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Falling Skies 5×02 – 5×03 – Hunger Pains – HatchlingsTEMPO DI LETTURA 5 min

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Dopo una premiere guarda caso deludente, Falling Skies tiene fede al suo buon nome offrendoci altri due episodi di rara bruttezza. Le “milizie di Mason”, ormai celebri in tutto l’universo grazie alla TV spaziale via cavo offerta dal buon Cochise – che d’ora in avanti chiameremo “Sir Cochise” per via del suo spiccato accento british – stanno finalmente facendo passi avanti nella riconquista della Terra, sterminando skitter e padroni come mosche grazie a piani escogitati in dieci minuti e ispirati da barattoli d’ananas miracolosamente rinvenuti in mezzo alle macerie. Bastano un’etichetta, una conoscenza pressoché perfetta da parte del buon Weaver di tutte le carte topografiche dell’America Settentrionale e un accesso alle fogne casualmente ubicato a dieci metri dal campo base et voilà, il gioco è fatto: vino rosso e Pringles per tutti in barba all’apocalisse aliena. Le truppe di recupero viveri, capitanate da una Maggie che nonostante la scampagnata nelle fogne sembra uscita da un catalogo di Victoria’s Secret, si ritrova inoltre a fare i conti con la giovane Caitlin, ragazzina prodigio in grado di mettere nel sacco quattro adulti, due dei quali provvisti di spuntoni, e fortunata proprietaria di un fratello mezzo skitter non proprio amichevole. L’inutilità di questa storyline raggiunge livelli mai visti prima in Cieli Cadenti, esaurita nel giro di una trentina di minuti totali (abilmente ripartiti nei due episodi probabilmente per allungare un po’ il brodo tra un miracolo del Divino e l’altro) e completamente priva di qualsivoglia utilità. I due fratelli saranno sepolti insieme, ma a noi di tutto ciò frega quanto l’esistenza del giovane Matt, detto anche “Carismio” per il suo spiccato magnetismo. Un magnetismo che tra l’altro sembra aver attirato la new entry Evelyn, la nuova compagnuccia del più piccolo dei Mason, probabilmente affascinata dal contagioso ottimismo del ragazzino, celebre per frasi ricolme di gioia e speranza come questa: “per questo non vale la pena conoscere gente nuova, o ti stanno mentendo o stanno morendo. O entrambe le cose“.

Tornano inoltre le discussioni coniugali assolutamente fuori luogo tra Anne e Tom, stavolta alle prese con il dilemma riguardante la possibilità di una seconda gravidanza. Mentre a pochi metri dai due sposini un’orda di skitter famelici cerca di farsi strada con l’intento di cibarsi di orfani e sfollati, la dolce coppietta sembra essere seriamente interessata a discutere su un secondo concepimento, probabilmente nella speranza che stavolta la progenie di Tom Mason nasca direttamente con un paio di ali e una manciata di arti supplementari. La moglie del Divino lascia addirittura la stanza indispettita quando il coniuge afferma (giustamente) di voler attendere la fine della guerra prima di mettere alla luce un nuovo pargolo. Evidentemente la donna – che ricordiamo essere inspiegabilmente parte integrante del trio delle meraviglie incaricato di studiare le strategie di attacco e difesa della II Mass – ritiene che rimanere incinta nell’unico momento di superiorità strategica sia un’ottima tattica per portare a casa la vittoria.
Particolarmente divertente il fight club organizzato da Anthony e compari, espediente narrativo che ha principalmente lo scopo di evidenziare la trasformazione del Divino da uomo buono e compassionevole a leader cinico e calcolatore avvenuta in seguito al suo ritorno sulla Terra, ma soprattutto coacervo di stereotipi razziali volti a dimostrare la bontà dell’uomo bianco. Perché, statene pur certi, se c’è un tendone dove si torturano selvaggiamente prigionieri di guerra, la maggior parte dei presenti sarà composta da messicani e afroamericani.
Tra munizioni infinite, droni a impulsi customizzati con serbatoi a stelle e strisce e Tom Mason che insegue insetti minuscoli a occhio nudo – da uno che picchia alieni a mani nude dopo essere tornato illeso da un viaggio sulla Luna cosa vi aspettavate? – c’è spazio anche per qualche elemento positivo. Parliamo naturalmente di Pope e Sarah e della morte della ragazza (come al solito telefonata per colpa della troppa attenzione riservata al personaggio prima della sua dipartita), avvenuta per colpa del Divino Mason, dimostratosi per l’ennesima volta il vero male di questa società post-apocalittica e un leader dalla dubbia moralità quando non si parla dei membri della sua famiglia. La speranza è che nel prossimo episodio, intitolato “Pope Breaks Bad”, l’ex galeotto uccida selvaggiamente Tom Mason, o quantomeno metta sotto uno dei suoi figli con il furgone. Se possibile Hal, così da toglierci dai piedi Drew Roy e l’inutile triangolo amoroso che certamente ci ammorberà per tutta la stagione.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La morte di Russell dopo aver mangiato la carne di skitter
  • La morte di Sarah e l’odio di Pope per Mason
  • Ora Tom Mason non è più l’eroe buono e giusto delle passate stagioni
  • Munizioni infinite
  • Patriottismo fastidioso
  • Umorismo becero
  • Spiegoni incomprensibili di Cochise con termini tecnici a caso
  • L’inutile storyline di Caitlin e Brian
  • Discussioni fuori luogo tra Anne e Tom
  • Espedienti narrativi forzatissimi
  • L’inutilità dei Mason

 

Questi due episodi confermano tutti i timori esposti nella precedente recensione, riportando in auge ulteriori problematiche già esposte l’anno scorso come ad esempio la fastidiosa retorica filoamericana e la maestosa celebrazione della bandiera a stelle e strisce. Tom Mason continua ad essere la causa numero uno di decessi immediatamente dopo l’invasione aliena e il povero Pope, nemesi del Divino, ha finalmente una valida motivazione per soffocare nel sonno (senza il benché minimo rimorso) il leader della II Mass. Anche se, quasi certamente, resusciterebbe dopo tre giorni a cavallo di una moto imbracciando un lanciafiamme.

 

Find Your Warrior 5×01 2.04 milioni – 0.5 rating
Hunger Pains 5×02 1.82 milioni – 0.4 rating
Hatchlings 5×03 1.88 milioni – 0.4 rating

 

 
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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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