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Resurrection 1×06 – HomeTEMPO DI LETTURA 4 min

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Resurrection è a tutti gli effetti una serie tv tratta da un romanzo. Non solo per la fonte da cui trae ispirazione ma anche per la ripartizione dei tempi che viene fatta nella trasposizione telefilmica. Prestando attenzione alle tempistiche televisive si può notare come le varie puntate vengano gestite come capitoli di uno stesso libro. In sei puntate non è mai capitato di ritrovarsi nella puntata successiva dove ci si era lasciati la volta prima. Ogni personaggio, capitolo dopo capitolo, viene analizzato sempre meglio, scoprendo poco alla volta il suo vissuto e il contesto in cui esso vive.
Pseudo protagonista di “Home” troviamo ancora Tom Hale, che vede la sua storyline, se pur in maniera lenta, portata avanti. Ogni romanzo che si rispetti, con al centro un impianto narrativo come questo, è fatto di personaggi da piccola cittadina: stereotipati e con un ruolo specifico. Analizziamo quelli principali incontrati fino ad ora:

  1. Langston Family: una coppia anziana che cerca di proteggere la propria famiglia e ha vissuto una vita di tristezza e di questioni irrisolte. La morte del piccolo di casa e un dolore di cui probabilmente non hanno mai saputo parlare. L’evoluzione di questi due personaggi prosegue con estrema lentezza e al tempo stesso sembra non esserci un terreno fertile per lo sviluppo di una corposa e interessante trama, l’unica possibilità attualmente sembra essere una improvvisa sparizione del piccolo Jacob;
  2. Maggie: la donna di scienza che cerca e vuole aiutare il prossimo nel totale disinteresse dei soldi. La sua evoluzione non sembra essere nemmeno cominciata, e a conti fatti la sua utilità ai fini della trama ancora non si è avvertita;
  3. Agente Bellamy: valgono le stesse parole scritte per Maggie; inutilità e mancanza di spessore non aiutano certo la trama generale nell’indice di gradimento;
  4. Tom Hale: rappresenta a tutti gli effetti la storia più interessante perché nasce dall’incrocio tra fede e fiducia, realtà e umanità. Uomo, marito e ministro di Dio, si trova a dover affrontare il ritorno di una risorta accompagnata da un pesante fardello e tante domande.
  5. Jacob: rappresenta l’innocenza di un bambino che nella mente di chiunque non può mentire ed è indifeso. Nelle prime puntate la sua storia era accompagnata da mistero e presunte bugie che per ora non sono ancora state svelate. Negli ultimi due episodi la sua storyline ha subito uno stop che per il bene del telefilm dovrebbe essere interrotto.

Oltre ai personaggi principali anche i secondari, quelli che hanno davvero i minuti contati sullo schermo, rappresentano uno stereotipo da “Arcadia letteraria”. In “Home” questo ruolo è stato svolto da Helen, l’impicciona e bigotta del paese che minaccia e aizza i concittadini contro il parroco. D’altra parte anche la chiesa, vista come cuore pulsante della vita cittadina rappresenta il luogo dove le persone cercano e chiedono risposte, e in tutto e per tutto anche questo simbolo pare leggermente abusato.
Ma parliamo dei pregi di questo telefilm e di questa puntata. Infatti gli autori hanno stabilito dei punti fissi e tendono a non strafare in grossi colpi di scena che poi devono essere all’altezza delle attese dei telespettatori. Tutto viene dosato nel modo giusto e la valutazione non è mai troppo sopra la sufficienza ma nemmeno il contrario. Un equilibrio statico che si presenta come una lama a doppio taglio: se da un lato non può deludere le aspettative ed è costante, dall’altro invece porta con se un alto rischio di noia e stanchezza per tutti quei telespettatori che hanno fame di scoprire le cose e di suspence.
La cosa positiva di questa serie è che porta comunque ad una riflessione e soprattutto ognuno di noi, per quanto la serie sia di natura fantastica, può riflettere e fare delle ipotesi. E se Caleb fosse sparito perché:

  1. Ha assolto al suo compito e aveva una questione irrisolta, quindi risolta la faccenda può sparire nel nulla, in una bolla d’acqua?
  2. Si è comportato male mancando alla sua seconda opportunità commettendo il peggiore dei misfatti?

Chi lo sa, certamente di puntate dobbiamo vederne ancora molte per scoprire questi dettagli e speriamo che ciò venga fatto sfruttando pienamente il potere del romanzo da cui è tratto. Intanto vi chiedo: quali sono le vostre teorie?

 

PRO:

  • Fred che guarda e riguarda Caleb sparire in  una bolla d’acqua: l’umano intento di scoprire un’assurda verità
  • Il professore ha delle intuizioni riguardo le resurrezioni, anche se non è abbastanza per far luce sul mistero, ma è sempre un inizio
  • Tutta la cittadina si pone delle domande, e sembra che la trama punti a raccontarci la storia di cittadini messi uno contro l’altro
  • Il livello resta sempre costante, niente montagne russe a rischio delusione
CONTRO:
  • Il professore che fa il provolone con Maggie
  • Singhiozzi di lentezza qua e là che rischiano a lungo andare di annoiare
  • La moglie di Tom Hale: poco intelligente e per niente furba
  • Rachel in balia di un pazzo criminale e di un poliziotto poco pulito

 

Il plot di Resurrection è davvero buono, ci sono un sacco di elementi positivi e introspettivi che risultano davvero appetibili per i fan di un prodotto dai risvolti psicologici. Anche questa puntata rappresenta al meglio e al peggio tutti i pregi e i difetti di questa serie tv che pur essendo ben fatta rischia davvero di annoiare il pubblico.

 

Insomnia 1×05 7.54 milioni – 2.1 rating
Home 1×06 7.12 milioni – 2.0 rating

 

VOTO EMMY

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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