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Graceland 1×12 – PawnTEMPO DI LETTURA 4 min

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Fughiamo subito ogni dubbio: questo è un season finale e non un series finale. Traduzione: Graceland avrà una 2° stagione la prossima estate. Detto ciò il sapore di questo episodio è decisamente diverso, meno amaro e molto più apprezzabile visto che è un arrivederci e non un addio.
I season finali sono sempre caratterizzati da un hype alle stelle perchè devono chiudere le trame portate avanti durante la stagione e al contempo elargire sapientemente dei piccoli assaggi di quello che ci aspetterà l’anno successivo, tutto ovviamente per mantenere alta la tensione. “Pawn” può tranquillamente dire check e check per entrambe perchè svolge più che diligentemente ambedue i compiti lasciandoci addirittura interdetti nel bel mezzo della telefonata finale. Ci troviamo di fronte al più classico dei season finali: i buoni vincono, i cattivi perdono, si chiudono le storyline in sospeso e si creano i primi intrecci che faranno da filone per le trame della stagione successiva. Tutto questo va più che bene ma francamente confidavo in un qualcosa di meno classico e più audace da parte di Eastin visto che ha scritto lui stesso la sceneggiatura. Non fa schifo, anzi, però un qualcosina in più che caratterizzasse meglio lo show ci poteva essere, ma andiamo a parlare dei fatti salienti.
Jangles no more. Ci sono voluti ben tre Gracelandiani per farlo fuori ma alla fine giustizia è stata fatta, anche se non spettacolarmente come ci si poteva augurare. Nonostante i diversi capovolgimenti di fronte, prima con Briggs e poi con Charlie, i momenti clou dello scontro finale non sono stati poi così epici, questo perchè tutto è andato scontatamente come si immaginava: i buoni vincono, il cattivo viene sconfitto all’ultimo secondo, happy ending per tutti. L’arrivo di Mike, il salvatore della patria, è stata talmente telefonato che il suo scontro a fuoco in stile far west con Jangles non ha suscitato il minimo stupore, anzi ha perfino un retrogusto amaro. The Keyman è da sempre l’incubo di Briggs, non solo perchè lo ha drogato per giorni e giorni ma anche e soprattutto perchè ha ucciso il suo grande amore quando The Estate è bruciata, quindi quale vendetta migliore che ucciderlo con le proprie mani? Grilletto o coltello che sia, questo onore è spettato a Mike e non a Briggs dato che è stato sopraffatto per la seconda volta finendo di nuovo vittima del messicano di Caza. Da qui nasce tutta la sensazione amarotica che abbiamo nell’assistere al salvataggio da parte del prode Levi: ok che sfrutta l’occasione anche lui per vendicarsi di chi lo ha mandato all’ospedale in “Smoke Alarm” però il vero face to face finale doveva essere con Briggs e non con il primo tizio a caso che esce da Quantico, è una delle regole primarie dei film che qui viene meno. Quindi si, c’è una vendetta ma non quella che auspicavamo, d’altronde la vita non va sempre come si vorrebbe, i telefilm però si, quasi tutti.
A parte Jangles che è solo una parte (importante) dell’episodio, i riflettori sono tutti puntati su Briggs e su come l’intera Graceland sia stata ad un passo dall’essere spazzata via, sia fisicamente che emotivamente. In inglese vengono chiamati “mastermind”, in italiano la traduzione più adatta è “maestro di giochetti mentali”, di chi parlo? Paul Briggs, chiaramente. Sempre un passo avanti a tutti, è riuscito per l’ennesima volta a manipolare tutto e tutti volgendo la situazione a suo vantaggio, incastrando Jangles per l’omicidio di Juan Badillo, scrostandosi di dosso la pesante identità di Odin Rossi ed infine sistemando i problemi in casa o provandoci almeno visto che c’è ancora un nastro che gira per la Valley… Tralasciando la spinosa questione dell’omicidio audio di Badillo che riprenderemo il prossimo anno, la situazione in casa non è mai stata così tesa ma questo non è necessariamente un difetto, al contrario è un ottimo modo sia per rendere più pepata la situazione sia per creare nuove dinamiche tra i coinquilini, ebbene si, mi riferisco in particolare a Paige e Mike. Anche qui la situazione era già nota ai più e la frase sibillina di Paige a tal proposito non è altro che un “coming soon in season two”, nè più nè meno, in fin dei conti a Graceland mancano soprattutto i rapporti sentimentali e la scelta di piantare il seme dell’amore già in questa stagione è più che mai consono. Quindi don’t worry and be patient, l’estate 2014 arriverà veloce.

 

PRO:

  • Briggs The Mastermind
  • Solita tempistica perfetta ed ottimo dosaggio di azione e momenti di quiete
  • Il nastro ancora in libertà
  • E’ stato piantato il seme dell’amore
  • Degna chiusura delle varie storyline

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CONTRO:
  • Jangles ammazzato da Mike e non da Briggs
  • Odin Rossi sparito per sempre?

 

Un buon finale ma non ottimo come si auspicava, ci sono stati sicuramente episodi migliori così come di peggiori. Nel complesso un’ottima conclusione della prima stagione per la miglior serie estiva dell’estate 2013, ora che i personaggi e le trame sono state rodate ci si aspetta grandi cose, sappiatelo.

 

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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