I Secret Warriors e il recente “Batman V Superman: Dawn Of Justice” hanno una cosa in comune: l’aspettativa. Quando qualcosa viene così largamente pubblicizzato ed anticipato, nello spettatore non si crea solo l’attesa, ma anche l’idealizzazione dell’arrivo di quel momento che può poi sfociare sia in delusione che soddisfazione. Se sia una o l’altra dipende da quanto e come ce lo si è immaginato e da come e quanto la resa cinematografica/televisiva sia stata all’altezza di tali aspettative. Dunque com’è stato il nuovo debutto dei “Guerrieri Segreti”: più da Vendicatori, o più da Power Rangers, come li descrisse Mack in “Maveth“? Diciamo più da Power Avengers, anche se il loro ritorno non è la cosa più importante dell’episodio.
Se usati con astuzia, i mass media possono essere un mezzo potente in mano ad un serial, come dimostrato proprio in questa puntata. Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. ha difatti utilizzato la fama fumettistica dei Secret Warriors come esca, spacciando “The Team” (grazie anche agli eventi di “Paradise Lost“) per una puntata totalmente incentrata sul gruppo capitanato da Daisy, oltre che episodio in cui lo stesso team (abbastanza bistrattato dalla produzione) si sarebbe vantato di una certa rivalsa. Nonostante una certa soddisfazione nel vederli in azione, non solo per la coreografia riuscita delle varie scene d’azione di cui sono protagonisti, ma anche per l’affiatamento e la chimica che i singoli membri mostrano nella sequenza d’apertura, questa rivalsa arriva solo parzialmente.
Finora ci si era esaltati per la presenza di questo team nel Marvel Cinematic Universe solo perché si conosceva il loro valore grazie all’omonima serie fumettistica, ma nel telefilm ancora non era stato dimostrato. Tuttavia, pur riuscendoci, tutto ciò è però svilito negli ultimi momenti di “The Team”, in cui la squadra viene prontamente sciolta per assecondare la trama principale e il cliffhanger conclusivo. Sotto questo punto di vista, il serial sta un po’ tirando la corda coi Secret Warriors, dato che non è la prima volta che li tira in ballo per poi richiamarli con qualche altra scusa. Una volta può passare, due no. Si può anche capire la scelta dietro queste manovre, sicuramente legato al budget sempre basso, ma “capire” e “accettare” sono due termini ben diversi. Ma come detto prima, il (breve) ritorno dei Secret Warriors non è la cosa più importante.
Riprendendo tutto il piccolo discorso fatto sui mass media e la pubblicizzazione, i “Guerrieri Segreti” sono stati introdotti abilmente solo come facciata per nascondere intenzioni di più grande levatura e importanza per la trama generale della terza stagione. Da quanto rilasciato in sinossi e fatto intendere alla fine di “Paradise Lost“, ci si aspettava un “The Team” molto Secret Warriors-centrico, dove la missione di salvataggio avrebbe occupato gran parte della puntata ed invece viene quasi subito accantonata per far spazio al giallo tascabile (“tascabile” poiché si esaurisce nell’arco di una puntata sola) targato Marvel.
Chi dice che tutto quello che visto dopo il salvataggio di Coulson l’aveva previsto da tempo mente sapendo di farlo, poiché anche la mente più ingegnosa e lungimirante non sarebbe mai stata in grado di prevedere tutto ciò. Il colpo di scena su Daisy come infetta era un cliffhanger studiato nei minimi dettagli la cui previsione era possibile solo da due tipi di figure: showrunner e viaggiatori del tempo provenienti dal futuro. Grazie sopratutto alla sua abilità nell’aver preso contropiede lo spettatore, Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. costruisce una detective story in formato ridotto che non ha nulla da invidiare a quelle di maggior respiro, riuscendo a dosare perfettamente tutti i vari tempi narrativi impreziosendoli con atmosfere thriller, paranoiche e misteriose. L’aria di sfiducia generale che serpeggia nel cast (che si mette reciprocamente l’uno contro l’altro) è l’elemento trainante del giallo made in S.H.I.E.L.D. che arriva ad un culmine tanto inaspettato, quanto spettacolare nella sua rivelazione e memorabile per i modi in cui è stato studiato, riuscendo (anche su questo versante) a prendere nuovamente contropiede lo spettatore. La morte di Gideon Malick, per esempio, è la sequenza in cui viene meglio mostrato la cura maniacale e l’estremo studio dell’evoluzione di questa storyline. Infatti la morte per mano di Hive era data per scontata da molti, se non tutti forse. E invece…
La cosa che impreziosisce ulteriormente tutta questa parte investigativa è il fatto che ogni azione è poi supportata da giustificazioni e retroscena che mostrano come si è arrivati a questo punto. Giustificazioni assolutamente non campate per aria e che, anzi, s’incastrano perfettamente nell’economia narrativa di “The Team” e degli episodi precedenti. Tutto ciò non solo per delineare una certa completezza di trama ma anche per mostrare che nulla è ormai lasciato al caso in questo telefilm e che tutto, anche particolari di importanza minima, ritornano poi con prepotenza delineando un disegno più grande e spettacolare.
