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Shameless 5×01 – Milk Of The GodsTEMPO DI LETTURA 5 min

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I’m alive Motherfucker!

Recitava così Frank Gallagher nello scorso finale ed infatti eccolo di nuovo qua. Cinque stagioni e non sentirle? Quasi, perchè Shameless è già stato rinnovato per un altro anno subito dopo la messa in onda di questa premiere e quindi l’anno prossimo potrà spegnere sei candeline. Da quel 9 Gennaio 2011 sono cambiate veramente tante cose: i Gallagher sono cresciuti, i vicini di casa si sono moltiplicati e Frank si è sposato. L’unica cosa che è rimasta uguale, oltre al quartiere e al vizio alcolico dell’uomo nella foto, è l’utilizzo delle premiere come episodio per presentare la nuova situazione dello show. Chi si aspettava un rientro col botto con questo “Milk Of The Gods” dovrà quindi ricredersi perchè questa quinta premiere serve a gettare le basi per la nuova stagione, elaborando alcuni sviluppi lasciati in sospeso in “Lazarus” e dimenticandosi quasi completamente di altri. Il tutto ovviamente in puro stile Shameless.
I più attenti lo avranno già notato nei crediti di apertura ma questo “Milk Of The Gods” rappresenta la prima premiere a non essere scritta da John Wells, un evento questo più unico che raro vista la tendenza (più che comprensibile) degli showrunner a firmare premiere e season finale delle loro creature seriali. Wells, pur rimanendo al timone, ha concesso questo onore a Nancy Pimental che è quindi l’autrice dell’episodio.
Shameless, come dicevamo, è solito a delle partenze lente o, per meglio dire, preferisce non ripartire con il botto sfruttando ampiamente tutte le 12 puntate di cui è composta ogni stagione. Era quindi ovvio che non si sarebbe assistito al ritorno di Jimmy/Steve dopo il breve cameo nello scorso season finale, così come era ovvio che non avremmo trovato Ian in uno stato depressivo perenne come lo si era lasciato ad Aprile. La serie ha le sue tempistiche ed i suoi modi, ha dimostrato più volte di saper sfondare porte che avrebbero dovuto rimanere chiuse ma lo ha fatto in una maniera “delicata” e corretta tanto da meritarsi stima e massima credibilità nella gestione delle storyline, pertanto diamo a Wells ciò che è di Wells e lasciamogli fare il suo lavoro.
Chiarito il modus operandi degli sceneggiatori, è bene ammettere che episodi relativamente tranquilli come questo fanno bene sia alla serie che al pubblico. La premiere riparte tre o quattro mesi dopo “Lazarus”, la neve ed il ghiaccio lasciano il posto alla calda estate di Chicago che riporta a casa Lip dal college e permette a tutti i Gallagher di riunirsi per fare il punto della situazione. Se Frank è alle prese con la creazione del suo “beer milk of the Gods” e Lip deve fare i conti con la triste realtà che non è cambiata da quando è al college, Kevin e Veronica sono alle prese con la gestione delle gemelline, Fiona con la gestione dei suoi impulsi sessuali mentre fa la cameriera, mentre Ian prosegue la sua convivenza con Mickey. Si sentiva il bisogno di assistere ad una sorta di riassunto dei mesi precedenti sia per fare il punto della situazione sia per vedere come sono cambiate le dinamiche tra i vari personaggi. Il focus ovviamente non viene posto sui più piccoli (Debbie, Carl e Liam) ma su tutti i character che stanno affrontando le conseguenze della stagione precedente, vale a dire Frank, Fiona, Lip e Ian, più ovviamente Kevin e V. per forza di cose.
Al solito Frank, pur apparendo praticamente solo ad inizio e fine episodio, riesce dimostrare molto di più di un Lip, qui totalmente in hangover da ritorno al sobborgo cittadino, dando valore a quel “I’m alive Motherfucker!” urlato al cielo in “Lazarus”. Frank è “alive” a modo suo, ma è pur sempre “alive”; Lip al contrario subisce un forte contraccolpo evidenziato dalla bellissima scena ambientata in metro con il cambio delle diverse persone, un episodio che rende palese le difficoltà di adattamento di un ragazzo che al college vive tra borse Gucci e orologi Fossil, un ragazzo che non è più il Lip delle superiori. Kevin e Veronica dal canto loro vivono le più classiche problematiche da neo genitori e non c’è di che sorprendersi se diventeranno da qui in poi un po’ più “oziosi”, in fin dei conti essere genitori è difficile ma se a questo ci aggiungiamo anche l’introduzione di una compravendita immobiliare, allora forse l’oziosità non è più così scontata. L’arrivo nel quartiere un po’ in sordina di questo team di agenti immobiliari non lascia presagire nulla di buono e, ora come ora, l’unica premonizione che si può fare è quella di un restyling totale del quartiere a discapito degli abitanti attuali, una mera supposizione ma una supposizione che potrebbe essere vera. A chiudere il cerchio ci pensano Ian e Mickey, sempre più coppia sulla carta ma sempre meno coppia nella vita reale visto l’insaziabile appetito sessuale di Ian sicuramente salterà fuori presto o tardi. È ancora troppo presto per commentare la sua situazione, certo se fosse veramente un sintomo del bipolarismo le cose andranno riviste sotto quest’ottica, fino ad allora lasciamo il beneficio del dubbio.
“Milk Of The Gods” svolge il suo lavoro di recap discretamente fornendo alcuni spunti niente male (Fiona innamorata del suo capo su tutte) ma dimenticandosene anche altri (Ian bipolare). La sufficienza è garantita dalla presenza di Frank e delle sue abitudini ma non solo, certo per ora questo basta ed avanza a tenere lo spettatore incollato allo schermo, bisognerà fare di meglio però per toccare nuove vette.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il “milk of the Gods” di Frank
  • Bellissime inquadrature che rendono più chiaro di mille parole il disagio provato da Lip nel ritornare a casa in metro
  • Il nuovo “lavoro” di Mickey
  • Partenza lenta, al solito
  • Niente Jimmy/Steve

 

I Gallagher ci danno il bentornato a Chicago e lo fanno con discrezione, quasi sommessamente, raccontando cosa è successo nei mesi in cui non erano in onda. Nell’attesa di dar fuoco alle polveri, il consiglio è di non assaggiare un po’ del “milk of the Gods” di Frank per scaldarci lo stomaco e preparaci a nuovi casini.

 

Lazarus 4×12 1.93 milioni – 0.9 rating
Milk Of The Gods 5×01 1.77 milioni – 0.8 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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