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Upfronts 2017-2018: ABCTEMPO DI LETTURA 11 min

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Apocalisse. Baratro. Crollo: questa è la ABC.
La situazione del network Disney non è mai stata così grave e quest’anno è stato raggiunto un nuovo livello verso baratro in cui il canale sta sprofondando. Giusto negli Upfronts dell’anno scorso esordivamo facendo un resoconto della situazione della precedente annata: “La stagione 2015/16 non si può certo definire come una delle migliori di sempre per la ABC, anzi è probabilmente quella che ha registrato più debacle di tutti“. Ora ci permettiamo di rettificare quanto detto perché, alla luce dei fatti e dei risultati imbarazzanti di questa stagione, e paragonata alla già insoddisfacente situazione del 2015/16, la ABC ha toccato il fondo in un modo che non era possibile immaginare.
L’anno (che doveva essere) del riscatto con 4 comedy (American Housewife, Downward Dog, Imaginary Mary, Speechless) e 6 drama (Conviction, Designated Survivor, Notorius, Secrets & Lies, Still Star-Crossed, Time After Time) ha visto salvarsi solo 3 di esse, anche se va precisato che sia Downward Dog che Still Star-Crossed sono previste nelle prossime settimane come serie estive. Tuttavia, anche ipotizzando il futuro più roseo per questi due show, il livello di salute del network è da codice rosso e la colpa è direttamente imputabile al “paziente” stesso che, noncurante della sintomatologia, ha continuato ad agire acutizzando il tutto. I sintomi a cui ci riferiamo sono sia qualitativi che numerici, relativi ad ascolti drammaticamente in calo che non possono essere salvati nemmeno con l’aggiunta dei dati +3 e +7. La scelta più razionale a questo punto vedrebbe un generale repulisti per tentare nuove strade, la scelta meno razionale vedrebbe il salvataggio di alcune serie ancora salvabili se affiancate da show che ne facciano da traino, la scelta irrazionale vedrebbe il salvataggio incondizionato di tutti gli show che “in media” riescono ancora a generare ricavi in qualche modo tra slot pubblicitari e vendita di diritti all’estero, il tutto a discapito degli evidenti segnali che ne vorrebbero la cancellazione. Indovinate per cosa si è optato alla Disney?
Ecco quindi che serie come Quantico, Once Upon A Time o Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. vengono clamorosamente salvate per mancanza di carisma (MAoS qualitativamente parlando è al suo apice ma non viene premiato dagli ascolti, quindi c’è da essere felici per il rinnovo), mentre altre come American Housewife, Fresh Off The Boat o Speechless sopravvivono grazie ad un costo di produzione generalmente molto basso. In tutto ciò la corazzata Shondaland tiene viva la ABC grazie alla serata TGIF (anche se per Scandal la prossima sarà l’ultima stagione) ed il blocco comedy tutto sommato riesce a reggere la concorrenza.
Alla luce di tutto ciò il network, in maniera assolutamente non audace, guarda in casa a quelli che erano stati e che sono i suoi “punti forti” provando a replicarli senza sforzarsi molto, il tutto per la gioia degli amanti delle comedy, di Shonda Rhimes e della sua casa di produzione Shondaland che tra un nuovo legal drama (For The People) ed un nuovo spin-off di Grey’s Anatomy ha ormai in mano metà del palinsesto. Ritorna con sommo piacere Zach Braff in una nuova comedy (Alex, Inc.), si spinge su alcuni drama tra fantascienza (The Crossing sembra molto promettente) e autismo (The Good Doctor) e poi ovviamente le classiche vaccate che diventano realtà nonostante tutti gli indicatori che anticipano una cancellazione facile facile (The Gospel Of Kevin, The Mayor, Splitting Up Together).
A margine di tutto poi arriva anche l’importante scelta degli slot e anche qui ABC commette scelte incomprensibili mettendo Marvel’s Inhumans nello slot della morte del venerdi sera “trainato” da Once Upon A Time, la domenica sera diventa per 2/3 composta da talk show mentre tutto il restante palinsesto rimane sconclusionato con un Designated Survivor post blocco comedy del mercoledi che mal si addice al tutto.
Così la ABC tenta di risollevare la sua sorte. Auguri, ne avrà bisogno.

