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Game of Thrones 3×01 – Valar DohaerisTEMPO DI LETTURA 5 min

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Un anno è trascorso dalla seconda stagione di questa serie in cui gli elementi narrativi si fondono tra loro in perfetta armonia; siamo ancora dietro la Barriera, nei Sette Regni, oltre il Mare Stretto: cosa succede adesso?
Avevamo lasciato parecchia carne al fuoco e altrettanta ne ritroviamo: ad evidenziare questa continuità è il titolo della puntata, “Valar Dohaeris”, “tutti gli uomini devono servire”, in risposta all’ultimo episodio della scorsa stagione, “Valar Morghulis”, “tutti gli uomini devono morire.”
La puntata si apre con Sam, oltre la Barriera, che è sopravvissuto alla battaglia contro gli Estranei insieme a pochi dei suoi confratelli; non è però riuscito a mandare nessun corvo messaggero, è necessario avvertire i Sette regni di ciò che sta accadendo, altrimenti ci sarà solo morte, per tutti.
Jon Snow invece, viene portato all’accampamento dei bruti, dove trova una situazione molto diversa da ciò che si aspettava: Mance Rayder non è un re che accetta sciocchi cerimoniali, è un uomo pragmatico, sa quello che va fatto ed è per questo che vuole da Jon una motivazione realistica del perché ha scelto di tradire il suo giuramento da Guardiano.
Il dialogo tra i due è perfetto; Mance è autorevole, guarda dritto negli occhi il bastardo di Ned Stark, discendente dei Primi Uomini, colui che ha ucciso Qorin il Monco ma pretende soltanto una cosa: verità. Finalmente Kit Harrington è all’altezza del personaggio che interpreta e con uno sguardo diretto, sfida il Re oltre la Barriera e tutto ciò che rappresenta. E viene accettato.
Ad Approdo del re, Tyrion pretende da Tywin le terre di Castel Granito che gli spettano di diritto: il confronto è agghiacciante, il Leone odia e detesta questo figlio deforme che è per lui una nullità e non gli riconosce nemmeno il merito per la vittoria della battaglia appena conclusa. Assistiamo ad un momento molto duro, Tyrion sotto la sua maschera di ironia, vorrebbe essere accettato da una famiglia che invece lo ha sempre odiato.
Joffrey è alle prese con la sua nuova promessa sposa, Margaery Tyrell: ricca, potente e benevola con gli ultimi, la futura regina fin da ora è la nuova spina nel fianco di Cersei; la piccola di Alto Giardino conquisterà il popolo con l’amore, la Lannister governa con il pugno del terrore e qualcosa sta per cambiare nell’equilibrio del potere: “power is power”, chi vincerà la partita?
Plauso, come sempre, a tutte le scene in cui vediamo la coppia Tyrion-Bronn: quest’ultimo ora divenuto Sir, è ancora più arrogante e ci piace, tantissimo.
Sansa si affida a Ditocorto per scappare: la ragazza non sa quanto infido e viscido sia in realtà l’uomo a cui sta affidando la sua vita, ma ha altra scelta? Da immatura e viziata, ad algida e forte Lady del Nord: la trasformazione della Stark si attua sempre più, vedremo come affronterà la fuga e le conseguenze che verranno.
Ci spostiamo a Roccia del Drago: Stannis, sconfitto, cede completamente alle lusinghe di Melisandre, splendida donna rossa, che con un cenno sta ormai decidendo le sorti del suo re. “The night is dark and full of terrors” diceva e contro questa verità si scontra anche Davos, uomo e consigliere fidato, che scagliandosi sulla sacerdotessa ottiene la prigione, nulla più. L’ambivalenza di Melisandre è molto interessante: come una novella Salomè ammalia, manipola le menti a suo piacimento ma è anche fermamente convinta di essere dalla parte della luce, il fuoco per lei è purezza.
Robb Stark è in una difficilissima situazione: nonostante la diverse vittorie, non è ancora riuscito a scontrarsi con Tywin, arriva ad Harrenhall dove lo aspettano 200 uomini del nord massacrati. Decide di imprigionare sua madre per tradimento, cerca di riorganizzarsi ma il morale dell’ esercito è pessimo e le notizie della vittoria ad Approdo del re da parte del Leone è soffocante. Il giovane lupo cosa deciderà di fare? La prova più dura ancora non è arrivata e in tutto questo c’è la giovane moglie Talisa a distrarlo.
Attraversiamo il Mare Stretto con Dany: i suoi draghi crescono forti ma non sono ancora abbastanza grandi per essere cavalcati e la nostra Kalheesi deve procurarsi un’armata; come le ricorda Sir Jorah, è una dimostrazione di forza quella che aspettano gli altri Dothraki per unirsi a lei. Arrivano ad Astapor, nella baia degli schiavisti, dove vediamo con i nostri occhi ciò che chi ha letto i libri, ha immaginato: i soldati eunuchi, gli Immacolati, sono inquietanti e bellissimi nella loro freddezza, nulla può colpirli e la dimostrazione che il loro padrone dà a Daenerys è perfetta nella sua crudeltà.
Non c’è più spazio per la ragazzina impaurita della prima stagione: la Madre dei Draghi, il Sangue del Drago dovrà prendere decisioni difficili, essere la forza di cui la sua gente ha bisogno, accettare questo esercito di schiavi per riprendersi ciò che è suo di diritto, difendersi dall’attacco di nuovi nemici, come gli stregoni di Qarth. Ed è a questo punto che arriva qualcuno pronto a servirla, ad aiutarla nel nome di un giuramento ritrovato: Sir Barristan Selmy, ex comandante della guardia cittadina del re, le offre i suoi servigi in cambio del perdono per non aver difeso suo padre durante la ribellione di Robert Baratheon.
Come reagirà la Targaryen davanti a questa proposta?
Una prima puntata dove assistiamo ad una lunga carrellata di eventi che sfoceranno nei prossimi episodi, alleanze, tradimenti e ancora non abbiamo la panoramica completa di tutti i personaggi: mancano all’appello Jaimie, Brienne, Arya, Bran e Theon.
Complimenti agli autori che hanno saputo unire vecchi e nuovi elementi con naturalezza, nonostante alcune incongruenze con il testo di Martin. Chapeau.

 

PRO:

  • Tutti i personaggi, anche se brevemente, sono ben descritti e le loro caratteristiche riconoscibili
  • Mance Rayder è un perfetto “King beyond the Wall” e ottimo è il confronto con Jon Snow
  • Dialogo tra Tywin e Tyrion
  • I giganti!
CONTRO:
  • Troppo poco spazio ai Guardiani della notte contro gli Estranei
  • La sola presenza di Joffrey è irritante

 

L’inverno è arrivato più freddo che mai, prepariamoci perché “when you play the Game of Thrones, you win or you die”.

 

VOTO EMMY

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

2 Comments

  1. Sono perfettamente d'accordo sul fatto che la parte riguardante i guardiani della notte contro gli estranei sia stata tagliata troppo.
    In compenso sono felice che tutta la parte di Davos da quando viene ritrovato a quando incontra Stannis sia stata riassunta in 3 minuti xD lol

  2. Purtroppo credo che il taglio sia dovuto ad esigenze di scena ma è un peccato 🙁
    La parte su Davos è stata ottimamente curata secondo me, hanno riassunto molto bene.

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