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Grey’s Anatomy 13×01 – UndoTEMPO DI LETTURA 4 min

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There is no ‘undo’ button. There’s only hoping we can learn, we can change. Right? We can do better. We can’t undo the past. ‘Cause the future keeps coming at us.

Si riparte da qui, dalle parole di Meredith Grey. Queste parole sono particolarmente significative se si pensa al livello raggiunto da Grey’s Anatomy, che è indubbiamente una serie tv di successo ma si faccia attenzione a non confondere “di successo” con “di qualità”. Meredith afferma che non esiste il tasto “cancella” nella vita, si può solo guardare al futuro. È vero, purtroppo non si può cancellare il passato, come non si possono cancellare le ultime due o tre stagioni di Grey’s Anatomy, anche se sarebbe la cosa più giusta da fare.
In questo episodio si affrontano le inevitabili drammatiche conseguenze di quanto accaduto nello scorso season finale, eventi sui quali gira l’intero episodio, fatta eccezione per qualche scenetta buttata qua e là per ricordarci delle altre (inutili) storyline. Ovviamente Shonda doveva ripartire col botto, è un suo classico. Ci si ritrova, quindi, davanti ad un episodio strutturalmente ben fatto. È scritto bene, diretto bene e addirittura recitato bene. Preso fuori dal contesto generale della serie, non è affatto un brutto episodio. Il problema è che, arrivati alla tredicesima stagione (con alle spalle, appunto, lo scatafascio della dodicesima) non si può giudicare un episodio senza tenere in considerazione tutto il resto. La situazione di Alex è l’ennesimo dramma non necessario ai fini della trama ma essenziale per tenere lo spettatore incollato allo schermo. In effetti, tra bombe all’interno di pazienti, annegamenti, sparatorie e disastri aerei, l’arresto di uno dei protagonisti non era ancora stato aggiunto alla lunga lista di tragedie firmate Shonda Rhimes.
Era da tempo che si chiedeva a gran voce più spazio per il personaggio di Alex Karev, relegato in un angolino ormai da troppe stagioni, collezionando storyline penose che lo vedevano protagonista solo di piccoli problemi di cuore. Finalmente Shonda ha deciso di dedicargli tempo e dargli la meritata attenzione, peccato che l’abbia fatto nel modo più sbagliato possibile.
La grave vicenda che vede protagonista il Dr. Karev rappresenta un enorme passo indietro per il suo personaggio. Un personaggio che si è visto crescere e maturare, fino a diventare un ottimo chirurgo e la “persona” di Meredith. La stessa Grey, in questo episodio, cita il progresso fatto dal suo amico. Vederlo, quindi, protagonista di una storyline più adatta al “vecchio Alex” che al nuovo è una grande macchia. È come se, secondo la Rhimes, Karev fosse interessante solo se in mezzo a qualche guaio, se non amoroso, legale. Certo, il vecchio Alex sarebbe probabilmente scappato, invece lui si costituisce, questo gli va concesso. Il punto, però, è che analizzando la situazione non si hanno rosee prospettive per il futuro, perché spiana un’altra strada fatta di banalità alla fine della quale probabilmente apparirà un Deux Ex Machina che risolverà tutto, magari lo stesso De Luca. A meno che non si tratti del “biglietto di addio” di Alex Karev, e in questo caso non solo sarebbe un modo orribile per scrivere l’uscita di scena del suo personaggio ma sarebbe autodistruttivo per lo show perdere un altro dei suoi pilastri fondamentali. E se E.R. può insegnare qualcosa a Grey’s Anatomy è proprio questo.
Come già accennato all’inizio della recensione, pur girando intorno alla vicenda di Alex, questo episodio non manca di ricordare delle altre inutili storyline in sospeso. Prima fra tutte quella di Meredith/Riggs/Maggie. In questa season premiere c’era la possibilità di mettere un punto a una storyline più adatta a dei liceali piuttosto che a dei chirurghi quarantenni. Invece si è deciso di proseguire questo inutile triangolo e quindi non resta altro che prepararsi a una stagione ricca di drammi adolescenziali di donne adulte.
Una piccola e ultima menzione d’onore, invece, va a Richard Webber che dà come sempre il suo meglio nei panni di mentore e punto di riferimento per i più giovani. Certo, se non avesse impedito a Jo “Lagna” Wilson di andarsene, saremmo stati tutti più felici.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Episodio strutturalmente ben fatto
  • Richard Webber
  • La vicenda di Alex
  • Meredith –  Riggs – Maggie
  • Jo “GiraTuttoIntornoAMe” Wilson
  • Chi chiama sua figlia Harriet?!

 

Brace Yourself. La tredicesima stagione è iniziata. Meredith invita a guardare al futuro, ma forse sarebbe meglio chiudere gli occhi e cercare di ritornare indietro alle prime stagioni di Grey’s Anatomy, quando era ancora medical e non solo drama.

 

Family Affair 12×24 8.1 milioni – 2.3 rating
Undo 13×01  8.59 milioni – 2.4 rating

 

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