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The Good Wife 7×03 – CookedTEMPO DI LETTURA 4 min

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I personaggi di The Good Wife sono proprio delle brutte persone. Cinici, egoisti, manipolatori, immorali fino all’osso, eppure siamo follemente innamorati di loro.
Eli, Alicia, il giudice. Non ce n’è uno che se ne salva nel mondo di TGW e ancora una volta in prima linea tra gli infidi c’è la nostra protagonista. Alicia non si fa scrupolo a suggerire uno spergiuro al proprio cliente – perché è chiaramente questo quello che ha fatto – pur di vincere una causa che potrebbe fruttare due milioni di dollari. Perché alla fine si tratta solo di questo. Soldi. Interessi. Certo, Alicia non è nella posizione di poter accettare casi pro-bono, ma è anche vero che non l’abbiamo mai vista così agguerrita e cinica come in queste due stagioni.
Nel mondo di TGW, che non è molto lontano dal nostro, la giustizia si piega a piacimento dei nostri protagonisti e la distinzione tra il bene e il male si riduce a definizioni superficiali e irrilevanti. E ancora una volta la parte degli antagonisti è data alla polizia, al Procuratore di Stato, a coloro che dovrebbero essere il braccio della legge. Mentre i nostri protagonisti fanno parte di quella cerchia di soggetti che costituiscono il marcio della società: avvocati senza scrupoli, giudici corrotti, politici disonesti. Ma forse è proprio per questo che amiamo Alicia: una donna forte, che ha sempre rispecchiato la parte più pulita ed etica del mondo legale di Chicago ma che, come ogni altro essere umano, ha imparato a sgomitare per raggiungere i propri scopi.
In una visione moderna della società Alicia è la persona più corretta mai vista, nelle aule di tribunale e anche fuori, eppure i sotterfugi e le inclinazioni morali non sono certo venute a mancare. Ed è un po’ tutta la filosofia della serie, che non pretende di avere la verità in tasca e sbandierare la giustizia con la pretesa di insegnare cosa sia giusto e cosa no.
The Good Wife ha tracciato un sentiero e nel farlo ha dipinto disperatamente bene come gira il mondo. Per ogni giudice scrupoloso ce ne sono dieci che accettano mazzette; dietro ogni politico sorridente, c’è una squadra pronta a fare carte false pur di farlo salire sempre più in alto, o anche di farlo sprofondare sempre di più; dietro gli abbracci e la forza dei compagni di partito, si celano interessi personali. Cosa può l’FBI di fronte a tutto ciò? Perché quello che traspare dalla serie è anche questo: l’impotenza e l’inadeguatezza di un apparato di polizia ormai surclassato e deriso da tutti. Così come l’ufficio della Procura. La serie riesce bene a descrivere luci e ombre dei protagonisti, ma l’altro lato della bilancia non è certo ciò che definiremmo giusto o morale o efficace. La critica allo Stato è forse ancora più feroce di quella fatta ai privati: giudici che amministrano la giustizia pensando all’ora di pranzo, politici che intralciano le indagini e il corso della giustizia in cambio di favoritismi, procuratori che non cercano giustizia ma solamente più gente possibile da sbattere in galera, polizia e FBI che se la fanno fare proprio sotto il loro naso.
In tutto questo a dirigere i giochi è Eli, protagonista indiscusso di questi primi episodi. Curioso come Alicia, che fino all’anno scorso ascoltava Eli solo come musica di sottofondo, quest’anno esegua perfettamente le sue mosse pur di affossare Peter e Frank Landau. E se anche la scena di Veronica e Alicia in cucina davanti a tutta l’America era un poco esagerata nei gesti e nei toni, ci passiamo su e lo facciamo, esattamente come fa Alicia, per Eli. Solo per vedere realizzata la sua storyline e il suo piano, che siamo tutti curiosi di vedere dove porterà.
Infine continua la sottotrama di Alicia vs. Agos,Lockhart&Lee (sarà giusto?) che tuttavia continua a essere parecchio deludente. Se il caso di Howard era carino e poteva essere un escamotage per far scontrare/incontrare nuovamente Alicia con i suoi ex soci, il coinvolgimento di Diane e la sua reazione erano totalmente fuori luogo. Innanzitutto è bene sottolineare che benché Diane, nel cercare nuove associate, si sia sbandierata e venduta come mentore di Alicia, quest’ultima sia in realtà degnamente allieva di Will, e questa è una verità sotto gli occhi di tutti. In secondo luogo sembra veramente un paradosso che Diane parli alla buona moglie di tradimento, di pugnalare alle spalle, quando è stata la prima a estromettere Alicia dallo studio che lei stessa aveva fondato. E poi, da avvocato ad avvocato, cosa avrebbe fatto Alicia di così grave se non, semplicemente, il suo lavoro?

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Caso legale avvincente e ben narrato
  • The Good Wife e il suo solito cinismo
  • Sempre più spazio a Eli: era ora, non chiediamo altro da due stagioni!
  • Rapporto Alicia-Lucca: curioso come è facile dubitare di qualcuno
  • Howard e la causa per ageism
  • Eli vs. Ruth
  • Diane totalmente out of character
  • Howard e Jackie: sembra il riciclo di Veronica e David Lee. Già visto
The Good Wife non sembra deluderci in questi primi episodi. Avanti così.
Innocents 7×02 8.82 milioni – 1.2 rating
Cooked 7×03 8.09 milioni – 1.1 rating

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