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DC’s Legends Of Tomorrow 2×04 – AbominationsTEMPO DI LETTURA 4 min

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Una delle difficoltà della modalità di recensione che ha scelto RecenSerie sta nella votazione che non comprende delle vie di mezzo. A volte ci sono degli episodi che non sono né un Save Them All (la sufficienza, il 6), né un Thank Them All (un distinto, tra il 7 e l’8), ma una votazione che sta nel mezzo. Un Sank Them All o un Thave Them All. Insomma, come volete. Quando è così, come si fa ad uscire dallo stallo? Si arrotonda per eccesso o per difetto, a seconda dei punti che vale la pena valorizzare per l’economia della serie. DC’s Legends Of Tomorrow, questa settimana, va in difetto.
Sia chiaro, “Abominations”, non è una puntata inguardabile, il problema è che ci sono dei punti, all’interno della puntata, dove si sente una certa debolezza nella struttura della serie e nelle dinamiche corali dei protagonisti. Proprio per risanare queste mancanze, la puntata opta per un brusco stop di ogni storyline, limitandosi solo a citare il messaggio del Flash del futuro, giusto per far capire agli spettatori che il serial non sta abbandonato tutte le trame in attivo ma le sta solo accantonando momentaneamente.
A sto giro, si decide di risanare altre problematiche, organizzando quello che, tecnicamente, sarebbe un filler ma non lo è. “Abominations” è più una gita dell’oratorio o dei boyscout, una scampagnata dedita a rafforzare lo spirito di gruppo e l’affiatamento dei suoi membri. E infatti, uno dei grandi problemi di DC’s Legends Of Tomorrow, è la mancanza di personaggi dotati di carisma che nella precedente stagione si erano posti come perno centrale del gruppo.
È una usanza/vizio di ogni opera targata DC Comics quella di costruire una trio di personaggi centrale per ogni gruppo, quasi come se fosse una regola fondamentale per la durata di ogni team. La scorsa annata la trinità era composta da Rip Hunter (Superman?) – Captain Cold (Batman?) – White Canary (Wonder Woman?) e, anche se ancora disfunzionale, il bizzarro trimurti funzionava e la squadra andava avanti soprattutto grazie a questi distorti “padre, figlio e spirito santo”. Tutti gli altri seguivano semplicemente la scia del loro carisma, fungendo da personaggi “riempitivi”. In questa stagione i membri che l’anno scorso potevano essere considerati come “secondari” sono chiamati a tirare fuori le palle e le pecche cominciano a vedersi, poiché il peso del comando ora va ripartito sulle spalle dei rimanenti e le Leggende, diciamolo, arrancano di brutto. Il difetto che si riscontra è lo stesso delle prime due stagioni di Misfits con la presenza di Nathan Young. Il carisma e la recitazione Robert Sheehan erano talmente magnetici e incisivi che oscuravano tutte le altre interpretazioni, tanto da non poterle fare pienamente evolvere. Però va anche detto che da una parte questo era anche un bene, poiché la sua recitazione dava modo di arginare dei danni e impedire a personaggi palesemente senza appeal di mostrare la loro pochezza caratteriale, rovinando quindi una coesione corale perfetta; Curtis Donovan era uno di questi personaggi pezzenti.
In DC’s Legends Of Tomorrow il problema di tutti i problemi è questo: mancano dei personaggi che trascinino la folla. Molti dei rimanenti insieme con i nuovi arrivati ci provano a ritagliarsi il loro posto, cercando di uscire dall’ombra della trinità delle Leggende e facendosi magari – come Jackson in questo episodio – portatori di importanti tematiche decisamente non superficiali e che, anzi, fanno indubbiamente riflettere. Il problema è che la loro voce non è abbastanza forte, almeno, non come quella dei dipartiti Rip Hunter e Captain Cold che, anche se avessero detto parole nonsense come “ammaccabanane”, avrebbero comunque fatto la loro figura in quanto padroni di quei personaggi, nel linguaggio e nei gesti.
Ed ecco il perché di questa puntata, per ringalluzzire le fila e forgiare di più le dinamiche di gruppo, soprattutto visti anche i cambiamenti attuati e in atto; vedi Atom come nuovo partner di Heat Wave. A tal proposito: sul serio? Atom e Heat Wave? È come chiedere ad Anastasia e Célin Dion di fare una cover di You Shook Me All Night Long, è una di quelle idee che non vanno in porto e, se lo fanno, vanno male. Ehi, un momento…

Poteva Recenserie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per questa incarnazione live-action della città più malfamata dei fumetti? Ma certo che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, come abbiamo fatto per Marvel’s Agents Of SHIELDMarvel’s Agent CarterGotham e Costantine, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia disseminati nella puntata.

  1. Il generale dell’episodio, Ulysses S. Grant, è un personaggio storico realmente esistito.
  2. Zambesi è il paese natale immaginario di Vixen, creato appositamente per l’Universo DC Comics. Nella realtà, però, esiste qualcosa che si chiama Zambesi ed è il quarto fiume più lungo dell’Africa.
  3. Il Colonnello Sanders citato da Nate è la mascotte del Kentucky Fried Chicken.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Tematiche dello schiavismo e segregazione razziale portate alla luce
  • Gitarella oratoriale a tema zombie confederati
  • Nate e la scelta dell’esplosione
  • La mancanza di una trinità
  • Gitarella oratoriale a tema zombie confederati
  • Heat Wave & Captain Cold Atom

 

Una puntata filler? Nah, più una gita in campagna. È servita a qualcosa? Insomma…

 

Shogun 2×03 1.75 milioni – 0.6 rating
Abominations 2×04 1.75 milioni – 0.6 rating

 

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