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BrainDead 1×08 – The Path To War Part One: The Gathering Political StormTEMPO DI LETTURA 5 min

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È un titolo che non tradisce quello di questo terzultimo episodio: da quello che si evince dagli eventi con cui si concludono i 40 minuti settimanali, si sta percorrendo un sentiero che porta direttamente alla guerra. Una guerra che ovviamente può essere evitata solo attraverso il totale asservimento di una delle due parti all’altra, una guerra che però sembra destinata a farsi concreta mettendo gli uni contro gli altri esseri umani e “automobili” (“So we’re just cars to them?“), americani e siriani, padri e figlie. Questa è la guerra che sta insinuandosi nel mondo di Braindead e che, a giudicare dal titolo del season finale (se c’è un Dio rimarrà “season” e non si trasformerà in “series”), scoppierà fra 2 puntate in “The Path To War Part Two: The Impact Of Propaganda On Congressional War Votes”.

Healy Senior:Are you gonna fight me the whole way?
Laurel:What do you think?

Del padre di Laurel e Luke non è mai importato molto a nessuno: si, ok, è colui che ha costretto Laurel a trasferirsi a Washington ma a parte questo non è mai stato di alcun interesse a livello di storyline. Poi all’improvviso, nella scorsa “The Power Of Euphemism: How Torture Became A Matter Of Debate In American Politics“, ecco partire un segnale dalla strumentazione di Gustav e tutto, almeno per una settimana, è rimasto sospeso nell’indeterminato cliffhanger. Se c’è una cosa che però possiamo aver imparato dalle scelte perpetrate sinora dai coniugi King, quella è la coerenza con la quale sono stati trattati tutti i vari cliffhanger sinora. Basti pensare anche solo alla scelta di far infettare Laurel per poi non scappare di fronte alle conseguenze decidendo di affrontarle rigirandole a proprio vantaggio; altrimenti si può riportare alla mente quanto successo nella puntata precedente, “Wake Up Grassroots: The Nine Virtues Of Participatory Democracy, And How We Can Keep America“, con l’accenno della sordità dell’agente dell’FBI Anthony, poi rivelatasi effettivamente vero; oppure ancora l’esempio del gatto di Gustav infettato dalle formiche aliene. Ah no, questo è ancora un punto rimasto in sospeso.
Come si diceva però, i King se pongono una questione poi l’affrontano di petto non sfuggendo al problema. Ecco quindi che allo stesso modo presero il pane ed il vino e resero grazie al Signore Gesù Cristo in questo episodio si ha l’opportunità di assistere ad un faccia a faccia onesto e aperto tra padre e figlia circa l’asservimento del primo allo schieramento alieno.

Healy Senior: “I’m still looking at you as a father who loves his daughter.
Laurel: “But you’re infected.
Healy Senior: “Okay. Let’s take this step by step. There are good parasites… Antibiotics are basically good parasites. Look at that. A week ago, I couldn’t do that. I was stage three, going on to stage four. And now look at me. I-I played racquetball yesterday.
Laurel: “Half your brain is missing, Dad.
Healy Senior: “And how much of that brain was I really using? How much of Einstein’s brain was he using?
Laurel: “No, Dad. You’re not convincing me that this is a good thing.
Healy Senior: “Well, then let me convince you that it’s an inevitable thing. This is happening, honey. And people are going to be better for it.
Laurel: “Is it from space?
Healy Senior: “Does it matter?
Laurel: “It matters to me.
Healy Senior: “Can’t do anything with the information.
Laurel: “Well, then tell me.
Healy Senior: “There’s a force outside of our petty concerns, and they want to help us.
Laurel: “By controlling us?
Healy Senior: “No. More like living… beside us.

Come al solito si assiste all’apprezzabile tentativo di far cambiare idea al pubblico presentando in maniera politicamente corretta le idee della controparte perchè, in fin dei conti, un’idea è sempre un’idea e può essere apprezzata o meno a seconda del contesto e anche a prescindere dai preconcetti iniziali. Ecco quindi che Laurel ascolta le motivazioni con cui l’alieno che ha preso possesso del corpo di suo padre con lo stesso occhio critico con cui noi, pubblico non pagante, faremmo. I preconcetti ci sono, la diffidenza iniziale anche, tuttavia la bontà d’animo ed il desiderio di credere che tutto ciò possa essere vero fanno la loro parte e si pongono in contrasto con la parte razionale. Vedasi anche nel finale: guerra si o guerra no.
Braindead però si è sempre permesso, fin dal principio, di agire su più fronti pur tenendo bene in mente l’obbiettivo di ciascuna puntata, quindi non c’è da sorprendersi se per esempio Gareth appare un po’ sottotono o comunque meno rilevante del solito, è un character importante e, come ha già avuto i suoi spazi, così sicuramente ritornerà in auge nei prossimi episodi. Esattamente seguendo questo modus operandi, si può e si devono apprezzare tutti quei momenti comici ed eccentrici presentati in maniera platonica ogni tanto, è questo il caso della copulazione tra alieni. Se si pensava di aver già potuto vedere tutto, la riproduzione tra le due formiche aliene di fronte agli occhi degli involucri umani e con tanto di commento live, non può che far sorridere oltre che sorprendere. La temperata alla matita post coito è poi probabilmente il momento di comicità più alta raggiunto dallo show, ma ci riserviamo il diritto di rivalutarlo a posteriori. Nel frattempo ci prepariamo alla guerra.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il sesso tra “alieni” seguito da una temperata di matite al posto della classica sigaretta
  • Face to face Laurel e suo padre
  • Approccio del cliffhanger
  • Ritmo serrato della puntata
  • Previously on strano

 

Il percorso che porterà al season/series finale è iniziato e non si può non apprezzare il tutto. La presa di coscienza da parte degli sceneggiatori della potenza narrativa della trama orizzontale c’è tutta e sta venendo a galla mano a mano. Purtroppo gli ascolti dimostrano per l’ennesima volta che il pubblico generalista americano non riesce a distinguere un diamante da un pezzo di vetro verde di una bottiglia di Heineken rotta dopo essere stata scagliata contro la tv all’ennesima battuta che non faceva ridere di The Big Bang Theory.

 

The Power Of Euphemism: How Torture Became A Matter Of Debate In American Politics 1×07 1.78 milioni – 0.3 rating
The Path To War Part One: The Gathering Political Storm 1×08 1.78 milioni – 0.3 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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