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Marvel’s Agent Carter 2×06 – 2×07 – Life Of The Party – MonstersTEMPO DI LETTURA 6 min

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Questa settimana, Marvel’s Agent Carter cerca la combo propinando agli spettatori due puntate proiettate in successione come nella doppia premiere di questa stagione (ma anche nella precedente). Partiamo subito dicendo che la scelta merita di essere attentamente analizzata, in quanto presa di posizione interessante e che dice tanto sul futuro della serie, pur non confermando e smentendo nulla. Ma procediamo con calma e cominciamo a parlare prima delle due puntate in sé che, anche qui, di spunti accattivanti e ben realizzati ce ne sono.
Difficile dire quale dei episodi risalti più dell’altro, visto che entrambi hanno grandi meriti e grandi sequenze a loro carico. Partendo dal primo, “Life Of The Party” va premiato per il fatto che la protagonista principale del serial viene messa in panchina e la corona del personaggio primario viene divisa fra gli altri comprimari. Questa scelta va doppiamente premiata per due motivi: il primo, perché rende più realistico l’infortunio di Peggy e la sua impossibilità nel compiere le azioni più spericolate per via di una ferita non proprio trascurabile; il secondo, perché permette alla Carter di eclissarsi e dare più spazio ad altri personaggi con un background molto ben costruito e che possono reggere “il moccolo” al posto suo. Un difetto che ogni crew deve tener conto, se vuole scrivere e dirigere una serie con un protagonista singolo, è quello di avere i riflettori puntati su un solo personaggio; il pericolo di serie non corali è la possibilità di raggiungere più facilmente la ripetizione in quanto serial da protagonista singolo e, quando lo si vuole mettere da parte per portare novità freschezza alla serie, potrebbero esserci pochi personaggi in grado di prenderne temporaneamente il posto.
Fortunatamente, il serial ABC/Marvel Studios impara dai suoi errori e ripesca dal mazzo Dottie Underwood: la Vedova Nera degli anni ’40 viene messa al centro della vertiginosa trama creando non solo un collegamento con la precedente serie, ma anche una svolta nella storia e un roster ben equipaggiato di personaggi caratterizzati con raffinatezza; certo, un roster molto limitato, ma meglio la qualità che la quantità. Anche questa è una manovra non nuova o particolarmente originale, quella di collaborare con un nemico e farlo diventare temporaneamente un partner, ma qui è usata con intelligenza. La performance in “Life Of The Party” di Bridget Regan, unita alla chimica instaurata con James D’Arcy, è così convincente e magnetica che solo una scena distoglie l’attenzione da lei: quella in cui Whitney Frost cambia completamente le carte in tavola, diventando capo dei Consiglio dei Nove e liberando tutto il suo potere. Attualmente è lo sfoggio di potere della Forza Oscura più grande, oltre che una delle scene più memorabili del serial per l’aggressività del rilascio e per le conseguenze che ne derivano. Peccato che il tutto venga parzialmente rovinato dalla rampata lecchina di Jack Thompson, per il quale ripeschiamo le stesse ingloriose critiche mosse in “Better Angels“.
Ma come due scolaretti competitivi, anche “Monsters” non si fa trovare impreparato e fornisce scene e sequenze di grande impatto, scritte e dirette con sapienza ed enorme padronanza dei tempi narrativi. Se qualcuno del “pubblico non pagante” si fosse mai lamentato del fatto che il serial stesse tergiversando sulla trama orizzontale, ora avrà ben poco da ridire, visto che non solo i nodi vengono al pettine ma prendono anche una svolta inaspettata e dai toni ben lontani di quelli scanzonati dell’inizio.
Particolare attenzione la rivolgiamo ai minuti finali di “Monsters” dove, come ogni buon romanzo noir che si rispetti, tutto va a farsi fottere benedire e prende una svolta dark, disfattista, sconvolgente, sconcertante e dagli esiti davvero enigmatici importata nella storia con genuinità e senza forzature alcune. Tutto scorre perfettamente e ogni svolta ed evoluzione è messa al momento giusto e al punto giusto.
Certo, è indubbio che al season finale (speriamo non anche series finale) ci si aspetta il lieto fine: siamo nel 2016 dopotutto, il pubblico è diventato adulto e disilluso e sa come ragionano certi telefilm e sa già cosa aspettarsi; ma, nonostante ciò, è sempre curioso vedere la strada che gli showrunner sceglieranno per arrivare a quel momento. Attualmente, i presupposti sono davvero accattivanti perché nel pubblico si è instillato il dubbio riguardo il successo dei loro beniamini. Ergo, non possono che pronunciare le parole magiche che ogni emittente vuole sentire: “E adesso? Devo assolutamente guardare la prossima puntata”. Vorremmo dire di più al riguardo, ma come disse Aldo alla fine di Chiedimi Se Sono Felice: “Cosa aggiungere potrebbe un narratore recensore a quanto già narrato dall’attore serial? A me non resta altro che sparire, fare un bell’inchino e poi svanire”. Anche se per la seconda, aspettiamo ancora un attimo, dato che abbiamo ancora una questione di cui discutere.
Una cosa che accomunano i due episodi è che entrambi hanno sfoderato l’artiglieria pesante in un colpo solo. Diamo per scontato che ci siano altri assi nella manica, dato che mancano ancora due appuntamenti prima della fine, ma è indubbio che in 80 minuti di doppia puntata è successo di tutto e di più e che la visione è stata sicuramente variegata, priva di momenti di noia e molto incalzante. Casualmente, questa autentica cannonata è stata rilasciata proprio nel momento in cui si vocifera che Haley Atwell sia stata presa per un nuovo pilot targato ABC (Conviction): secondo gli esperti e secondo Il Mietitore Seriale potrebbe significare una possibile cancellazione di Marvel’s Agent Carter. È una coincidenza? Probabilmente si ma anche no.

