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The Blacklist 4×15 – The Apothecary (No. 59)TEMPO DI LETTURA 3 min

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Your prayers have been answered, Donald. Apparently, I’m dying.“Apothecary è un termine traducibile in italiano come “farmacista”. Ora, il termine greco farmakon può significare sia “medicina” che “veleno”. Non per niente le stesse sostanze, dosate e mescolate diversamente, possono curare una malattia o portare alla morte. Apothecary è effettivamente quello a cui si rivolge Giulietta, nell’opera di Shakespeare, per farsi dare la pozione con cui provocarsi la morte apparente. Ancora fino a qualche decennio fa, soprattutto nei paesi di campagna, i farmacisti godevano di una particolare stima, un po’ come gli insegnanti, anche di scuola elementare.
Purtroppo, il blacklister con questo nome è una delle figure più ripugnanti e disgustose viste in tutta la serie fin qui e non solo. Uno psicopatico, viscido, pericoloso come e peggio dei serpenti con cui lavora, addirittura a tempo perso avvelena la moglie per violentarla meglio. Per farla breve, contende il titolo di “blacklister più inquietante” allo Squagliatore – Stewmaker.
Per fortuna, a compensare ci sono figure positive, come Glenn e Baz: compaiono all’improvviso al capezzale di un Red in grave difficoltà, a dimostrare come l’amico si riconosca nel momento del bisogno. Emozione particolare ha suscitato poi l’apparizione della ragazza nel bagagliaio dell’auto, almeno in una parte del fandom. Il suo nome, Lou Lou McLellan, è quello di un membro del fan club, recentemente scomparsa a causa di un tumore. Era uno dei “piccoli segugi”, quelli che rivedono più e più volte ogni puntata analizzando bene ogni scena. Gioia di chi la conosceva aumentata, pensando che forse rivedremo la ragazza in qualche prossimo episodio.
Proprio l’apparizione della ragazza nel bagagliaio dell’auto, con Reddington che non si ricorda più gli avvenimenti delle ultime ore, è uno dei molti buchi logici e di scrittura di cui l’episodio è costellato, anche nella vicenda degli undici collaboratori rinchiusi al ristorante. Sembra quasi che gli sceneggiatori vogliano tornare in carreggiata dopo le molte deviazioni imposte dalla gravidanza di Megan Boone prima e dallo spin off poi ma, per farlo, abbiano bisogno di effettuare un po’ di manovre senza andare troppo per il sottile. A sostegno di questo, va notato come la puntata inizi nell’appartamentino di Bethesda, dove fa bella mostra di sé la foto di Lizzie il giorno del diploma, c’è un’icona russa e, in generale, tutto quanto Red ha di più caro al mondo. Lo stesso alloggio dove Dembé ha indirizzato l’agente Keen alla fine della seconda stagione, pur sapendo quanto sarebbe dispiaciuta la cosa al suo datore di lavoro.
Mr. Zuma, non a caso, è il protagonista del colpo di scena finale. Notare, stavolta tutto merito degli sceneggiatori, come non si sia ancora capito se questa rivolta contro Reddington, capeggiata dalle persone a lui più vicine, sia generata dal dissenso o da una sincera preoccupazione per la sua salute, fisica e mentale. Questo aggiunge interesse alla trama e costituirà la domanda principale, il filo rosso unificante per le ultime puntate di questa quarta stagione.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Lou Lou McLellan
  • L’apparizione di Baz e Glenn scalda il cuore
  • La sorpresa finale
  • The Apothecary, veramente inquietante e disgustoso
  • Buchi logici

 

Con questo episodio The Blacklist rilancia decisamente le sue quotazioni nel borsino dei possibili rinnovi per la prossima stagione. Adesso però ci sarà una pausa, lunga esattamente quanto la Quaresima. La prossima puntata, di durata doppia, sarà trasmessa il 20 aprile. Sono stati avvistati sul set Susan Blommaert (Kate Kaplan), il cui ritorno è uno dei momenti più attesi, Lottie Verbeek (Katarina Rostova anni ’80) e un attore incaricato di interpretare Alexander Kirk da giovane. Le aspettative sono altissime, soprattutto per quanto riguarda rivelazioni significative sulla notte dell’incendio e dintorni.

 

The Architect 4×14 4.76 milioni – 0.9 rating
The Apothecary 4×15 4.92 milioni – 0.9 rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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