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Ash VS Evil Dead 2×01 – HomeTEMPO DI LETTURA 4 min

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Torna Ash Vs Evil Dead, serie tv prodotta da Starz e ispirata alla trilogia de “La casa” di Sam Raimi. E torna in grande stile, con tutto il suo concentrato di humour nero, citazionismo e scene splatter.
Nel precedente episodio il team Ash si era accasato a Jacksonville, una sorta di paradiso terrestre lontano dalla minaccia del Necronomicon che invece stava scatenando il suo potere nel resto del mondo. Una scelta che aveva creato non poche polemiche tra i fan della serie soprattutto in merito a un season finale che, comunque, lasciava molte speranze per la seconda stagione.
Ma chi lamentava un finale non degno di questa saga sarà costretto a ricredersi con questo avvio di stagione che ribalta completamente tutto, in meglio naturalmente.
Fin dal teaser iniziale l’azione procede senza troppi preamboli e si può dire, per una volta, che i buchi di sceneggiatura – che ci sono e sono tanti – non rappresentano un grosso problema per questo episodio, anzi, per alcuni versi, ne sono il punto di forza. Il ritmo è veloce e concitato, da fumetto splatter alla Garth Ennis, senza lasciare alcuno spazio all’immaginazione dello spettatore, bensì accompagnandolo con sé, quasi a forza, attraverso le numerose scene di combattimento e tagliuzzamenti di carne, mettendolo alla prova nella sua capacità di resistenza e attenzione.
Più o meno come lo stesso protagonista Ash (un Bruce Campbell sempre più in forma malgrado l’età), supereroe in pantaloncini, camicia hawaiana e motosega che viene richiamato all’ordine da Ruby (Lucy Lawless), minacciata dai suoi stessi Creepy Kids di cui, oramai, ha perso il controllo, nella sua città-natale, Elk Grove, luogo minaccioso e saturo di cliché da film horror.
Ed è proprio il personaggio di Lucy Lawless quello meglio riuscito di questo episodio, partita come una villain spietata, poi vittima inconsapevole (o quasi) dei poteri del Necronomicon e, infine, alleata. Nel suo misto di rabbia e di sincero affetto nei confronti dei propri “figli” è sicuramente il personaggio con più sfaccettature di tutto l’episodio, nonché vero motore d’azione per il Team Ash, i cui membri appaiono, invece, molto più ingabbiati nei propri stereotipi e poco caratterizzati (almeno in questo episodio). Sembra mancare poi quell’interazione tra di loro – di fatto ciascuno combatte una guerra a parte, slegato dai compagni – che era stata, invece, una parte importante nella scorsa stagione e che qui, invece, sembra lasciata ai margini.
Allo stesso modo le visioni di Pablo (Ray Santiago) rappresentano un mezzo molto comodo per far andare avanti la trama, ma utilizzati in maniera random, come in questo episodio, distolgono l’attenzione e creano un potenziale sub-plot che però risulta, anche in questo caso, molto sacrificato.
Menzione a parte, invece, meritano, come al solito, le scene d’azione che riescono ad amalgamare in maniera ottima una CGI fumettosa (che ci sta in un contesto come questo, da fumetto) ed effetti speciali artigianali che omaggiano i classici dell’horror in un crescendo di citazionismo e parodia. Tra questi spicca l’utilizzo del sangue finto che qui scorre veramente a fiumi, come mai ne era stato versato finora.
Da segnalare anche la comparsa del padre di Ash, interpretato da L’uomo da sei milioni di dollari, Lee Majors, che promette di rivelarsi un personaggio-chiave nelle prossime puntate e offre al protagonista principale la possibilità di mostrare un inedito lato umano che gli conferisce un certo spessore. Anche in questo caso, dunque abbiamo un cliché chiaro e riconoscibile (il ritorno dell’eroe “reietto” a casa sua) mostrato però in maniera parodica e giocosa che non annoia mai.
Sulle note dell’ennesima hit hard rock che funge da colonna sonora, Ash Vs Evil Dead chiude questo primo episodio della seconda stagione dopo averci ri-accolto come un vecchio amico che non vedevamo da tempo e che fa sempre piacere rivedere.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il ritorno del Team Ash
  • Lucy Lawless
  • Sangue a fiumi
  • CGI fumettosa ma efficace
  • Lee Majors
  • Colonna Sonora
  • Mancanza di unità nel Team Ash
  • Visioni di Pablo a random

 

Il ritorno di Ash, in azione nella città di Elk Grove, dov’è nato, è un insieme di citazionismo, postmodernismo, estetica pulp e ritmo da fumetto splatter, condito da litri e litri di sangue. Non poteva esserci un inizio migliore per “Ashly Slashy”.

 

The Dark One 1×10 0.50 milioni – 0.2 rating
Home 2×01 ND milioni – ND rating

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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