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Outlander 2×09 – Je Suis PrestTEMPO DI LETTURA 4 min

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Con “The Fox’s Lair” siamo tornati in terra scozzese ma è con questo episodio che si percepisce pienamente il rientro alle Highlands, sia per quanto riguarda lo spirito, sia per l’ambiente che circonda i protagonisti.
Gli orizzonti e gli spazi verdi aperti di Scozia si contrappongono all’atmosfera soffocante di Parigi e, se per la serie la parentesi francese è stata importante sia a livello narrativo che estetico, il ritorno nella terra natia di Outlander dona forza ad una storia importante e con più sfaccettature.
L’atmosfera che si respira è tipicamente familiare e così il ritorno di facce conosciute di cui si era sentita molto la mancanza: all’arrivo al campo di addestramento Jamie e Claire ritrovano Angus e Rupert, insieme a Dougal, lo zio con cui entrambi i coniugi Fraser hanno avuto contrasti in passato.
Nonostante la stessa voglia di combattere per la libertà della propria terra, i dissidi tra Jamie e Dougal tornano prepotenti ed è importante notare come i loro scontri dovuti a caratteri e modus operandi diversi rappresentino anche una differente reazione al nuovo che avanza, al progresso.
Dougal è portatore degli ideali scozzesi e crede in loro così fortemente da essere convinto che basti la passione, l’irruenza e il coraggio tipico degli Highlander per sconfiggere l’esercito inglese. E’ così che si approccia quindi all’addestramento dei nuovi uomini di Lallybroch: McKenzie è un tradizionalista legato alla cultura della propria patria in modo onesto, questo però lo acceca non permettendogli di vedere realmente contro cosa si stia combattendo, preparandosi quindi in modo adeguato al pericolo.
Dall’altra parte Jamie, che conferma la crescita del suo personaggio dalla prima stagione in poi, si oppone con grande razionalità, leadership e la stessa passione di suo zio, dimostrando quanto l’esperienza in un popolo all’avanguardia e per molti versi illuminato come quello francese gli abbia aperto la mente verso nuove prospettive.
Il giovane Fraser è l’anello di congiunzione tra valori tradizionalisti e modernità, il perfetto legame tra passato e presente: non dimentica i valori che animano lui e i suoi connazionali ma li guida e li esorta a comprendere un nuovo modo di combattere che non significa abbandonare lo spirito scozzese, ma mettere a servizio nuove tecniche per risultare competitivi contro i nemici. A ciò si unisce la sua capacità di essere un capo severo ma giusto, praticando disciplina in modo esemplare e democratico, punendo anche se stesso quando necessario. La strada intrapresa da Fraser è quella giusta e se ne convince anche Dougal, conquistato dalla forza e dal rispetto che Jamie è riuscito a incutere in tutti i suoi uomini.
Mentre al campo di addestramento si svolge tutto questo, Claire vive la sua battaglia interiore: la donna sta vivendo intensi flashback che la riportano agli orrori della seconda guerra mondiale che lei ha vissuto in prima persona. La vediamo nei panni di infermiera con i soldati mentre spiega loro alcune direttive, condivide momenti che cercano di spezzare la tensione costante che soltanto una guerra può portare. I ricordi ci raccontano un preciso episodio che fa riaffiorare in Claire un tremendo senso di colpa, quello di non essere riuscita in alcun modo a salvare un amico al di là della trincea. Per molto tempo la donna aveva quasi rimosso questo fatto che è tornato a farsi largo nella sua mente: ancora una volta vediamo l’attenzione che Jamie e Claire hanno l’uno verso l’altra, poiché il marito è l’unico che capisce che sua moglie ha un malessere interiore e sa ascoltarla con dolcezza, promettendole protezione e suggerendole di allontanarsi dalla battaglia per non rivivere ancora una volta i suoi tormenti. Ma Claire questa volta non può tirarsi indietro, anche se ha paura, perché ora le persone coinvolte sono quelle che ama. La determinazione di chi sa di poter cambiare le sorti della storia futura la spingono a restare e a combattere per coloro a cui si sente strettamente legata.
La puntata risulta divisa in due parti che si contrappongono continuamente e che riescono a mostrare cosa stanno vivendo i protagonisti, senza mai sminuire ciò che provano l’uno o l’altro.
Gli argomenti toccati sono molti e tutti approfonditi senza rompere l’equilibrio fra narrazione ed azione. La battaglia di Culloden è ormai alle porte e con essa il grande interrogativo che fin da inizio stagione ogni spettatore si pone: le basi per cambiare il futuro sono state gettate, l’indomita forza degli Highlander è al servizio di una preparazione all’arte della guerra eccellente, ce la faranno quindi a vincere e riscrivere la storia?

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Highlands e Highlander, connubio perfetto
  • La crescita dei personaggi, soprattutto quella di Jamie
  • Lo scontro generazionale
  • I flashback
  • Il rapporto tra Jamie e Claire, migliora sempre di più
  • I tentativi, vani, da parte di Dougal di screditare Jamie
Puntata che mostra allo spettatore i tormenti che vivono Jamie, Claire e tutti i personaggi, rispetto alla battaglia imminente. Si respira nuovamente il selvaggio e puro spirito scozzese, la sincerità con cui i suoi abitanti sono legati alla propria terra e all’ideale di libertà che traspare da essa. A questo si unisce il fascino dei protagonisti e la loro indubbia crescita che donano alla serie una maturità per molti inaspettata. Bravi.

The Fox’s Lair 2×08 1.05 milioni – 0.2 rating
Je Suis Prest 2×09 0.94 milioni – 0.1 rating

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