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Son Of Zorn 1×05 – A Taste Of ZephyriaTEMPO DI LETTURA 3 min

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Zephyrians are proud warriors, but we’ve also got a rich history of art, and music and food. I-I mean, we invented tiny carrots, which the rest of the world is only now discovering.

L’umorismo acerbo di Son Of Zorn è probabilmente la migliore qualità anche della serie stessa. Il modo in cui vengono fatte emergere le differenze culturali e sociali è qualcosa di sublime e al contempo estremamente banale, raffazzonato, a volte anche prevedibile, eppure funziona e ha un suo perché. L’umorismo derivante dalla mera presenza di elementi altisonanti, che non vuol dire solamente cartooneschi, è il motore attraverso cui Reed Agnew ed Eli Jorné hanno impostato l’intera serie ed è un modus operandi semplice ma estremamente fruttuoso.
Episodio dopo episodio Son Of Zorn prova ad affrontare il rapporto padre-figlio da un punto di vista nuovo, ovvero con un escamotage diverso, ma il risultato ed il focus sono sempre uguali. Al centro di tutto Zorn ed Alangulon fungono da perni narrativi intorno a cui far girare tutto il resto anche se, in parte, anche Edie in questa puntata risplende di luce propria. La tematica di per sé profonda di un padre che decide di conoscere il figlio adolescente che non ha mai avuto la possibilità/volontà di crescere è un argomento scottante trattato da Hollywood in svariati modi e con decine di film e serie tv. La comedy FOX però lo fa in maniera altisonante ma costruttiva perché si ride sì ma al contempo c’è pure modo di riflettere: il lieto fine non manca mai.
Nella sua bonarietà Zorn crea sempre situazioni problematiche che difficilmente possono venire accettate o perdonate dalla cultura non-Zephyriana (cornamusa di trachee umane, dipinti con demoni pronti a possedere il corpo di chi li ammira) e questo però è motivo di ilarità oltre che di “movimento”. È infatti per merito/colpa di questo disarmante gap culturale che, puntata dopo puntata, emergono situazioni fuori dal comune che rendono Son Of Zorn una comedy unica nel suo genere.

There’s no place like Gnome!

Al quinto episodio la serie comincia finalmente a dare maggiore spazio anche ai comprimari (Edie e Craig) e questa non può che essere considerata come una scelta azzeccata. La necessità di dare maggiore profondità e spessore ai genitori di Alangulon non è solo importante dal punto di vista del minutaggio, che altrimenti andrebbe a gravare totalmente su Zorn e figlio, ma è anche utile per dare un senso pratico alla presenza di Edie e fiancè sullo schermo. La mamma di Alangulon fino ad ora è sempre stata solamente “la mamma di Alangulon” o, al più, “l’ex fidanzata di Zorn” e niente di più. Finalmente, ricavandosi piccoli spazi di ilarità sparsi qua e là nel corso dei 20 minuti, anche il personaggio di Cheryl Hines acquista valore e soprattutto si può permettere di sostare su schermo da sola anche senza il supporto di altri personaggi. È un inizio.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Possessione demoniaca del corpo di Layla attraverso il quadro
  • There’s no place like Gnome!
  • Finalmente Edie dà un senso alla sua presenza su schermo
  • Razzismo verso Zephyria
  • Assenza di elementi estremamente memorabili

 

Una comedy talmente surreale e misconosciuta da essere quasi un piccolo gioiellino da tenere segreto per non essere dato in pasto a persone che non apprezzerebbero questo becero umorismo.

 

The Weekend Warrior 1×04 3.83 milioni – 1.5 rating
A Taste Of Zephyria 1×05 2.27 milioni – 1.0 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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