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Girls 6×02 – Hostage SituationTEMPO DI LETTURA 3 min

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Una cosa ormai si deve riconoscere a Lena Dunham e alla sua creatura: non nascondersi mai dietro l’ipocrisia e le scelte facili e scontate. Nel dissacrante ritratto che ha raccontato lungo tutti questi anni, non ha mai cercato di compiacere lo spettatore. Anzi, probabilmente ci si trova di fronte ad una serie che fa dell’antipatia verso i suoi protagonisti la sua cifra stilistica, dovuta alla loro sostanziale e profonda autoreferenzialità. Quel normale processo empatico che si può provare per i personaggi qui viene declinata col suo opposto, il fastidio, che determina un presa di distanza di sicurezza.
Quindi i fan delle serie possono essere associati ai suoi stessi detrattori. Uniti nell’odio verso questa attitudine centrata sul proprio ombelico, unico apparente e meritevole motore del mondo. Peccato che al procedere del racconto risulti sempre più evidente che quegli stessi personaggi siano l’espressione dei lati oscuri e narcisistici di ognuno, chiamati difetti o limiti a seconda del grado di colpa che gli si vuole associare.
Come già visto nella scorsa stagione, questi primi due episodi stanno mostrando un’interessante evoluzione per Hannah e le altre: fare i conti con quella che si potrebbe chiamare una presa di coscienza di sé; di chi sono e di quello che hanno voluto mostrare di se stesse al mondo fino a quel momento.
Attraverso il coinvolgimento anche di Desi e Elijah, la Dunham, autrice e regista dell’episodio, opta per una contrapposizione di due triangoli dove Marnie e Shoshanna sono i personaggi al bivio, Desi e Jessa le due patetiche figure emarginate e Hannah e Elijah negli inediti ruoli di amici che, in mancanza di un termine migliore, si possono definire reali.
Partendo dal triangolo Marnie-Hannah-Desi, la scoperta inaspettata(?) della tossicodipendenza di Desi pone Marnie di fronte alla consapevolezza di non aver mai realmente visto chi avesse di fronte, nascondendosi dietro alla propria immagine idealizzata. Realizzando di essere vittima di un tremendo narcisismo, capace di distorcere tutta la realtà intorno. Il tutto con estrema naturalezza le viene svelato da un’inedita Hannah che, per la prima volta, ammette di sapere esattamente di cosa si sta parlando. Lei come emblema di questo insano comportamento distruttivo. Così da far rinascere un’amicizia tra le due, stavolta con basi più profonde. Stavolta, si spera, senza la zavorra di Desi, ormai ridotto ad una tragica macchietta.
Dall’altra parte invece si consuma inesorabilmente il rapporto tra Shosh e Jessa. Quest’ultima ormai bandita da entrambe le sue amiche più strette. La forza del suo ascendente ha mostrato col tempo la sua reale natura: un desiderio incontrollato e incontrollabile di far cadere le persone più care in un vortice di risentimento e inedia verso lo stato delle cose.
Non è un caso che prima Hannah e poi Shoshanna riescano a progredire decidendo di allontanarsi da lei. Il mondo di Jessa si sta riducendo ad Adam. Lei stessa, rendendosi conto che il mondo intorno a lei tenta di andare avanti, in un momento di invidia e gelosia, decide di seguire Shosh e Elijah in una serata mondana, frequentata da persone da lei odiate ma anche invidiate. Pronta a sabotare per l’ennesima volta la possibile via di uscita di qualcuno. In questo caso, la vittima è quella Shoshanna reduce da una trasferta giapponese emotivamente fallimentare, alla costante ricerca di una direzione che forse aveva intrapreso in passato ma vittima dell’altrui giudizio e condizionamento.
In tutto ciò Elijah acquista sempre di più un ruolo primario come amico. Non è un caso che il rapporto tra lui e Hannah sia la cosa più stabile e spassosa della serie. Amicizia tra i due che può anche sembrare stramba (visti i personaggi) ma non per questo non essere solida.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Inaspettamente Hannah
  • Ovviamente Shosh
  • Elijah, una sicurezza
  • Desi e Jessa, solo perché ne escono a pezzi
  • Provare empatia per Marnie non è mai facile
Un ottimo episodio che continua il discorso intrapreso dallo scorso. Girls, staccandosi dalle aspettative di essere una serie generazionale, lo sta diventando nella maniera meno scontata possibile.
Inizio di stagione molto promettente che si prevede con un finale in linea col mood iconoclasta della serie.

All I Ever Wanted 6×01 0.51 milioni – 0.2 rating
Hostage Situation 6×02 0.7 milioni – 0.3 rating

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Dopo miliardi di ore passate a vedere cartoni giapponesi e altra robaccia pop anni ’80 americana, la folgorazione arriva con la visione di Twin Peaks. Da allora nulla è stato più lo stesso. La serialità è entrata nella sua vita e, complici anche i supereroi con le loro trame infinite, ora vive solo per assecondare le sue droghe. Per compensare prova a fare l’ingegnere ma è evidentemente un'illusione. Sogna un giorno di produrre, o magari scrivere, qualche serie, per qualche disperata tv via cavo o canale streaming. Segue qualsiasi cosa scriva Sorkin o Kelley ma, per non essere troppo snob, non si nega qualche guilty pleasure ogni tanto.

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