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The Fall 1×01 – Dark DescentTEMPO DI LETTURA 4 min

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Immaginate di essere una donna,di avere 30 anni e di fare l’ avvocato a Belfast.
Un venerdì tornate a casa da una serata tra amici, e mentre state per infilarvi il pigiama e andare a dormire, vi accorgete che sul letto c’è un vostro completo intimo, e ovviamente non siete stata voi a dimenticarlo lì, in quel modo. Perché il completo in questione è appoggiato in maniera ordinata, quasi come fosse un invito a indossarlo.
A esporre la vostra biancheria in quel modo non è stato altro che l’ex sceriffo Graham di Once Upon a Time (Jamie Dornan) , che ha deciso di passare alla parte dei cattivi, emigrare in Europa e trasformarsi in uno psicopatico che prima annusa l‘intimo della propria preda, e poi con assoluta tranquillità mangia una delle arance che questa ha in casa.
Queste sono le scene iniziali del nuovo progetto targato BBC Two: The Fall.
Ritornando alla storia, potreste pensare che l’unica persona a terrorizzare così una povera donna possa essere un emarginato dalla società, uno di quei tipi che vive sotto i ponti. Invece no:  Paul (ovvero, Graham a Belfast), che sotto questo punto di vista farebbe concorrenza a Dexter Morgan, è uno psicologo, marito di una bionda infermiera e padre affettuoso di due figli. Di giorno effettua  consulenza a genitori che hanno perso il loro bambino, la sera cena con la sua adorata e felice famiglia, e la notte, inventando una qualsivoglia scusa, abbandona il nido per cacciare in assoluta tranquillità. Come Dexter insegna, “È la notte giusta”.
Contemporaneamente a questo, ecco che arriva in città il Dectetive Superintendent Stella Gibson (Gillian Anderson , più nota come Scully di X-files) del MPS (Metropolitan Police Service, Agenzia Governativa inglese) per sovraintendere l’omicidio di Angela Monroe, una donna dai capelli e occhi scuri che dopo essere strangolata, è stata ritrovata cadavere in casa. Durante tali indagini però, discutendo con un suo collega, proprio Stella viene a conoscenza di un precedente delitto, sempre donna sui 30 anni e lavoratrice, e con  la stessa fisionomia della Monroe,e inizia quindi a sospettare una serialità. Ovviamente, per aggiungere ulteriore carne al fuoco, non poteva mancare la solita squadra non propriamente sveglia della polizia, che esprimendo giudizi piuttosto superficiali, si lascia sfuggire molte occasioni di catturare il colpevole. Per poi rendersene conto in seguito, con un tempismo perfetto, of course.
Ora, diciamo che se volessimo paragonare questo nuovo telefilm alle precedenti crime-series, di raffronti ne troveremo in enormi quantità: dopotutto, il protagonista è il “solito” assassino che viene rincorso dall‘FBI (o MPS, insomma è uguale). Tuttavia, è il modo in cui viene narrata la vicenda che, nonostante abbia una trama alquanto semplice, viene arricchita di aneddoti che permettono allo spettatore di comprenderne il quadro generale e partecipare alla storia. È cosi che veniamo a scoprire che in realtà lo psicologo tiene anche un diario delle sue follie che legge nella camera della figlia più piccola (con perplessità di chi guarda), al constatare inoltre che la stessa figlia viene usata come “alibi” per poter studiare senza problemi la propria vittima. Lo spettatore al termine della puntata non può altro che concludere che Paul ha di sicuro un problema, ma dopotutto è una persona che chiunque  potrebbe ritrovarsi accanto al supermercato mentre si fa la spesa o sul marciapiede mentre si cammina: il tipico soggetto riservato e di poche parole, ma con al tempo stesso i sorrisi e le battute da utilizzare nel momento opportuno. In questo, ovvero nel creare un profilo psicologico abbastanza convincente per chi guarda, c‘è da dire che gli autori in questo pilot sono stati bravi. Vedremo nei prossimi quattro episodi.
Per concludere, questa serie è un misto tra Dexter e Criminal Minds, e agli affiliati potrebbe dunque piacere. È pur vero che oggi i crime-drama spuntano come funghi, ma qui in più abbiamo l’ Irlanda (e a ricordarcelo vi sono anche le battute anti-cattoliche), Anderson e Dornan, in interpretazioni per niente malvagie. Sarà interessante guardarne il seguito, sperando che non si dia troppo alla banalità, perché come detto la storia è molto semplice.

PRO:

  • È di marchio BBC. Se è vero che la griffe conta, possiamo prenderla in considerazione.
  • È possibile rivedere l’eroina della nostra infanzia/giovinezza Scully, e abbiamo il ritorno di Graham.
  • Trama scontata ma comunque articolata in maniera interessante.
  • A seguito degli alti ascolti, la serie è già stata rinnovata per una seconda stagione di altri cinque episodi. Conterà pur qualcosa.
  • Cliffhanger finale not bad.
CONTRO:
  • Che c’entra Graham nudo nel garage? Non che ci sia da lamentarsi, ma sfugge il motivo che spinga un assassino a spogliarsi, al buio, in una zona poco raccomandabile, prima di divertirsi con la sua vittima. Speriamo sia solo una di poche sviste da parte degli autori.

Il voto è solo per essere prudente, a mio parere merita anche qualcosa in più, ma vorrei evitare di concentrare troppe speranze su un possibile futuro flop.

 

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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