);

Sneaky Pete 1×06 – Coyote Is Always HungryTEMPO DI LETTURA 4 min

/
()

“The best pickpockets are women. Why? Because they’ve got patience”.

Sneaky Pete ha abituato il proprio pubblico ai teaser iniziali slegati dal resto della narrazione. Questo perché, in genere, il momento iniziale è lo spazio dedicato ai flashback del protagonista che nascondono un presagio per le sue azioni future.
In questo particolare episodio però il teaser è ancora più spiazzante: siamo in un’ambientazione puramente western (evidenziata anche da brani country/gospel in sottofondo) con una lotta tra le più classiche che il mondo cinematografico/seriale possa ricordare: l’uomo bianco vs il nativo d’America (che puntualmente muore, con tanti cari saluti al politically correct). Tutto questo potrebbe sembrare uno stacco nella narrazione completamente inutile e fuorviante, in realtà ha un suo significato particolare proprio perché metafora di tutta la storia di Marius/Pete: un cacciatore che viene prima cacciato, a sua volta, da un altro e poi ucciso. Una metafora che viene resa esplicativa anche dal titolo stesso dell’episodio che si rifà a un proverbio navajo dai molteplici significati: Il coyote è sempre là fuori in attesa, e il coyote ha sempre fame.
Anche lo spettatore rimane in attesa fino alla scena finale per sapere il destino del protagonista: tutta la puntata, infatti, si struttura come una lunga attesa che segue tutte le storyline che conosciamo: il rapporto burrascoso tra Julia (Marin Ireland, che ancora non è riuscita a entrare bene nel personaggio, facendolo sembrare una donna a tratti lunatica e incline alla disperazione continua) e l’ex marito, le vicissitudini familiari e finanziarie di Otto e Audrey (gli ottimi Peter Gerety e Margot Martindale), le indagini di Carly (Libe Barer) che, aiutata da Sam (Jay O. Sanders), cerca più di tutti di far luce sullo strano cugino piombato all’improvviso in casa loro. In tutto questo s’inserisce anche la storyline di Vince (Bryan Cranston), sicuramente il personaggio con maggior carisma e spessore della serie, che gli autori dovrebbero sforzarsi di approfondire maggiormente soprattutto per il rapporto quasi padre-figlio che instaura con Eddie (Michael Drayer) che lo rende sempre più simile all’altro personaggio famoso di Cranston ma con meno remore e più capelli.
Il teaser iniziale ci introduce poi anche il motivo western che funge da richiamo per la scena dell’incontro di Otto con alcuni suoi amici navajo in un dialogo molto intenso e altrettanto pieno di significato.
Tutto l’episodio, dunque, è una puntata di raccordo che chiude la prima parte della storia di Marius/Pete e ne apre una nuova le cui premesse sembrano dare speranza dopo un avvio, e una metà di stagione, che non sono stati dei migliori.
Alla puntata poi si aggiunge un ulteriore elemento che si rifà alla tradizione dei film di rapina di un certo tipo (di cui sono esempi più noti “La Stangata” e il più teen “Now You See Me“): la truffa geniale da parte di un team organizzato. In questo preciso genere narrativo una delle figure principali è quella del criminale anziano che fa da “mentore” ai più giovani per un colpo che, altrimenti, non farebbe da solo. E tutto l’intero episodio in questione non fa che giocare su questo cliché, nel momento in cui il protagonista decide di fare da mentore ai due borseggiatori nel parco. Questo elemento ha l’effetto di offrire più verosimiglianza alla trama (il solo Marius/Pete non riuscirebbe verosimilmente a proteggere la sua identità da solo) e aggiunge un’ulteriore sfaccettatura al personaggio che si trova a doversi confrontare con altri che, come lui, condividono l'”arte della truffa”. Oltre al fatto che è un ottimo escamotage per dialoghi efficaci con massime filosofiche sul mestiere del borseggiatore, è un ulteriore espediente comico, dato che i “novellini” vengono immediatamente cazziati dal loro mentore per i loro errori banali.
Tale elemento comico permette di sopportare una puntata che risulta alla lunga troppo lenta proprio a causa del continuo alternarsi delle varie storylines, anche se il finale, per fortuna riesce a ridestare l’attenzione e a tenere lo spettatore in attesa di sapere quale sarà la sorte che attende il “mentitore seriale”.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Teaser iniziale
  • Cliffhanger finale
  • Bryan Cranston
  • Marius “mago della truffa”
  • Margot Martindale e Pete Gerety
  • Troppo dramedy familiare e poco crime vero e proprio
  • Troppe storylines in una volta sola
  • Marine Ireland

 

Puntata fondamentale per la vicenda di Marius/Pete: la sua identità è a un passo dall’essere scoperta. Da qui in poi sarà interessante vedere come riuscirà a continuare i suoi piani e come finirà la sua lotta contro Vince. Nel frattempo la puntata offre una trama completamente di raccordo che segue le diverse storyline della famiglia Bernhardt e inserisce nuovi personaggi interessanti legati al protagonista. L’episodio procede fino a metà con ritmo lento ma il cliffhanger finale riequilibra il tutto, per fortuna.

 

Sam 1×05 ND milioni – ND rating
Coyote Is Always Hungry 1×06 ND milioni – ND rating

 

Quanto ti è piaciuta la puntata?

Nessun voto per ora

Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

Rispondi

Precedente

Sneaky Pete 1×05 – Sam

Prossima

Sneaky Pete 1×07 – Lieutenant Bernhardt

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.