- Hive chiama Daisy ancora con il vecchio nome di Skye, poiché Hive riesce a vivere grazie al corpo di Ward, il quale (nella sua memoria) ancora la ricorda così.
- Siccome molti fanno ancora confusione, ripetiamo qualche curiosità sui Secret Warriors. Nei fumetti, è un supergruppo messo assieme da Nick Fury, composto da figli e nipoti di note personalità con poteri, di cui i registri ufficiali delle organizzazioni come S.H.I.E.L.D. e la stessa comunità supereroistica non erano al corrente, quindi si presentavano come personalità ideali per contrastare l’invasione segreta degli Skrull avvenuta su Secret Invasion. Un perfetto esempio è proprio Daisy Johnson/Quake, figlia di Mr. Hyde, personaggio di cui solo Fury era al corrente dell’esistenza. Nella loro serie personale, poi, i Secret Warriors aiuteranno Fury a ricostruire lo S.H.I.E.L.D. dopo che venne smantellato da Norman Osborn. Prima comparsa: Mighty Avengers #13 del 2008.
- Su Internet, le persone si scervellano spesso nel capire quale sia la differenza tra i Secret Warriors e i Caterpillars. In realtà sarebbero solamente dei sinonimi. Nei fumetti, quando Nick Fury trovò tutti i membri necessari, divise ogni membro da lui assoldato in tre diversi team, chiamati Team White, Team Black e Team Grey. Questo grande insieme di squadre venne poi ribattezzato da Fury come Caterpillars, che è il vero nome del team. Il termine “Secret Warriors” è solo usato nelle copertine dei fumetti perchè più accattivante. Col termine “Secret Warriors” però, ci si riferisce proprio al gruppo di Daisy, che è quello più usato da Fury, oltre che quello più omogeneo e compatto.
- Dei quattro membri mostrati, soltanto Yo-Yo e Daisy arrivano direttamente dei fumetti e sono membri della squadra originale. Joey e Lincoln sono personaggi inventati appositamente per il serial.
- Se il modo di uccidere Malick vi ha fatto impressione, consideratevi fortunati. Nei comics, Quake ha una tale dimestichezza del suo potere da riuscire a far esplodere il cuore all’avversario.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Plus: Fitz e Simmons finalmente insieme. Cosa volete di più dalla vita? Vi precede RecenSerie nella risposta: il prossimo episodio.
Paradise Lost 3×16 | 3.01 milioni – 1.0 rating |
The Team 3×17 | 2.83 milioni – 0.9 rating |
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Il livello che ha raggiunto questa serie è davvero elevato, peccato solo che non si rifletta negli ascolti [-( Puntata perfetta, certo peccato che i SW vengano già sciolti, anche se ritengo torneranno presto per catturare Daisy. Personalmente 2/3 volte avevo ipotizzato fosse Daisy l' infetta, ma poi venivo sempre smentito a favore di qualcun altro. Di sicuro ne vedremo delle belle!
Non vedo l'ora di vedere il prossimo episodio che a parer mio sarà ancora meglio di questo perché ne accadranno delle belle
Per questo rimane comunque un colpo di scena perfetto e incredibile, perché usano la tecnica prediletta da Agatha Christie: più che creare un colpevole insospettabile, sviare le credenze iniziali 🙂
Eh, gli ascolti sono veramente scoraggianti. Questa serie dovrebbe avere gli stessi numeri di The Walking Dead in fatto di ratings, e invece… Tristezza a palate.
Speriamo! Certo, le premesse ci sono tutte, ma è da un pò di tempo che Agents non ci delude. Ergo, credo proprio che non lo farà nemmeno alla prossima 😉
E ancora una volta questa serie non delude! Gran puntata sotto tutti i punti di visti, ora voglio proprio vedere dove tutto ciò che è accaduto porterà. E Secret Warriors o no, voglio più screen-time per Joey e Yo-Yo!
Poco ma sicuro, porterà a quella visione di Daisy con cui ci bombardano dal ri-inizio della stagione. Li ne vedremo delle belle! Per il resto, sono d'accordo, anche se aspetto di vedere pure altri personaggi del team originale dei fumetti, come Alex/Phobos e James/Hellfire.
Eh si, anzi vedendo come sta andando The Walking Dead (da un po di tempo oramai) dovrebbero scambiarsi i numeri :d