 

 

 
Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per la prima stagione di Marvel’s Agent Carter, come succedeva per Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D.? Maccerto che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia disseminati nella puntata. Per facilitare la spiegazione, suddividiamo fisicamente la raccolta dei riferimenti fumettistici in due categorie dedicate rispettivamente ai due episodi.

Easter Eggs in Life Of The Party
  1. La bravura di Dottie Underwood come ballerina è una citazione al passato nella danza di Natasha Romanov: il primo personaggio a vestire i panni della Vedova Nera
  2. Conosciamo i nomi di altri due membri del Consiglio dei Nove: Thomas Gloucester e Mortimer Hayes, personaggi che hanno entrambi una controparte cartacea.
  3. Gloucester (prima comparsa: Thuderbolts #31 del 1999), nei fumetti, è un importante membro dell’Elite e dell’Impero Segreto quando queste due organizzazioni erano impegnate e fronteggiare i Thunderbolts.
  4. Per Hayes, invece, la questione è simile ma diversa. Il personaggio non esiste nel fumetto, ma il cognome è una citazione ai personaggi Gene e Alice Hayes: membri dell’organizzazione The Pride, una organizzazione criminale che dirige il crimine organizzato di Los Angeles e che è stata una delle antagoniste principali della serie Runaways.
  5. Il film citato, “F for Freedom”, è una citazione ai Freedom’s Five, un supergruppo formato da eroi degli anni ’30-’40 che hanno combattuto nella Prima Guerra Mondiale. Il team era formato da Phantom Eagle, Crimson Cavalier, Union Jack, Sir Steel, Silver Squire e Iron Fist/Orson Randall. Prima comparsa: Invaders #7 del 1976.
Easter Eggs in Monsters
  1. La connessione e lo scambio di poteri tra Wilkes e la Frost ricorda molto quella tra Cloak e Dagger.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Dottie Underwood
  • Dottie/Jarvis Team-Up
  • Whitney Frost scatena il suo potere
  • Whitney VS Dottie
  • Ana Jarvis e Daniel Sousa feriti
  • La messa in onda di due puntate: grande scelta strategica
  • Jack Thompson
  • Qualche gag forzata e poco riuscita

 

“Life Of The Party” e “Monsters” sono due puntate davvero a regola d’arte che, finora, hanno mostrato alcuni dei momenti migliori e che più si faranno ricordare della serie. Intrattenimento a manetta e zero noia: queste solo le parole d’ordine per questo doppio appuntamento di Marvel’s Agent Carter promosso a pieni voti.

 

The Atomic Job 2×05 2.86 milioni – 0.8 rating
Life Of The Party 2×06 2.37 milioni – 0.7 rating
Monsters 2×07 2.37 milioni – 0.7 rating

 

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