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Crisis In Six Scenes 1×05 – Episode 5TEMPO DI LETTURA 3 min

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Quando i fan di cinema e serie tv hanno saputo che Woody Allen avrebbe realizzato una serie per Amazon, avendo carta bianca su tutto, è stato come veder realizzare un sogno che non si sapeva di avere e da allora le aspettative e l’attesa sono cresciute a dismisura fino ad arrivare a non sapere proprio cosa aspettarsi, riponendo comunque infinita fiducia nel regista newyorchese e pronti anche a giustificargli qualche passo falso (compiuto più di una volta durante a sua quarantennale carriera).
Ora che l’attesa è finita e si è anche quasi arrivati alla fine della visione di Crisis In Six Scenes si può dire che, da un lato, l’idea iniziale di raccontare come una giovane ribelle e rivoluzionaria che si insinua e scombussola la vita di una famiglia borghese, tanto progressista quanto comoda e al sicuro nei propri privilegi da non vedere cosa accade nel mondo esterno, sia un buon soggetto e un buon punto di partenza per sviluppare una sceneggiatura irriverente, divertente e con della velata critica. Ma da un altro lato, lo sviluppo del progetto iniziale ha portato a questo ciclo di sei episodi che ha scrittura stanca e mancante di quella fluidità e di quelle battute pungenti tipiche di Allen e vero centro delle sue opere.
Questo quinto episodio di Crisis In Six Scenes conferma per la maggior parte le caratteristiche e i difetti generali della serie, anche perché, per come è realizzata l’opera, è praticamente un unico film tagliato in sei parti. In questa puntata, però, si prova almeno ad entrare nel vivo dell'”azione” e ci sono sequenze di scene che, con un ritmo più incalzante, non rendono completamente noiosa la visione. Ma anche le scene che fanno vedere uno dei temi ricorrenti della filmografia di Allen, l’anziano ipocondriaco e perfettamente in salute, sembrano solo una pallida copia di mille altre e non si rendono abbastanza divertenti. La sceneggiatura anche stavolta fatica a decollare e, in particolare nei dialoghi tra Lennie ed Alan, si rimane in superficie e non si approfondiscono meglio e in maniera convincente le ragioni e gli argomenti delle scelte politiche e dei cambiamenti che i due vogliono.
La recitazione di Miley Cyrus non aiuta in tutto questo. Anche per colpa della scrittura di alcuni dialoghi, l’attrice rende il personaggio di Lennie estremamente sopra le righe e il risultato che si vede sullo schermo è una recitazione forzata che non permette allo spettatore di empatizzare con la protagonista e di farlo stare dalla sua parte. Ciò è particolarmente evidente in questa puntata nelle scene tra Lennie e Alan. Il personaggio, invece, più interessante e meglio riuscito rimane, anche in questo quinto episodio, quello di Kay: donna forte che coglie l’arrivo di Lenny come una possibilità per smuovere la sua vita dalla routine, per scoprire una nuova parte di sé anche in anziata età e che non ha paura di mettere in discussione i valori e la vita che sta conducendo. Inoltre, Elane May e Woody Allen funzionano molto bene insieme e le loro interazioni ricordano, anche se molto alla lontana, quelle tra il regista e Diane Keaton.
Con all’attivo un film all’anno da quarantanni ed essendo estraneo al mondo televisivo e di quali siano le dinamiche della serialità, è comprensibile che Woody Allen sia stato preso alla sprovvista e non abbia saputo scrivere e creare un’opera convincente, ma si sperava nella capacità di questo regista di riuscire a sviluppare un prodotto con una sceneggiatura più solida e personaggi più interessanti, viste le piacevoli sorprese che a volte riesce a regalare, anche negli ultimi anni della sua carriera (come “Basta Che Funzioni”).

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Le piccole scene di “azione”
  • Il personaggio di Kay
  • Scenggiatura ancora troppo debole per gli standard di Woody Allen
  • L’interpretazione troppo sopra le righe di Miley Cyrus

 

Episodio di Crisis In Six Scenes più dinamico e con ritmo più incalzante rispetto ai precedenti ma che conferma i difetti generali della serie riguardo sceneggiatura piuttosto debole e dialoghi non convincenti e divertenti.

 

Episode 4 1×04 ND milioni – ND rating
Episode 5 1×05 ND milioni – ND rating

 

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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