Serie cancellate/concluseAmerican Crime (Stagione 3), Conviction (Stagione 1), Dr. Ken (Stagione 2), Imaginary Mary (Stagione 1), Last Man Standing (Stagione 6), Notorius (Stagione 1), Secrets & Lies (Stagione 1), The Catch (Stagione 2), The Real O’Neals (Stagione 2), Time After Time (Stagione 1).
Serie rinnovate: American Housewife (Stagione 2), Black-ish (Stagione 4), Designated Survivor (Stagione 2) Fresh Off The Boat (Stagione 4), Grey’s Anatomy (Stagione 14), How To Get Away With Murder (Stagione 4),  Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. (Stagione 5), Modern Family (Stagione 9), Once Upon A Time (Stagione 7), Quantico (Stagione 3), Scandal (Stagione 7), Speechless (Stagione 1), The Goldbergs (Stagione 5), The Middle (Stagione 9).

                                                                                                                                                                  

                                                                                                                                                                  


ALEX, INC.: Basta solo un nome per sbavare incondizionatamente arcobaleni: Zach Braff. A distanza di 8 anni dal series finale di Scrubs, Braff torna sul piccolo schermo in pianta stabile nel triplice ruolo di protagonista, produttore esecutivo e regista (almeno del pilot), coadiuvato da uno dei precedenti produttori esecutivi di Scrubs Matt Tarses. La comedy, inizialmente chiamata Start Up visto che si basa sull’omonimo podcast, segue la storia di un giornalista radiofonico che molla il lavoro per fondare la propria start-up basata sulla creazioni di nuove invenzioni. Il trailer parla da solo e basta e avanza per annotarlo nel taccuino per il mid-sesason.

DECEPTION: La trama va presa con le pinze perché, da sola, meriterebbe più un Seriously che l’Obama Not Bad qui di fianco: l’FBI assume come consulente esterno un illusionista di nome Cameron Black per risolvere alcuni casi dopo che quest’ultimo viene travolto da uno scandalo che lo costringe ad abbandonare la professione. Suona male, molto male, detta così ma sia il trailer che i nomi dietro la produzione (Chris Fedak come showrunner, Greg Berlanti e Martin Gero come produttori esecutivi, l’illusionista David Kwong come “supporto tecnico”) aiutano a rivalutare il tutto. La serie va ovviamente presa per quello che è, cioè un eccesso, ma ha delle potenzialità che gli permettono di giocare quel tanto che basta sul filo del rasoio per risvegliare la curiosità. Non c’è il minimo accenno alla trama orizzontale ma se si riuscisse a non trasformarlo in un mero procedurale allora Deception potrebbe assurgere al “next level” e non venire cassato fin da subito.

FOR THE PEOPLE: Poco importa del nome dello showrunner se tra i nomi dei produttori esecutivi figura l’ingombrante nome di Shonda Rhimes. La serie è ambientata nella Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Southern District di New York e presenta il più classico degli starting point: un gruppo di giovani avvocati che devono iniziare la loro carriera tra le fila della difesa e dell’accusa. Ricorda per caso Grey’s Anatomy? Senza ombra di dubbio, solamente che lo scenario è diverso e non ci sono sale operatorie, tuttavia il risveglio primaverile degli ormoni è ben presente anche nel trailer. Inutile dire che ABC ha deciso di giocare sul sicuro con quella che sembra avere tutti i tratti distintivi per essere una hit, tuttavia permane la più classica delle domande: si sentiva davvero la necessità di un ennesimo procedurale a base di avvocati?

GREY’S ANATOMY’S SPIN-OFF: Non ci sono trailer, non ci sono nemmeno attori, non c’è nemmeno una trama ma a cosa serve tutto questo se la principale sponsor del progetto è Shonda Rhimes? Questo è quello che devono aver pensato alla ABC quando hanno dato il via libera al nuovo spin-off di Grey’s Anatomy che arriva esattamente a 4 anni di distanza dalla conclusione di Private Practice. La showrunner viene direttamente dal team della serie madre ed è Stacy McKee ed in midseason avrà il compito di non far odiare i pompieri di Seattle a tutte quelle persone che ormai non trovano più alcun interesse in Grey’s Anatomy. Il progetto, già convertito a serie, andrà a prendere il posto di How To Get Away With Murder una volta che si sarà conclusa la stagione.

MARVEL’S INHUMANS: L’ultima serie Marvel annunciata per il piccolo schermo non può passare inosservata, soprattutto considerando che degli 8 episodi commissionati i primi 2 sono girati in IMAX e saranno visionabili nei cinema americani per 2 settimane prima della messa in onda nel terribile ed incomprensibile slot del venerdi sera. Lo showrunner della serie è Scott Buck, lo stesso di Marvel’s Iron Fist e di Dexter, mentre i protagonisti sono Anson Moun, Iwan Rheon, Serinda Swan, Eme Ikwuakor, Isabelle Cornish, Ken Leung, Ellen Woglom, Sonya Balmores e Mike Moh. Se tutto questo non basta a sbavare abbondantemente allora non sappiamo davvero cos’altro dirvi…

