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Person Of Interest 4×14 – GuiltyTEMPO DI LETTURA 3 min

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Nostalgia. Se dovessi cercare di riassumere il contenuto di questo episodio di Person of Interest in una parola, probabilmente quella corretta sarebbe proprio nostalgia. Perché una puntata del genere non si era mai vista, anzi si era vista solo agli inizi della prima stagione. Ritornare a vedere Reese e Finch soli contro il mondo fa tornare in mente quei lontani giorni in cui tutto è cominciato, quando per John c’era solo Harold e per Harold solo John. Se dobbiamo dirla tutta alla fine l’aiutino è arrivato, da quella Zoey Morgan che guarda caso ci è stata presentata per la prima volta proprio durante la prima stagione. Ma né la bella mediatrice né le sporadiche comparsate di Fusco alla fine sono riusciti a togliere spazio al duo, perché questo è il loro episodio.
Assistiamo cosi a 42 minuti vecchio stile, dove non si tratta altro che il POI di giornata e dove le altre macrotrame vengono solo accennate. Ogni serie ha i suoi alti e bassi e questo probabilmente è il punto più “basso” di questa stagione di POI. Non fraintendiamoci, per “basso” non intendiamo certo brutto o noioso, intendiamo più che altro un punto di stacco da tutto ciò che la serie era diventata. E ripartire da dove tutto era iniziato probabilmente era la scelta più semplice, ma anche la più efficace, perchè diciamocelo, un episodio del genere a questo punto della serie ci sta tutto, anche solo per tirare il fiato e fare un recap della situazione.
Nessuna sparatoria, nessuna organizzazione segreta, nessuna trama complicata. Solo John e Harold che devono proteggere il POI di turno. Loro due soli. E qui sta la grandezza dell’episodio (e degli autori), che tramite le parole di Fusco danno un senso e una morale a tutta la vicenda. Harold e John non sono soli. Anche se hanno perso tanti amici per strada, anche se non vogliono più coinvolgere nessuno in quella che è la loro crociata, troveranno sempre qualcuno che vuole aiutarli perchè loro non sono soli. Il fatto che a dirlo sia proprio Lionel, uno che nel team ci è entrato perchè obbligato (se ve lo foste dimenticato vi rammentiamo che agli inizi Lionel era sotto il “controllo” dell’HR) ci fa capire la grandezza del lavoro svolto in questi anni dal dinamico duo.
Parlando di contenuti dell’episodio, va senz’altro menzionato il sempre crescente interesse di John verso la bella psicologa Iris, e di cui sembra non poter più fare a meno. L’idea di far aprire Reese con una persona “estranea” e soprattutto quella di fargli tornare a vivere dei sentimenti che ormai tutti credevamo avesse dimenticato è sicuramente una scelta interessante da parte degli autori, ma purtroppo anche molto rischiosa. Se da un lato infatti l’idea del duro che si scioglie tra le braccia di una ragazza è molto apprezzato soprattutto dal pubblico femminile (che però non è il target di riferimento della serie), dall’altra si rischia di rovinare un personaggio che, per come ci è stato presentato finora, sa perfettamente che non può cadere in questo genere di tentazioni.
Più volte abbiamo paragonato Person Of Interest ad una serie fumettistica, più volte Reese si è comportato come un supereroe e, a dimostrazione che il paragone è più che adatto, viene riproposto il classico dilemma che affligge ogni eroe: avere o non avere una donna da amare? Storicamente le fidanzate dei supereroi non godono di una vita lunga e felice perchè sono le principali vittime delle vendette perpetrate dai villain, Peter Parker e Gwen Stacy ne sono un esempio. Ecco perchè la possibile liaison di Reese con la sua psicologa nasce già con un grosso deficit: la prevedibilità. Saremo lieti di sbagliarci.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Episodio duocentrico che rimanda alle origini del telefilm
  • Ottima prestazione del supporting cast nonostante il poco spazio dedicato
  • Inizio di una love story per John
  • Tutti gli orfani di Fringe apprezzeranno di rivedere Blair Brown sul piccolo schermo
  • Mancanza della consueta adrenalina
  • Inizio di una love story per John

 

Senza infamia e senza lode, POI si prende uno stacco dai ritmi frenetici che avevano contraddistinto la serie e ci riporta indietro nel tempo, li dove tutto era cominciato. E da dove tutto ripartirà.

 

M.I.A 4×13 9.28 milioni – 1.4 rating
Guilty 4×14 9.53 milioni – 1.5 rating

 

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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