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Sons Of Anarchy 7×05 – 7×06 – Some Strange Eruption – Smoke ‘em If You Got ‘emTEMPO DI LETTURA 7 min

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Sons Of Anarchy - 7x05 - 7x06 Some Strange Eruption - Smoke 'em If You Got 'em
Al termine di questi due episodi, e ad un passo dal giro di boa, la sensazione che indiscutibilmente pervade lo spettatore non è quel tipico senso di chiusura, di conclusione, che la maggior parte dei  final season trasmettono quasi implicitamente, ma piuttosto un disorientante senso di sgretolamento. La graduale, e da un lato inevitabile, corrosione dei princìpi morali alla base di una società civile, lasciano spazio ad una cieca ricerca di vendetta che non fa altro che alimentare una spirale di violenza dalla quale è impossibile tirarsi fuori. Il concetto di “conseguenza” è da sempre l’elemento centrale del gioiellino di Sutter. Il cosiddetto “effetto farfalla”, l’importanza del singolo gesto in un sistema ben più ampio ed articolato, ha da sempre assunto un ruolo dominante nello sviluppo delle vicende, portando gli spettatori ad interrogarsi su chi fosse il cattivo e chi soltanto la vittima. In questo caso più che di effetto farfalla si dovrebbe parlare di “effetto forchettone”, ma trascurando questi particolari puramente lessicali, è innegabile che tutte le disgrazie avvenute (e che avverranno) a Charming hanno tutte un’origine comune: that goddamn sink, se vogliamo dirlo alla Gemma Teller. E allora non è certo una sorpresa che la matriarca di SAMCRO palesi un sempre più marcato distacco dalla realtà che la circonda. La manipolatrice dal pugno di ferro che eravamo abituati a vedere fino alla stagione scorsa ha lasciato definitivamente il posto ad una donna disperata, spaventata all’idea di perdere tutto quello per cui ha lottato finora. Emblematico in questo senso il confronto con Juice al termine del quinto episodio, nel quale la fragilità di mamma Teller viene a galla nel modo più “convenzionale” possibile se si parla di Sons Of Anarchy: con una pistola puntata alla testa. “Please don’t kill me sweetheart“. Sono parole singhiozzate, quasi strozzate, quelle pronunciate da Gemma, terrorizzata da un Juice che ormai non ha più nulla da perdere,  rassegnato d’innanzi all’ennesimo abbandono ma, come lui stesso si definisce, troppo ‘codardo’ per premere quel grilletto. In molti sul web hanno contestato la scelta di Sutter di tenere in vita Gemma, ma in fin dei conti, per quanto sarebbe stato coraggioso piantarle una pallottola in testa, questo non avrebbe fatto altro che seppellire l’unica chance di far conoscere a Jax la verità. Inoltre, quella che a prima vista può sembrare una scelta lontana dallo stile classico di SOA, forte della legge “tutti utili, nessuno indispensabile”, rappresenta per Gemma l’inizio della sua inesorabile caduta, testimoniata da quel monologo, l’ennesimo, con il fantasma di sua nuora, e dall’esagerata reazione alla richiesta di Wayne riguardante il rilascio di una semplice deposizione.
Il sesto episodio, iniziando dalla scena della tavola calda e concludendo con le parole singhiozzate tra le braccia di Nero “If he tells Jax what he knows…“, non fa altro che preparare lo spettatore al declino di lady Teller, abituata per troppo tempo ad essere la Regina di SAMCRO, mettendo a nudo la disperazione di una donna schiacciata dal peso delle sue azioni. Disperazione che la porterà, prima con Unser e poi con Nero, a compiere i primi passi falsi verso il crollo del castello di carte costruito nelle ultime puntate. Il momento della verità è arrivato, ma prima Sutter vuole farci ammirare lentamente la progressiva disgregazione delle personalità sapientemente elaborate in questi sette anni. Niente mezze misure, in pieno stile SOA.
Sons Of Anarchy - 7x05 - 7x06 Some Strange Eruption - Smoke 'em If You Got 'emLo scontro sopracitato tra Juice e Gemma porta il ragazzo ad una scelta
disperata e decisamente troppo azzardata. Una volta persa anche lei, la madre che non ha mai avuto, è
lo spirito di sopravvivenza a guidarlo, spingendolo tra le braccia dei
Mayans per barattare informazioni su SAMCRO in cambio di un biglietto di