SPLITTING UP TOGETHER: Questo nuovo show è una sorta di dramedy in cui una coppia sposata e con figli (lei interpretata da Jenna Fischer, lui da Oliver Hudson) decide di separarsi ma continuare a vivere nella stessa casa per poter educare al meglio i propri figli. Il buonismo e l’ingenuità che trasuda il trailer fa venire in mente la più classica delle commedie romantiche in cui il finale è già chiaro e palese a tutti, ci sono le classiche spalle comiche e/o migliori amici pronti a dare consigli, una certa tempistica doverosa per creare degli imprevisti/inconvenienti e niente di più. Nel 2018 si dovrebbe pretendere qualcosa di diverso e non qualcosa di già visto e stravisto. Sbattere la testa contro un muro per 20 minuti è più produttivo.

TEN DAYS IN THE VALLEY: Il progetto di Tassie Cameron era inizialmente stato proposto lo scorso anno e non vedeva Kyra Sedgwick come protagonista ma la ben più celebre Demi Moore, che però lasciò il progetto. La serie limitata, che conta solamente 10 episodi e quindi presumibilmente avrà una “cadenza quotidiana” come da titolo, ha come plot-twist il rapimento della figlia di una produttrice televisiva nel mezzo di un divorzio, il tutto nel cuore della notte. Il trailer denota una certa lentezza ma anche un possibile spessore narrativo che non guasta mai, tuttavia non c’è molta curiosità e nemmeno molto appeal verso il progetto. Almeno ora come ora.

THE CROSSING: Partiamo dalla “bestemmia” presente nel trailer iniziale e che vorrebbe tanto, ma davvero tanto, potersi fregiare di quel titolo: “From the network that brought you Lost“. Bello il tentativo di spacciarlo indirettamente come il nuovo Lost ma è meglio non abusare di questa cosa. Ad ogni modo Jay Beattie e Dan Dworkin sono i creatori di questa nuova serie che vede comparire improvvisamente nelle acque di una piccola cittadina americana 500 corpi di rifugiati, rifugiati che scappano da una guerra che accadrà fra 150 anni. La dose di mistero e l’hype che da solo si generano dopo questo plot meritano rispetto, rispetto che va ad aggiungersi ad un cast niente male (Steve Zahn, Natalie Martinez, Sandrine Holt) che ha tutto il potenziale per trasformarsi in qualcosa di importante. Anche questa serie va segnata come “Must Watched”.

THE GOOD DOCTOR: Nella crisi delle idee di Hollywood si guarda un po’ ovunque, a volte anche ad Est, in Corea Del Sud per esempio e, sempre a volte, può capitare di notare qualcosa di interessante, tipo una serie del 2013 con protagonista un ragazzo autistico che diventa chirurgo pediatrico. È su questa serie sud coreana che David Shore, ovvero colui che ha creato e sviluppato House, prende spunto per un remake in salsa americana. Freddie Highmore è l’attore scelto per il ruolo da protagonista e dal trailer non si può che apprezzare quanto si vede. Si dice sempre che Hollywood premia le interpretazioni di personaggi che hanno anche una disabilità, se Highmore continuerà a recitare così e Show creerà una buona trama orizzontale, allora The Good Doctor sarà una delle migliori serie della stagione.

THE GOSPEL OF KEVIN: Se c’è una serie su cui scommetteremo per una cancellazione sicura questa è senza ombra di dubbio The Gospel Of Kevin. Si parte già male dal titolo, per niente invitante, e si prosegue su una strada lastricata di “ma che diavolo sto guardando?” con il trailer. Ogni anno qualche network prova a creare una serie in cui il protagonista ha un angelo custode e/o un amico immaginario e/o è destinato a salvare il mondo: questa serie ne ha 2 su 3. La combo amico immaginario più salvare il mondo da non si sa bene cosa non può che far drizzare le antenne allo spettatore più smaliziato che si vedrà bene da stare lontano da questa serie che, già dal trailer, puzza di cancellazione. E a ragion veduta.

THE MAYOR: Il concept di questa comedy è totalmente irrealistico ma ha il suo perché: un giovane e aspirante rapper senza successo decide di farsi pubblicità candidandosi come sindaco di una cittadina in California, salvo poi vincere le elezioni e diventarlo per davvero. La trama non è malvagia e, anzi, rappresenta una ventata d’aria fresca nel panorama, tuttavia in quanto comedy dovrebbe far ridere ma il trailer non ci riesce nemmeno per sbaglio, ed è un grosso, grossissimo problema. La cancellazione non è nemmeno quotata. 

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