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The Big Bang Theory 9×24 – The Convergence ConvergenceTEMPO DI LETTURA 5 min

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Penny e Leonard stanno per sposarsi“.
Penny e Leonard stanno per sposarsi“.
Penny e Leonard stanno per sposarsi“.

Cominciamo col precisare che la citazione d’apertura non è stata estrapolata dalla puntata che andremo ad analizzare a breve e che il recensore non è affetto da un grave disordine ossessivo-compulsivo. Questo (solo apparente) delirio fa bensì riferimento alla tendenza annuale da parte della serie di riproporre le nozze di Leonard e Penny nel corso dei suoi ultimi season finale. Si tratta comunque di un virgolettato e, dunque, sarete curiosi di sapere quale sia la fonte di questa banale, ma significativa, asserzione. Ebbene, tale fonte altri non è che lo stesso recensore attualmente impegnato a scrivere queste righe. Lo stesso recensore che in questo momento sta cercando di trattenere tutto il suo astio nei confronti di una serie che, da almeno due anni a questa parte, è andata incontro a un lento e inesorabile declino, ma che allo stesso tempo, a causa del suo smisurato attaccamento al mestiere, non potrà fare a meno di sottolineare gli innumerevoli aspetti negativi dell’episodio e, più in generale, di questa nona stagione.
Onde evitare di ripetere gli stessi concetti nella medesima forma esplicitata nelle precedenti recensioni, risultando forse eccessivamente ripetitivi, in questa occasione cercheremo di impostare, proprio in virtù dell’annuale iterazione citata poche righe sopra, un confronto con le analisi degli scorsi episodi n°24. Partiamo da “The Status Quo Combustion“, finale della settima stagione, andato in onda ormai due anni or sono. Iniziammo la nostra analisi con una battuta di Sheldon riferita all’abitudine di Leonard e Penny di avanzare proposte di matrimonio in continuazione, proseguendo poi col virgolettato presentato a inizio recensione. Ad un anno di distanza, con “The Commitment Determination“, l’ottava stagione si concludeva con la temporanea rottura degli Shamy e nuovamente in attesa del matrimonio tra Leonard e Penny, elemento che non faceva altro che sottolineare una persistente immobilità narrativa, ancora oggi in cima alla lista delle problematiche dello show. Volgendo ora lo sguardo al presente, al termine di “The Convergence Convergence”, risulta migliorata la situazione? Naturalmente la risposta è no. Anzi, se possibile, risulta addirittura peggiorata. Sebbene in due anni le svolte narrative significative siano state centellinate, prediligendo invece inutili digressioni funzionali solo al cosiddetto allungamento del brodo, quantomeno l’intero sviluppo stagionale ha sempre trovato un suo punto di convergenza nel season finale. Quest’anno, invece, al termine dei canonici venti minuti, nella nostra mente risuona un poderoso “e con ciò?” di disneyana memoria.
Secondo punto sul quale è interessante soffermarsi in termini comparativi è il processo di umanizzazione di Sheldon. Al termine della settima stagione “l’ultimo dei Vulcaniani” aveva raggiunto il suo breaking point, elemento che lo portò ad intraprendere il suo breve viaggio on the road. Con l’ottava stagione e l’anello da consegnare alla sua dolce metà si era raggiunto un ulteriore traguardo, avvicinando il personaggio all’istituzione del matrimonio, costume sociale che più di ogni altro contravviene alla sua natura, appunto, “vulcaniana”. Infine, in quest’ultima stagione, si è giunti al tanto atteso coito, punto d’arrivo del più volte menzionato processo di umanizzazione di Sheldon, ma anche colpo di grazia alla caratterizzazione del personaggio, che, sebbene continui a mostrare le sue innumerevoli stramberie in relazione alla visione della vita sociale, appare ora svuotato della sua caratteristica natura da replicante – slash – essere asessuato – slash – socialmente ritardato.
Infine, terminiamo questa analisi con il terzo ed ultimo paragone, stavolta riguardante il ruolo di co-protagonisti – nello specifico Howard e Rajesh – e personaggi ricorrenti quali Beverly Hofstadter e Mary Cooper. Sebbene nel corso delle sue numerose apparizioni la madre di Leonard abbia rappresentato un piacevole momento di evasione dalla monotonia della sit-com, anche il personaggio interpretato da Christine Baranski, a lungo andare, ha dato luogo a situazioni e gag ben lontane dall’originale freschezza mostrata al momento della sua introduzione all’interno del cast. L’asetticità delle interazioni con Leonard, la predilezione verso suo “figlio acquisito” Sheldon, la reticenza dimostrata nei confronti di Penny, fino al recente astio mostrato verso il marito fedifrago, sono tutti elementi che non contribuiscono in nessun modo a quel rinnovamento tanto auspicato, bensì fanno sprofondare ulteriormente lo show in quell’abisso di mediocrità nel quale la serie continua ad annaspare da anni. Sul flirt – con annesso sesso tra anziani mentalmente visualizzato dai reciproci figli – tra Mary Cooper e Alfred Hofstadter non occorrono molti giri di parole: una scelta certamente poco originale se si considera che dovrebbe, almeno idealmente, rappresentare il cliffhangerONE di fine stagione.
Howard e Bernadette hanno raggiunto il loro apice di inutilità…“. Già nel 2014 la situazione dei due “putz” appariva cristallizzata in una condizione di totale vacuità. Nel 2016 nulla è cambiato. La maggior parte delle risate, genericamente parlando, arrivano sempre dalla coppia Howard/Rajesh, e Bernadette appare sempre più come personaggio di contorno, messo lì per riempire il vuoto lasciato dalla signora Wolowitz e sottolineare l’inadeguatezza del marito ogniqualvolta ce ne sia bisogno. In merito all’episodio corrente, purtroppo, ci tocca stendere un velo pietoso anche sul segmento narrativo dedicato al duo multietnico, al centro di una serie di gag comiche basate sulla classica formula del fraintendimento, una formula che forse sarebbe meglio relegare al genere cinepanettone insieme a rutti, scorregge ed Enzo Salvi.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Grazie al cielo siamo arrivati alla fine
  • Atmosfera non da season finale
  • Immobilità narrativa
  • Non doveva esserci un matrimonio?
  • Comicità basata sul fraintendimento da cinepanettone
  • Accoppiamento dei genitori dei protagonisti già visto mille volte
Anche questa nona stagione è giunta alla sua fine e con essa il nostro annuale percorso d’espiazione che certamente ci garantirà l’accesso al regno dei cieli. In attesa di bere Cristal in compagnia di S.Pietro nel privé della tenuta ad Arcore dell’Altissimo, ci auguriamo di non dover mai più affrontare quest’impresa oltremodo impegnativa. In caso contrario, semmai decidessimo di continuare con l’autolesionismo, l’appuntamento con l’annuale via crucis è a settembre, per seguire con noi la decima stagione. Fossimo in voi, però, non ci conteremmo più di tanto. Kill. Kill. Kill.

The Line Substitution Solution 9×23 13.22 milioni – 3.0 rating
The Convergence Convergence 9×24 14.73 milioni – 3.4 rating

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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