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Sense8 1×07 – W. W. N. Double D?TEMPO DI LETTURA 5 min

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In “Demons” si parlava di midseason e non lo si faceva del tutto a caso essendo anche l’effettivo giro di boa della 1° stagione. A supportare la tesi espressa nella scorsa recensione arriva tutta una serie di eventi che difficilmente potrebbero essere spiegati altrimenti, eventi che di fatto catapultano Sense8 ad un nuovo livello, più action e meno mentale se così si può dire.
Ciò che infatti era venuto meno alla serie (fino ad ora) era la trama orizzontale, molto frammentaria oltre che frammentata negli stessi episodi. Al di là dell’incipit iniziale ricevuto nel pilot e di qualche sporadica svolta narrativa come la cattura di Nomi e la sua fuga, si può dire veramente poco della trama orizzontale della serie e tutto questo perchè Stracchino e gli Wacho si sono focalizzati per la prima metà della stagione solamente sull’introduzione dei personaggi, delle loro vite e dei nuovi poteri che hanno ricevuto. L’unico collante con i vari character erano stati Angelica e Jonas, anche se quest’ultimo in realtà è apparso solamente ad alcuni di loro ed in un modo che potrebbe identificarlo come deus ex machina della serie. Jonas si è manifestato come un pop-up pubblicitario, in maniera inaspettata e con il solo scopo di far muovere Will e Nomi verso lo step successivo, oltre che verso la loro sopravvivenza. Esattamente allo stesso modo ricompare qui, per tipo 10 secondi, soltanto per avvertire Nomi di essere finita in una situazione da cui difficilmente si sarebbe potuta salvare. Può bastare questo a giustificare il suo utilizzo? No, ma fino ad ora è quanto di meglio si è avuto per dare un senso a tutto il contesto e quindi è stato apprezzato per questo. Fino ad ora.
A dimostrazione che con “Demons” c’è stato un passaggio importante nella serie, “W. W. N. Double D?” adotta un approccio diverso rispetto a quanto mostrato finora, lo si denota dal fatto che, per la prima volta in un solo episodio, si concede a tutti i personaggi una svolta nella rispettiva storyline, una svolta che è più o meno marcata ma che comunque segna un passaggio verso una nuova fase narrativa. Per alcuni character il cambiamento avviene solo a livello geografico con lo spostamento in un nuovo contesto narrativo che permetta una rinnovata (ma non necessaria) freschezza: è questo il caso di Riley e di Sun che, ritrovatesi in perfetta sintonia in “Demons“, affrontano in maniera diversa ma ugualmente guardinga la nuova location che potrebbe essere per entrambe visibile come una prigione (e per una effettivamente lo è).
Il processo di rinnovamento della trama orizzontale però può passare anche solo tramite un avvertimento, Lito e Capheus in questo contesto ne sono al corrente. Se Capheus infatti viene ammonito verbalmente da Silas Kabaka tramite la doppia mano mozzata di un suo ormai ex corriere, Lito invece deve venire a patti con il particolare threesome che si è venuto a creare e che gli ha appena aperto le porte alla sua possibile fine di carriera. Negli episodi precedenti l’attore è rimasto quasi come un estraneo rispetto alle vicende degli altri, il tutto perché la sua stessa storyline non permette a nessuno di poter interagire in maniera più vivace con lui e con il contesto meramente latino in cui si ritrova. Se si guarda alla trama orizzontale riguardante il traffico di farmaci fasulli che lega un po’ tutti i personaggi, oppure se si osserva i rapporti tra i “Sensates”, ci si accorgerà molto presto che pochissimi di loro hanno avuto modo di interagire con la star, motivo per cui si è dovuto agire di conseguenza creando una storyline più marcata in modo da non far sentire questa lacuna.
Altri due personaggi che hanno davvero molte cose in comune sono Wolfgang e Kala, attratti l’uno dall’altra da un reciproco desiderio sessuale ma bloccati dalla distanza e dalle rispettive vite. Tra i due è Wolfgang a subire il twist narrativo più d’impatto visto che l’attentato del suo amico/collega avviene in maniera rapida, inaspettata e dilaniante, distruggendo il suo piano di andare in India a trovare Kala in un istante. Anche lui dopo una prima parte di stagione in positivo, ora deve affrontare le conseguenze delle proprie azioni, esattamente come tutti i character che in questa puntata vengono a patti con il proprio passato.
Nomi e Will fin da subito si sono dimostrati come i più proattivi, ed infatti sono stati “premiati” con le apparizioni di Jonas proprio per la loro capacità di riuscire a toccare i tasti più dolenti. Si può ringraziare loro se la trama orizzontale riparte di slancio perché, in maniera del tutto complementare, stanno indagando su chi li ha presi di mira fornendoci piccoli pezzi di un puzzle veramente complesso da ricostruire. Dei tre uomini che sono finiti sotto i ferri del Dott. Metzger solamente uno è sopravvissuto alla lobotomia che spettava di diritto anche a Nomi, quello che però ci interessa non è tanto il fatto che sia sopravvissuto quanto che anche lui è un “sensate“, come si può vedere nel momento esatto in cui appare il suo riflesso nello specchio.
Facendo due più due si può quindi dire che ci si ritrovi in una situazione di “caccia al sensate” molto simile a quella che i fan degli X-Men hanno già visto fare più e più volte nei film e nei fumetti con i loro mutanti. Sembra essere quindi questa la vera trama della serie, la lotta alla sopravvivenza per la nuova “specie” umana, una lotta impari perché, esattamente come chiarito da Nomi più e più volte, non si sa chi stia dando la caccia ai “sensates“, né ovviamente perché anche se questo lo si può dedurre facilmente. E’ iniziata una guerra, silente e letale per la supremazia di una razza. Sapevatelo.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Svolte narrative e twist per quasi ogni personaggio
  • Maggiori informazioni circa la trama orizzontale, veramente necessarie per capire il contesto in cui Sense8 è ambientato
  • Troppi eventi tutti in contemporanea fanno mancare di incisività gli stessi

 

Un episodio di profonda rivoluzione per tutti i protagonisti che, nel bene o nel male, vedono modificare il loro status quo o lo vedranno a breve. In questo tripudio di eventi non si può che apprezzare la tanto sospirata svolta anche se, proprio a causa delle troppe modifiche, a fine episodio si fa fatica a ricordarsi tutto ciò che è accaduto. Troppi sono i cambi di scenario, troppe le cose di cui adesso tener conto. Purtroppo è questa l’unica grossa pecca di “W. W. N. Double D?”: l’incisività degli eventi.

 

Demons 1×06 ND milioni – ND rating
W. W. N. Double D? 1×07 ND milioni – ND rating

 

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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