sola andata per il Messico. Ne consegue l’incontro con Nero, durante il quale tutti gli spettatori sono entrati in apnea per tre minuti aspettando la fatidica confessione. Troppo facile. Sutter ci tiene sulle spine e infine, in risposta alle domande di Nero su Gemma, opta per un “It doesn’t matter” provocando uno “smadonnamento” collettivo che non registravamo dai tempi dell’episodio 5×08 di Breaking Bad. A buon intenditor…Jax trova (parzialmente) la sua vendetta nei confronti di Lin, smantellando la sua organizzazione e massacrandolo di botte prima di doverlo lasciare nelle mani dei poliziotti. Questa mossa pone le basi per la fase successiva del suo piano, che prevede l’eliminazione di August, personaggio forse fin troppo sottovalutato da Jax e compagni e nemico che certamente si rivelerà più ostico del signor Lin. Le mosse del Pres, che appaiono spesso avventate e ad un primo esame immotivate, celano in realtà un piano molto più sofisticato di quanto ci si potesse aspettare da un ragazzo trovatosi leader improvvisamente e quasi per necessità. La trasformazione di cui si è già parlato nelle precedenti recensioni è giunta ora al suo definitivo completamento. Il ragazzo scapestrato di sette anni fa ha lasciato spazio ad un leader freddo e calcolatore, disposto a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi. Il tradimento nei confronti di Jury, lo scontro con Lin, la necessità di mettere fuori gioco Marks, l’annessione dei Grim Bastards, lo scambio di favori con Leland per mantenere i rapporti con Tully e l’accordo preso con i Mayans, sono tutti tasselli di un puzzle che piano piano sta prendendo forma, mostrando finalmente il quadro generale.
Ma Jax non è solo questo. La morte di Tara e le conseguenti azioni del Pres ci hanno fatto dimenticare com’era il ragazzo prima che odio e rancore colmassero il suo spirito. Abbiamo scordato il Jax padre, oppure il Jax pronto a rinunciare al club per amore della sua compagna. È Abel a ricordarci che quel ragazzo è ancora ‘vivo’, celato in profondità, nascosto da dolore e risentimento. E lo fa con quello scambio di battute sul divano del Red Woody, un minuto nel quale Jax torna ad essere ‘umano’, nuovamente capace di dimostrare comprensione, nuovamente capace d’amare. L’altra scena che vede protagonista il piccolo Abel serve invece a sottolineare il tema della continuità, e Sutter lo fa costruendo una scena molto forte, emblema di un simbolico passaggio di testimone da padre a figlio. Un bambino armato di martello, pronto a difendere suo fratello da chiunque voglia fargli del male; una scena che, in modo nemmeno troppo velato, ci vuole mostrare come le azioni dei genitori possano ripercuotersi sui propri figli in maniera indelebile. Come si dice, “la mela non cade mai lontana dall’albero”, ma se le radici affondano nel terreno di Charming, allora il rischio è che la mela diventi marcia prima di schiantarsi violentemente al suolo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’agghiacciante scena di Abel ci porta a pensare che Sutter ha in serbo per noi qualche macabro risvolto nei confronti del primogenito di Jax
  • Tig e la scena del flauto
  • Tig riguardo le ragazze del Diosa: “Oh, come on. Guys love pussy bro. I mean, we could have left the bodies on the floor. They’d still come back. Too soon?
  • Chibs con Althea e il suo “You should thanking me for the sex
  • La rissa tra Sons e nazi
  • Lo scambio di battute tra Jax e Tully:
    J. “Who you kiddin’, Tully? You don’t give a shit about race. The only colour you see is green
    T. “It’s my job to maintain the brand
  • Malcolm-Jamal Warner conosciuto meglio come “Theo Robinson” nel ruolo di uno dei Grim Bastards
  • L’eccessiva avventatezza di Juice prima con il custode e poi andando dai Mayans per cercare di scappare
  • La vicenda Gemma/Juice lasciata in sospeso con il finale della quinta puntata trattata in maniera un po’ sbrigativa all’inizio della sesta
  • Ci si potrebbe aspettare una presa di coscienza, o quantomeno un legittimo sospetto, da parte di Jax o Nero su quanto accaduto a Tara visti gli strani comportamenti di Gemma

 

La bomba è innescata. Ad un passo dal giro di boa Sons Of Anarchy non si risparmia e si prepara ad entrare nel vivo. Restiamo in trepidante attesa e attendiamo di vedere che ne sarà del povero Juice. Perdono o sentenza? Le anticipazioni del prossimo episodio vanno in direzione della prima ipotesi ma, alla luce di questo nuovo spietato Jackson Teller, è più probabile che Ortiz dovrà guadagnarsi il perdono con il sangue. L’unica speranza è che arrivi LA confessione prima dell’incontro con Mr.Mayhem.

 

Poor Little Lamb 7×04 4.03 milioni – 2.1 rating
Some Strange Eruption 7×05 4.32 milioni – 2.3 rating
Smoke ‘em If You Got ‘em 7×06 4.42 milioni – 2.3 rating

 

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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