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Downton Abbey 6×01 – Episode OneTEMPO DI LETTURA 6 min

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“Welcome back to Downton Abbey!” sembrano dire i protagonisti di questa ultima season premiere della serie inglese creata da Julian Fellowes che ha fatto appassionare l’America tanto da essere candidata tra le migliori serie drammatiche agli Emmys (un po’ forzatamente, bisogna ammetterlo, considerando che le ultime stagioni avevano perso un po’ del brillante smalto iniziale; non che ci si aspetti più che gli Emmy siano meritocratici ad ogni modo).
Quindi, bentornati a Downton! L’episodio, da consueto preparativo per la stagione, ha anche il doppio fine di dover preparare a quella che sarà la stagione finale della serie. Data l’impostazione e i temi ricorrenti della puntata si può forse già fare una previsione su quello che sarà il finale: la fine della Abbey. Lo si vede nello sguardo finale di Lord Grantham e lo si percepisce nelle paure di Lady Violet che, pur se sempre restìa a cedere i suoi privilegi nobiliari, non li aveva mai visti così in pericolo su più fronti come ora: dalla scoperta che Downton dovrà fare a meno di parte della servitù, alle famiglie nobili loro simili costrette all’onta di disonore di dover svendere tutto perdendo non solo i possedimenti ma la propria storia e prestigio, alla perdita del controllo dell’ospedale locale. Downton si prepara, infine, a cedere il passo alla modernità, dopo i cambiamenti sociali che hanno investito la Abbey e i suoi abitanti lungo il corso delle stagioni. Ci viene ricordato che siamo nel 1925; sono passati 13 anni dall’affondamento del Titanic, motore degli eventi che hanno dato inizio alla storia “televisiva” della famiglia Grantham. Se Downton Abbey si è subito stagliata nel panorama seriale come ben poche altre serie inglesi (Dr. Who) è perché riusciva ad accostare alla già di per sé affascinante ambientazione post edwardiana di un drama in costume, una cura nei dettagli, nei dialoghi e nei personaggi, un realismo delle vicende che non potevano che catturare e ammaliare lo spettatore (soprattutto quello americano, non abituato come quello inglese alle ambientazioni “nobiliari”). Ma qualcosa è cambiato nel frattempo; lo show ha spesso ceduto il passo a spinte soap-operistiche e ad infelici scelte di trama spesso coincidenti col siluramento inaspettato, quanto improprio nei modi, di personaggi fondamentali (Matthew, sì, stiamo parlando di lui). Se però la trama nell’ultima stagione può un po’ aver deluso, il contorno di elementi resta. Dettagli, costumi, scenografie, bravura degli attori, restano impeccabili. Così come si sono mantenuti brillanti e appassionanti i dialoghi: infatti se lo smalto della scrittura narrativa si è un po’ sbiadito non si può dire lo stesso per la sceneggiatura che si mantiene sempre di alta qualità tra perle di saggezza, frecciate taglienti e conversazioni imbarazzanti tenute con impeccabile aplomb tra un thè e l’altro, che solo la divina Jane Austen potrebbe far di meglio. Sicuramente è dovuta alla presenza, fondamentale, di alcuni personaggi in particolare, che ben si prestano a vedersi cucite addosso espressioni e parole che solo un very british come Fellowes può partorire: Lady Violet, Lady Mary o Mr.Carson sono personaggi ben scritti e sviluppati fin dall’inizio che nel loro evolversi nel corso delle stagioni sono comunque rimasti fedeli a loro stessi e al loro spirito british che li fa sentire superiori a tutti gli altri.
In particolare per questo episodio non si può non notare il ritorno di Lady Violet e Lady Isobel in grande stile; probabilmente anche la scelta di metterle una contro l’altra in quella che si prospetta un’avvincente “battaglia” è stata guidata dalla convinzione che, nonostante funzionino bene anche in coppia pacifica, le scene che nascono dalle loro interazioni di scontro sono sempre epiche. Dato che tali interazioni scaturiscono dalla loro differenza di vedute su questioni di principi morali riconducibile semplicisticamente al fatto che Lady Violet è ancorata ai vecchi valori nobiliari mentre Isobel è molto più avanguardistica e democratica, la scelta di porle una contro l’altra nella battaglia che si prospetta sul controllo dell’ospedale locale servirà agli autori ad affrontare ancora una volta il tema cardine dello show del cambiamento dei tempi. Si prospettano scambi entusiasmanti tra le due di cui un assaggio ci è già stato abbondantemente dato in questo episodio (“Does it ever get cold on that moral highground?” tanto per dirne uno).
Nonostante le lodi finora tessute, non si possono non far notare alcuni punti dolenti in questo inizio di stagione. Nel ribadire il tanto finora citato tema dello stare al passo coi tempi si rischia di diventare ripetitivi se lo si reitera in continuazione anche quando non è necessario, ad esempio con i soliti commenti tra Carson e Lord Grantham che non apportano granché se non far capire quanto sia difficile per entrambi assistere ai cambiamenti della Abbey rispetto alle tradizioni. Stantio?
Per quanto riguarda la storyline dei Bates, improvvisamente cade dal cielo una risoluzione, repentina e apparentemente definitiva (o così si spera). A questo punto ci si chiede perché farci attendere fino ad ora portandosi dietro la noia della vicenda di Mr. Green puntate dopo puntate. Buchi di trama downstairs che si è pensato di colmare caricando altra sfiga sulle spalle della coppia più sfortunata dello Yorkshire?
Infine, per quanto vagamente disturbante per alcuni, c’è la questione della consumazione del futuro matrimonio tra Carson e Mrs. Hughes. Per quanto la conversazione tra Mrs. Hughes e Mrs. Patmore, ma soprattutto quella tra quest’ultima e Mr. Carson sia stata imbarazzante a dir poco, c’è da dire che è molto realistico che una donna di quell’età si trovi ad affrontare un simile problema e ha messo alla prova le capacità di Fellowes di scrivere un assurdo dialogo fatto di giri di parole.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Lady Mary a colloquio con la tipa che voleva gettarla nello scandalo: veletta nera, sguardo altezzoso ma allo stesso tempo atterrito. Classe.
  • Well, I believe that many people live without butlers. So I’m told.”
  • Futura battaglia tra Lady Violet e Lady Isobel
  • Lady Violet sempre e comunque (il modo in cui ha zittito Denker, fantastico)
  • Rischio che in certi momenti il tema del cambiamento dei tempi sappia un po’ di stantio.
  • Risoluzione improvvisa della vicenda dei Bates. A che pro attendere fino ad ora?
  • La storyline di Mary e della ricattatrice sembra finita così come è iniziata. Solo un riempitivo o la rivedremo ancora?

 

Se gli elementi base dello show permangono in questo inizio di final season non si può non notare alcune fragilità. Fiduciosi che si sapranno trattare in modo originale anche i temi un po’ più abusati e che non vedremo storyline riempitive, vogliamo essere un po’ avari e approviamo la puntata con solo una sufficienza. Ovviamente alle scene di Lady Violet daremo ora e per sempre un “Bless them all!” politico.

 

A Moorland Holiday 5×09 7.99 milioni – ND rating
Episode One 6×01 10.32 milioni – ND rating

 

 

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