);

The Good Fight 1×09 – Self CondemnedTEMPO DI LETTURA 2 min

/
()

Per la prima volta in nove episodi, The Good Fight ha spostato la nostra attenzione dalla trama verticale alla trama orizzontale.
La forza della serie, infatti, finora è stata l’abilità nel curare l’aspetto legale facendo, parallelamente, avanzare una trama creata apposta per crescere col passare degli episodi, esplodendo al momento giusto. I King infatti hanno intrecciato le vicende dello studio con quella di Maia Rindell, mettendola in luce tra gli altri impeccabili, ma pur sempre secondari, personaggi.
A una puntata dal season finale possiamo tirare un po’ di somme. The Good Fight viene ampiamente promossa, riuscendo a trovarsi un proprio piccolo spazio nel mondo delle serie tv: ha fin da subito staccato il cordone ombelicale con la serie che l’ha generata, strizzandole l’occhio non poi così troppo. Se è vero che molti personaggi vengono da The Good Wife, è anche vero che quasi mai il fatto ci è pesato. Spieghiamoci meglio. Il fatto di vedere Diane Lockhart in uno studio a noi non familiare, con un legal partner che non è quello che abbiamo sempre conosciuto, il fatto di vedere Marissa o Lucca rapportarsi in un ambiente diverso e con persone diverse da quelle a cui siamo stati abituati, non ci da quella sensazione di nostalgia amara, di fastidio.
Per quanto abbiamo tutti amato Alicia Florrick e tutto ciò che le girava intorno, questo amore non si è tramutato in un automatico odio viscerale nei confronti di The Good Fight; e nemmeno in un amore incondizionato con le fette di prosciutto sugli occhi perché il rischio era anche quello di venerare, senza capacità di giudizio, ogni cosa prodotta on screen.
E se inizialmente la trama orizzontale di Maia era vista, per noi, in secondo piano, adesso a una puntata dal finale le cose mutano. I flashback dedicati al giovane avvocato e alla sua famiglia ci permettono di entrare in un mondo ancora sconosciuto. Per quanto avessimo conosciuto Maia, entrare in empatia con un personaggio come lei, abbastanza chiuso, non è stato semplice. Eppure la ragazza è riuscita a mantenere l’attenzione, semplicemente sotto interrogatorio.
Dall’altra parte, invece, abbiamo una presenza storica: Colin Sweeney.
Nuovamente in guai giudiziari, Sweeney si ritrova a essere difeso da Diane e Co. – perché qualcun altro non poteva occuparsi del caso…- riportando in auge la lotta alla corruzione nella polizia. Purtroppo però, come dicevamo, la parte verticale della puntata funziona meno di quella orizzontale peccando di esagerazione. Eccessiva la vicenda di Sweeney e anche troppo complicata per starle dietro: certo è che l’idea che Colin Sweeney venga picchiato provando dolore è particolarmente geniale. Su questo non c’è da discutere.

 

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Maia e i suoi flashback
  • Episodio che concentra la nostra attenzione finalmente sulla trama orizzontale 
  • Colin Sweeney
  • Poco dosato il fattore Sweeney

 

Il finale di stagione è arrivato e aggiungeremmo purtroppo. Perché in queste settimane The Good Fight è riuscito, con grande successo, a intrattenerci a colpi di obiezioni. Grazie King.

 

Reddick V Boseman 1×08 ND milioni – ND rating
Self Condemned 1×09 ND milioni – ND rating

 

Quanto ti è piaciuta la puntata?

Nessun voto per ora

Rispondi

Precedente

The Blacklist: Redemption 1×07 – 1×08 – Whitehall – Whitehall: Conclusion

Prossima

Hap And Leonard 2×05 – Pie A La Mojo

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.