);

American Horror Story: Roanoke 6×04 – Chapter 4TEMPO DI LETTURA 4 min

/
()

Sangue, violenza e paura: questo è lo scenario del quarto mercoledì di American Horror Story: Roanoke, imbrigliato ancora una volta in storie di morti, bambine scomparse, sacrifici, streghe e spiriti maligni. Braccia (quelle di una delle infermiere), teste (quella dell’altra gemella) ed interiora (quelle del povero Cricket) tirate fuori con forza dal corpo vivo; una violenza ancora mai vista in questo capitolo della storia. Al di là di tutte le storyline, “Chapter 4” dimostra che c’è un magma inesplorato in uno dei prodotti più spaventosi della serialità contemporanea e soprattutto che la linea guida di questa stagione non è ancora ben chiara. Ci sono tantissimi punti di domanda, cose non chiare, mitologie molto complicate, costruite e decostruite su pilastri poco stabili: quelle che sembravano figure fondamentali sono eliminate per lasciare il vuoto che poi si riempie con qualcos’altro.
I personaggi a bordo dello show sono tanti, forse troppi, e qui tornano, ritornano e scompaiono come in una quadriglia – Elias e Cricket bussano alla porta di Matt e Shelby per aiutarli a sopravvivere. Sia il primo che il secondo, in un modo o nell’altro, danno indizi ai coniugi per trovare la nipote, fuggita insieme a Priscilla; ma basterà riavere Flora e tentare di fuggire per essere al sicuro? Sicuramente no; la sensazione è che anche questa stagione, che almeno sulla carta sembrava la più semplice, si complicherà moltissimo.
I piani temporali si sovrappongono, si mescolano, si scambiano e lo spettatore si trova in mezzo, sballottato tra presente e futuro, tra le interviste ai protagonisti e la finta ricostruzione.
A influenzare e a smuovere “Chapter 4” c’è il ciclo lunare di Ottobre, quello che i nativi americani chiamavano “Luna dell’erba che muore”, periodo in cui la Macellaia e i suoi uomini possono uccidere i vivi. Il sangue, inutile dirlo, scorrerà a frotte. La luna rossa nel cielo illumina tutto di luce macabra; nel bosco gli spiriti escono dai nascondigli, il vero mostro si rivela totalmente, in tutta la sua brutalità: non è la Macellaia ma la terribile Scàthach (Lady Gaga, “The bitch with the real power”) che ha creato il personaggio di Kathy Bates.
Il personaggio interpretato da Lady Gaga viene presentato attraverso l’amplesso tra lei e Matt. La donna infatti irretisce l’uomo che non riesce a resisterle e crea con lui una connessione talmente intima da arrivare a raccontargli la sua vita: discendeva dai druidi e dai conquistatori romani e l’epiteto di strega, a causa del suo fascino e del sangue sparso, aveva segnato i suoi giorni eppure era riuscita a salvarsi creando qualcosa di nuovo e spaventoso.
Sembra però che non ci sia possibilità di salvezza e la condanna sia sempre più vicina: a testimonianza di questo ci sono le morti di Elias Cunningham, un meraviglioso Denis O’Hare, e Cricket. Nelle parole di Elias c’è tutta la storia maledetta di quella casa, costruita da Edward Philippe Mott (antenato e citazione del Dandy di Freak Show), partendo dai Chen per arrivare ad oggi.
Matt e Shelby continuano a veder morire tutti coloro che stanno intorno a loro e la paura di non sopravvivere sale sempre di più. Capiscono che non è finita, che i prossimi saranno loro (il finale di “Chapter 4” in cui la coppia con Flora tra le braccia guarda la terribile morte di Cricket è uno spettacolo che potrebbe averli come protagonisti).
Al centro di “Chapter 4” c’è Roanoke, non tanto la storia di Shelby e Matt, e anche lo spettatore come i due tenta di risolvere il mistero mentre la vicenda si arricchisce di passati portati dai personaggi (La Macellaia, Scàthach e così via). Narrazioni maledette, sacrifici e falsi dei puntellano il quarto capitolo in un procedimento a cui American Horror Story ci ha già abituati. A legare ogni cosa è la parola Croatoan – detta anche dal personaggio di Sarah Paulson nella prima stagione della serie -, sintesi di potere oscuro e sangue, che Elias dice per mandar via l’Uomo maiale (che già troviamo nel primo capitolo della serie).

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • I due protagonisti
  • La presentazione del personaggio di Lady Gaga
  • Il sangue e la luna rossa
  • Le citazioni
  • C’è ancora confusione
  • Troppi personaggi 

 

“Chapter 4” non convince totalmente, spariglia le carte e le butta a terra. Gli intrecci narrativi a volte stringono fin troppo le fila, altre le lascia fin troppo lasche annacquando la vicenda fino ad annoiare in alcuni punti. Ci si deve aspettare di più da una serie che ci promette tanto ma che poi alla fine non dà tutto.

 

Chapter 3 6×03 3.03 milioni – 1.7 rating
Chapter 4 6×04 2.82 milioni – 1.4 rating

 

Sponsored by American Horror Story ITALIA

 

Quanto ti è piaciuta la puntata?

Nessun voto per ora

Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

Rispondi

Precedente

Arrow 5×01 – Legacy

Prossima

The Good Place 1×05 – Category 55 Doomsday Crisis

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.