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The Get Down 1×04 – Forget Safety, Be NotoriousTEMPO DI LETTURA 5 min

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Colori sgargianti, treni arrugginiti. Graffiti e hip hop. Il Bronx sporco e cattivo. Grandi sogni e amori complicati. Guerre Stellari e Bruce Lee. Questo è The Get Down, la nuova serie Netflix, firmata da Baz Luhrmann, il regista australiano che divide il pubblico come pochi altri. La serie è un prodotto figlio del suo demiurgo in ogni sequenza, movimento di macchina, inquadratura; il fascino delle opere dell’australiano è tanto particolare quanto misterioso e il suo debutto alla regia televisiva non è da meno. Come in Moulin Rouge!, nel Il Grande Gatsby e nel suo Romeo e Giulietta, ipermoderno e tradizionale insieme, mette in scena una fantasmagoria di colori e musica, una miscellanea di generi, un kitsch barocco, forse eccessivo, ma vero.
Ancora una volta Luhrmann si infrange nelle anime dei suoi personaggi raccontando una storia d’amore delicata e tragica, dolce e violenta, appassionata e struggente. Questa volta tocca al puro e forse un po’ ingenuo Ezekiel “Books” Figuero e alla bella e talentuosa Mylene. Le parole ispirate del rapper – che sembra un moderno Shakespeare – si incontrano con la voce celestiale della ragazza che sogna di diventare una star, la timidezza di lui piange di fronte alla sicurezza di lei, i sogni di entrambi si innescano come bombe contro i muri alti degli anni ’70, di un Bronx che non perdona.
Dietro al rapporto speciale di Zeke e Mylene ci sono Marcus, Ra- Ra, Boo-Boo e Shao, con le loro speranze di migliorare il futuro o anche solo cambiarlo. Anche in “Forget Safety, Be Notorious” c’è il desiderio di diventare qualcuno, di fare qualcosa di grande in quel “piccolo” spazio di mondo. Ogni giovane di The Get Down ha il suo sogno da realizzare e, passo dopo passo, tenta di farlo – a ben guardare gli adulti sono tutti mancanti di qualcosa, desiderosi di dimenticare; il padre e lo zio di Mylene rappresentano bene questo sentire -; e tale forza centrifuga e centripeta muove il ventre molle di questa serie.
Dopo il buio di “Darkness Is Your Candle” ecco la luce di “Forget Safety, Be Notorious” (come urlano i graffiti di Marcus), dopo il blackout dello scorso episodio esce il sole, alto e caldo, ma non per questo i problemi sono finiti (una canzone da scrivere/cantare, un venditore di bootleg da trovare).
Lo abbiamo già visto negli episodi precedenti: sono le vicende di Zeke e Mylene a sostenere la struttura narrativa dell’opera di Luhrmann. Sono le storie dei due ragazzi, uniti da un destino simile, a dare il ritmo all’episodio: quando sono in crisi lo sono insieme, quando le cose vanno bene vanno bene ad entrambi.
Così, mentre Zeke deve decidere la strada da percorrere (tirocinio o i The Get Down, la ragione e il mondo fuori dal Bronx o le parole che Zeke ha nella testa e che rimano in maniera perfetta), Mylene, dopo aver lasciato la famiglia, si trova in difficoltà (l’overdose di Moreno, la canzone non ancora scritta), forse ha fatto il più grande errore della sua vita. Come tutti i personaggi di Luhrmann i due giovani sono in balia delle loro stesse scelte, mossi da necessità e scossi da dubbi, in uno psichedelico melodramma in cui l’amore sembra vincere su tutto ma poi qualcosa si rompe.
Emblema di questa relazione a doppio legaccio è il finale di “Forget Safety, Be Notorious”: da una parte c’è il sogno di Mylene che sembra infrangersi di fronte allo zio, dall’altra ci sono Zeke e i suoi amici nel “covo” del nemico. Al centro c’è una menzogna che non regge (la vera identità dei ragazzi, il contrabbando delle musicassette rubate, la canzone non scritta) e non a caso la giostra di Luhrman si fa più rapida. La disarmonia la fa da padrona e il regista muove i suoi personaggi al massimo della velocità umana: i ragazzi fuggono, Moreno suona come un pazzo il piano in un turbine che sembra non finire mai. Invece il tornado si cheta e c’è ancora una volta unità, la mano smette di suonare, la musicassetta cade a terra (è tipico del cinema dell’autore il rallenty nel momento di esplosione massima). La ripetitività di certe situazioni, che per molti può risultare difetto di narrazione, è invece leggibile come un collante tra due anime (grazie al montaggio alternato sempre più veloce) affini, destinate ad essere tutt’uno in una terra infelice. A sostenere gli alti e bassi dei protagonisti c’è la musica che segue Zeke e Mylene, dando forma ai sentimenti, alle paure, alle loro vite: è sia termometro dell’ansia di Shao e Zeke, nota stonata che punteggia la “norma”, ma anche momento poetico quando Mylene e le sue amiche cantano in treno, nota celestiale che si innalza verso l’alto.
Alle spalle dei suoi protagonisti The Get Down racconta anche la storia piccola e grande degli anni ’70, la storia del Bronx che impedisce a coloro che hanno buone intenzioni di stare a galla, della lotta tra bande, della musica, di tutti quei reietti – di cui sono simbolo Mylene e soprattutto Zeke  – speranzosi che qualcosa di buono possa accadere anche a loro un giorno. The Get Down appare sentita e violenta ma anche superficiale per la bellezza estetica che quasi ferisce, eppure il caleidoscopio vibrante e frenetico della serie in un modo o nell’altro conquista con fiamme e macerie che si mescolano con amore e delicatezza. Ad avere la meglio in questo tourbillon è la forza vitale che contraddistingue il cinema di Lurhmann che da molti è inteso come semplice compiacimento, come confusione.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il sole che sorge rispetto al buio dell’altro episodio
  • Il dialogo tra Zeke e lo zio di Mylene
  • La stretta relazione tra Mylene e Zeke
  • Shao e il desiderio di trovare il contrabbandiere
  • Il montaggio alternato in cui sono legate le storie di Mylene e di Zeke
  • Le troppe storie forse appesantiscono il tutto

 

“Forget Safety, Be Notorious” è un buon episodio che porta avanti una serie che deve correre per poter fare il suo lavoro. È forse nei momenti di “calma” infatti che The Get Down inciampa – piccole sbavature si intende – quasi privato della sua forza motrice: la giostra quando non è in azione perde d’interesse.

 

Darkness Is Your Candle 1×03 ND milioni – ND rating
Forget Safety, Be Notorious 1×04 ND milioni – ND rating

 

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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