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The Handmaid’s Tale 1×07 – The Other SideTEMPO DI LETTURA 3 min

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Giunto a quattro puntate dalla fine della prima stagione, con il rinnovo per una seconda già intascato, The Handmaid’s Tale si concede un episodio interamente dedicato a Luke, il marito di June-Offred. Da un lato questo segue logicamente il grande colpo di scena con cui si era conclusa la scorsa puntata, dall’altro suscita nello spettatore grossi dubbi sull’opportunità di dedicare al personaggio interpretato da O-T Fagbenle un intero episodio. Sembra quasi un rallentamento di passo, visto anche il già citato rinnovo e il conseguente aumento di spazio da riempire.
Certamente tutto è utile per ampliare la visione del mondo in cui i personaggi si muovono, al di là degli immediati dintorni di casa Waterford e per dare qualche accenno più “politico” in generale. Vengono infatti introdotte cellule di resistenza al nuovo regime di Gilead e l’enclave di fuoriusciti statunitensi in Canada.
La rappresentazione del “più vasto mondo” non è certo consolatoria, anzi, se possibile è ancor più cupa di quanto vista finora. Mancano i giardini curati, le sontuose ville dell’alta società e quel minimo di colore fornito dai vestiti obbligatori. Vengono sottolineate l’omofobia del nuovo regime e la violenza con cui esso è stato imposto (scena degli impiccati, la donna traumatizzata, fino a non poter più parlare, dal tentativo di “rieducarla” come ancella). A questo proposito, notare come tutto sia cambiato e precipitato nel giro di soli tre anni. Viene da fare un paragone con l’avvento del regime talebano in Afghanistan: punto primo, far bruciare tutti gli “oggetti satanici” come radio e tv; lapidazione per gli adulteri secondo la legge islamica, donne obbligate ad indossare il burqa, istruzione femminile totalmente scoraggiata e via dicendo. In fondo la ricetta di base è la stessa: integral-fondamentalismo in campo religioso e un certo rimpianto per “i buoni e sani costumi” della vita rurale d’una volta. Rimpianto magari nutrito da chi la vita rurale d’una volta non l’ha mai vissuta.
Durante la puntata, comunque, viene anche dato spazio alle vicende più personali della famiglia di Luke e June, con l’intermezzo quasi idilliaco nella baita in mezzo ai boschi, in attesa dei documenti per l’espatrio. Le scene non sono inserite in ordine cronologico, ma questo non impedisce di seguire la narrazione in modo scorrevole.
Il vecchio film non fornisce indizi per capire quali possano essere le conseguenze di queste scelte degli autori: in esso, il marito di Offred viene semplicemente ucciso durante il fallito tentativo di varcare il confine. Lasciandolo in vita c’è la possibilità di vederlo impegnato, con i nuovi amici, in una missione di salvataggio per ritrovare June, la figlia Hannah o ambedue.
Per adesso, l’unica cosa certa è il momento di soddisfazione e speranza dato dal contatto riuscito fra Luke e la moglie. Solo un semplice scambio di brevi messaggi, ma sufficiente ad andare avanti con rinnovato vigore.
La voglia di ritrovarsi aumenta, così come aumenta quella dello spettatore di tornare presto ad occuparsi delle vicende di casa Waterford, o di sapere se Offred, tra gli incontri col Comandante e quelli con l’autista, finalmente ha “compiuto il suo destino biologico”.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La nostra visione dell’universo in cui sono calati i personaggi si amplia
  • Contatto tra June e il marito
  • Rischia di essere tutto un immenso filler
  • Momenti molto cupi

 

Dare un voto a questo episodio si rivela impresa difficile. Ferme restando la confezione accurata e la narrazione scorrevole, la vera importanza degli eventi qui narrati si capirà davvero solo alla luce degli sviluppi futuri. La valutazione è quindi assolutamente interlocutoria.

 

A Woman’s Place 1×06 ND milioni – ND rating
The Other Side 1×07 ND milioni – ND rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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