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Better Call Saul 3×07 – ExpensesTEMPO DI LETTURA 3 min

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Guardando “Expenses”, e nello specifico il momento di confronto tra Mike e Nacho, si riporta alla mente l’importanza che riveste la pianificazione nell’economia dell’universo narrativo creato da Peter Gilligan. Il fatto che ad ogni azione corrisponda una conseguenza è noto a tutti, tuttavia la Gilligan, tramite i suoi burattini, ha sempre dimostrato l’esistenza di un piano a lungo termine in cui tutte le mosse dei vari personaggi erano già state anticipate e successivamente seguite da 1, 2 o addirittura 3 contromosse. La programmazione è infatti necessaria per sopravvivere nel mondo di Breaking Bad e, per diretta conseguenza, lo è anche in quello di Better Call Saul. Ed è esattamente di questo che parla “Expenses”: conseguenze.

Mike: I need to know what you’re planning.
Nacho: […] You already got it all figured out, why’re you asking?
Mike: […] You do this, how are you gonna stop them from finding out it was you?
Nacho: Are you tryin’ to tell me not to do this?
Mike: I’m not tellin’ you anything.
Just want to make sure you know what you’re getting into.

Mike e Saul Jimmy al momento viaggiano su due binari diversi: se il primo sta infatti per invischiarsi nuovamente in una crociata contro Salamanca (con tutte le conseguenze del caso), il secondo sta scoprendo, con sommo dispiacere, tutti i lati negativi ed imprevisti causati dalla battaglia legale con il fratello. Mike è metodico e riflessivo, pondera la situazione 100 volte prima di agire (il rifiuto come bodyguard di Price) e, quando lo fa (l’accettazione del ruolo di bodyguard), è solo perché ha un piano che gli permette di raggiungere il suo obiettivo mantenendosi un buon margine di fuga; Jimmy invece è più impulsivo, reagisce come meglio riesce (monologo finale nell’assicurazione) e pianifica le sue mosse nel breve periodo ma senza contare possibili evoluzioni.
La fine del conflitto tra i due fratelli McGill portava già di per sé alla fine dei rapporti famigliari tra i due, ma è in realtà il mero lato economico il vero problema da gestire sia nel breve che nel lungo periodo. Con 12 mesi di sospensione dall’attività come avvocato e soprattutto la necessità di vendere gli spot pubblicitari per pagare l’affitto per lo studio Wexler/McGill, tutta la vita di Jimmy sta prendendo una piega diversa rispetto a quella che si poteva immaginare una volta uscito “trionfante” dallo scontro con il fratello. Ecco, quindi, che per l’ennesima volta la realtà si scontra con le aspettative, il fato spinge un po’ per peggiorare la situazione, le menzogne si accumulano e quel Jimmy McGill che tanto faticosamente era riuscito a risplendere di luce propria senza truffare nessuno comincia a svanire in favore di quel celebre Slippin’ Jimmy che presto si farà chiamare Saul Goodman.
“Expenses” è molto preparatoria, da questo punto di vista, per i due protagonisti perché imbastisce due situazioni che spingono entrambi i character in una direzione precisa in cui sarà però il libero arbitrio di ciascuno a scrivere il futuro. Difficile non notare come la strada di Mike e Gus sia in qualche modo ancora parallela, mentre quella di Jimmy ed il suo alias Saul siano sempre più in dirittura d’arrivo. In particolare, per quest’ultimo non si può non citare due momenti chiave in cui le personalità di Jimmy e Saul si scambiano: il primo nel bar con Kim quando si ipotizzano possibili truffe e Jimmy Saul fa trasparire la vendetta dagli occhi, il secondo è invece nascosto dal pianto di fronte alla responsabile della sua assicurazione come avvocato, un pianto spontaneo che però poi viene sfruttato per colpire nuovamente il fratello per pure vendetta.
Presumibilmente quello che si è appena visto non è altro che il prologo ai due “veri” incontri.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Recitazione e regia al solito sopra le righe
  • Incremento delle problematiche
  • Scena iniziale sul muro che fa da richiamo a I Soliti Sospetti
  • Generale momento di attendismo

 

E voi chiamatela se volete “puntata di transizione”…

 

Off Brend 3×06 1.72 milioni – 0.6 rating
Expenses 3×07 1.65 milioni – 0.7 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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