esisteva una Tavola dei Demoni, così doveva essercene una anche per gli angioletti e difatti è così. Ora che Castiel non è più sotto il controllo di Naomi però i giochi sono più complicati perchè non sà minimamente di chi fidarsi: con Crowley ovviamente non ci si pone nemmeno il quesito; Naomi diciamo che se l’è giocata molto male e ha perso il suo burattino alato e prima di riconquistare la fiducia di Cass ce ne vuole; rimangono fuori dai giochi anche Sam e Dean però che sono sia troppo vulnerabili, sia troppo pericolosi con in mano un’arma di distruzione angelica di massa. Insomma Castiel non può fidarsi di nessuno e non gli resta che nascondersi in attesa di tempi migliori e noi pendiamo dalle sue labbra.


PRO:

  • Sam “Alce” Winchester
  • Cass in grande spolvero e finalmente dopo 2 stagioni nel pieno delle sue facoltà mentali
  • Il rapporto Dean-Cass si fa sempre più profondo e dannatamente emozionante
CONTRO:
  • Ci saluta anche Meg, vittima dell’insana mania degli sceneggiatori di Supernatural di uccidere ogni guest star ricorrente.
  • Presenza di Crowley poco significativa

 

Puntatona. Niente da eccepire in merito alla trama ben delineata e mai scontata. Carver sà decisamente il fatto suo e ci sta prendendo mano giostrando più che discretamente i personaggi. Rimane solo un quesito: era davvero necessario ammazzare l’ennesimo comprimario? Mah…

 

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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