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The Walking Dead 7×09 – Rock In The RoadTEMPO DI LETTURA 3 min

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You can smile.

Rick sorride (ed è inquietante). C’è però più di una ragione per sorridere come lui e si può farlo serenamente proprio perchè consci di quello che sarà la seconda parte di stagione, dal momento che “Rock In The Road” ha indicato la direzione e tutto il resto verrà a tempo debito.
La midseason premiere, come da tradizione, detta tempi e modi degli episodi che vivono in quel limbo di filler e mestizia tra il season finale e il midseason. Molto spesso, infatti, si è visto grandi #x09 e #x16 ed altrettanto riprovevoli #x12 o #x14. Niente ci dice che non sarà così anche questa volta, ma la situazione sembra propendere verso una velocizzazione della trama orizzontale e una minor propensione all’attendismo.
Come già si paventava, durante la prima parte di stagione, i primi 8 episodi servivano a visualizzare, nel miglior (e tedioso) modo possibile, la nuova vita di Alexandria e dei suoi abitanti, reduci di un soggiogamento e di una riverenza costruita sul sangue di molti dei suoi abitanti, Glenn e Abraham su tutti. Il disperdere i character per l’universo narrativo di The Walking Dead ha una sua ragione nel momento in cui dietro ci sia un piano. Quel piano, come si può immaginare, è formare una coalizione volta alla destituzione di King Negan in favore di una più morigerata pace e reciproco sostentamento tra i vari Hilltop e Kingdom dell’universo di Robert Kirkman. Capito il nocciolo della questione si può immaginare da soli dove andrà a parare il resto della stagione e questo, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, è un bene. È un bene perchè The Walking Dead, che vive e si crogiola nei suoi momenti morti, ha bisogno di un motivo per smuovere le sue pedine, e soprattutto ha bisogno di uno scopo ultimo che ne determini un’evoluzione. La minaccia che un tempo rappresentava il Governatore ora si è decuplicata, si è resa reale, vivida e governa le vite di tutti (“The dead don’t rule us“), Negan è un Governatore evoluto e più potente e, come è giusto che sia nell’economia di una serie tv che si evolve stagione dopo stagione, ora rappresenta il nemico più forte che si sia mai affrontato. Un nemico che non si può battere da soli, non nello stato attuale e non senza le varie Hilltop.
Rick sorride ed è un evento epocale. Forse l’ultima volta che lo si è visto provare un momento di gioia è stato nel momento della nascita di sua figlia, un momento comunque pregno di dolore per la morte della cagna maledetta di Lori.
La gioia espressa dal “Governatore di Alexandria” è addirittura superiore a quella provata con la nascita di Judith perchè, in piena antitesi con l’accerchiamento e il senso di claustrofobia della situazione, nelle “amazzoni” Rick vede carne da macello persone da far annettere alla sua causa. Vede speranza.
C’è veramente poco da dire quindi circa il momentaneo rifiuto di King Ezekiel. Ed è comprensibile, per certi versi, la scelta di posticipare la sua alleanza a un momento iconico nel futuro, quando Rick sarà ormai pronto al faccia a faccia finale con Negan.
Tuttavia la scelta di impostare fin da subito una conoscenza reciproca è importante sia per la tridimensionalizzazione de Il Regno, che tuttora è comunque molto vaga, sia per risolvere il problema legato a Daryl. Con la momentanea permanenza di Daryl all’interno del villaggio di King Ezekiel ci sarà quindi modo e opportunità di far interagire di più certi personaggi, Carol in primis, i quali, fino ad ora, sono stati ai margini della narrazione, anche perchè decaduti della loro importanza.
C’è quindi da sorridere perchè The Walking Dead, probabilmente, ha trovato finalmente la strada giusta per ritornare ai livelli qualitativi importanti che ci si aspetta di avere dalla serie più vista d’America.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Fast & Furios tra gli zombie: probabilmente una delle migliori scene viste in tutto The Walking Dead
  • Rick Grimes che sorride è inquietante
  • Importanza del recap generale
  • CGI della tigre: imbarazzante
  • Deus Ex Machina come se piovesse

 

La “road map” per la guerra contro Negan parte qui.

 

Hearts Still Beating 7×08 10.58 milioni – 5.1 rating
Rock In The Road 7×09 11.99 milioni – 5.7 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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