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Limitless 1×15 – 1×16 – Undercover! – Sands, Agent Of MorraTEMPO DI LETTURA 4 min

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Ancora una volta (anzi due) usciamo un po’ destabilizzati dalla visione di Limitless, praticamente con la faccia di un “Confused Travolta” nelle celebri gif animate. Confusione accentuata anche dallo stacco (non in termini narrativi ma di qualità) tra i due episodi. Intendiamoci, non è che uno è un capolavoro della serialità e il resto materia prima per concimi, però è chiaro che nella scrittura del primo gli autori erano ancora al primo spritz, mentre al secondo episodio erano già arrivati all’amaro dimenticandosi di fare cena nel frattempo.
Perché “Undercover!” è un episodio niente male? Perché, se ci dimentichiamo dei piccoli refusi dal realismo minimo sindacale, si incentra su un personaggio, l’agente sotto copertura Lucy, che riesce ad esprimere una buona caratterizzazione con un solo episodio, quando altri personaggi hanno impiegato più e più puntate e altri non ci sono ancora riusciti. Perciò, per una volta, dimentichiamoci dell’assurdità di alcune situazioni, come il fatto che un agente sotto copertura sfrecci per la città su un’auto quasi d’epoca per combattere l’insonnia e soprattutto, si fidi di uno sbarbatello mandato su due piedi dall’FBI e se lo porti in missioni segrete e pericolose, pensiamo, invece, alla buona interpretazione di Christina Vidal e alla bella chimica con Jake McDorman, che non ha fatto pesare lo scontato finire a letto dei due e, anzi, dispiacerci un po’ per la di lei partenza a fine episodio, dando ad intendere che le possibilità si tratti di un recurring character sono pressoché nulle. Nella sua totale disconnessione con l’episodio, il balletto bollywood è riuscito a strappare una risata, se non altro perché siamo ormai abituati ai trip mentali di Brian (tra l’altro, Brian così conciato non vi ha ricordato Schmidt di New Girl?).

Comunque, tanto per riportarci subito alla triste e disconnessa realtà del mondo di Limitlless, ecco arrivare “Sands, Agent of Morra” a cui salviamo solo gli inframezzi di flashback in forma di fumetti (che fanno anche il loro ingresso nella sigla), che ricordavano vagamente lo stile di Kill Bill durante il racconto della storia di O-Ren Ishii. Ah, e anche il velato riferimento a Game Of Thrones nella scena iniziale con la sorella, che ci sta sempre bene (“Stop Me Before I Hug Again”?). Ma è solo l’inizio della rocambolesca storyline dei nuovi buddies, Brian and Sands, che si addensa di particolari mano a mano che l’episodio avanza ma, soprattutto, mano a mano che si rende necessario trovare delle giustificazioni all’assurdità delle situazioni. Spuntano amori, bambini, compari cattivi. Il tutto sembra finalizzato a mettere in buona luce il personaggio di Sands, un uomo che uccide con assoluta naturalezza chiunque lo contrasti (ma, casualmente, mantiene un trattamento di favore nei confronti di Rebecca, visto che la durezza massima delle sue misure contro il di lei ficcanasare sono state offrirle un pagatissimo lavoro e metterle telecamere in casa; non c’entra niente che lei sia un personaggio principale mentre al tecnico del laboratorio…”ma chi te s’encula, aò!”, vero?!) che Brian ci tiene davvero tanto ad aiutare perché, signora mia, sa com’è, c’ha famiglia, è ‘na brava persona in realtà.
Lo stratagemma del fumetto era già stato utilizzato in Limitless ma mai come mezzo per raccontare il passato e mai con lo stile peculiare di questa volta, dato che in genere ci si limitava a rendere un semplice video frame in formato fumetto con la stessa accuratezza di una quindicenne con la funzione “applica filtro” dello smartphone. Lo sforzo aggiuntivo in questo episodio è dunque da apprezzare ma non aiuta a superare la terribile storyline ad oggetto. Sempre in tema Tarantino (chissà, magari nelle teste degli autori la puntata era un tributo al grande cineasta), la scena splatter dell’arrivo di Sands a casa di Brian con un vetro conficcato nella gamba e il dettaglio della sutura, sono elementi del tutto inaspettati per questo show e, francamente, potevano restare nell’ombra dato che non si addicono alla natura scanzonata con cui vengono trattati morti e omicidi (qualcuno ricorda
cosa ci aspetterà nel prossimo episodio?). Fare previsioni è impossibile perché tutto dipende dal piede giusto o sbagliato (o dalla dose giusta o sbagliata di qualsiasi sia la sostanza di cui evidentemente abusano) con cui si sono svegliati gli autori quando l’hanno scritto. Noi, comunque, azzardiamo una speranza: visto che verrà trasmessa l’8 marzo, facciamo contente un po’ di donne e ci buttiamo dentro un’altra comparsata del buon vecchio Bradley?

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Personaggio di Lucy
  • Bollywood dance
  • Fumetto per i flashback e la sigla
  • Continua l’assurdità delle storyline e la superficialità delle soluzioni architettate
  • Era necessario questo excursus nel passato di Sands? E soprattutto era necessario farlo in queste modalità?
  • Della sveltina di Ike (o era Mike) con la sorella di Brian ce ne frega ben poco
  • Dov’è finito il padre di Brian?

 

Sicuramente se ci limitassimo alla storyline del secondo episodio, dovremmo prendere gli sceneggiatori e schiaffeggiarli in pubblica piazza ma, dato che qualche elemento positivo (tra fumetti e personaggio della puntata precedente) si è riscontrato, per un giudizio complessivo ci sentiamo di viaggiare sul salvataggio. Nel frattempo si segna un nuovo series low che aggrava la situazione di Limitless: la CBS con ascolti del genere di solito chiama il Mietitore Seriale.

 

Fundamentals Of Naked Portraiture 1×14 6.39 milioni – 1.3 rating
Undercover! 1×15 6.01 milioni – 1.2 rating
Sands, Agent Of Morra 1×16 5.87 milioni – 1.1 rating

 

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