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Preacher 2×07 – PigTEMPO DI LETTURA 3 min

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Dopo l’inaspettato – ma sorprendente ed esaltante – risultato messo a segno con “Sokosha“, Preacher realizza di aver giocato troppo “in difesa” e decide di passare all’attacco. E che attacco! Dopo quasi una ventina di episodi, citazioni e anticipazioni al riguardo, fa la sua gloriosa apparizione Herr Starr: personaggio che si può definire, senza indugio, il villain principale della serie.
L’introduzione di Klaus Starr avviene in maniera a dir poco brillante poiché il “biglietto da visita” con cui si presenta è frutto di un soddisfacente risultato dato dalla combinazione di due esigenze: la rivisitazione necessaria per un format televisivo e quella di fedeltà del fumetto originale da cui è tratto. Questo autentico miracolo di trasposizione è stato possibile grazie ad una formula collaudata dal trimurti Catlin-Goldberg-Rogen, che ha dimostrato di saper ben ripagare gli spettatori sfruttando una narrazione di lungo respiro. Infatti, prima di lanciare subito Starr contro Jesse Custer e compagnia bella, “Pig” si preoccupa del suo inserimento nella narrazione raccontandone le origini; o meglio, gran parte di esse/la parte legata al suo coinvolgimento con l’organizzazione The Grail.
Questo non solo offre una possibilità al serial di modernizzare il character (nella serie a fumetti Starr si presentava come ex-membro della Bundeswehr, giusto per rendere l’idea) ma anche per rassicurare i maniaci della fedeltà che il personaggio non tradisce il volere dei suoi creatori Garth Ennis e Steve Dillon. Anzi, forse proprio nei momenti in cui il bisogno di fedeltà incontra la necessità di rivisitazione, la versione televisiva di Herr Starr appare ancora più grottesca di quella fumettistica, complice anche una interpretazione strepitosa di Pip Torrens. Grazie a “Pig”, l’episodio dà la possibilità alla narrazione di fare una panoramica del personaggio e presentarlo agli spettatori, collezionando nel mentre sequenze di grande (ed irriverente) intrattenimento.
In tutto ciò, l’esordio di Herr Starr non solo funge da investimento per sviluppi narrativi futuri, ma serve anche come trama che spezza il ritmo tra una storyline e l’altra. Una è quella ovviamente di Starr, l’altra segue invece i tre protagonisti della serie nel loro personale processo di ripresa da un incontro ravvicinato del terzo Santo tipo.
Jesse, Tulip e Cassidy affrontano faccia a faccia – o quasi, per qualcuno dei tre – i demoni che New Orleans sta loro regalando, cosa che (insieme allo scontro col Santo) sta rendendo le loro vite ancor più difficili. Qui gli attori che prestano i volti ai tre protagonisti danno ancora una volta prova delle loro strabilianti doti, mostrando il lato più debole, scoperto ed umano dei personaggi che interpretano. Vista la caratterizzazione prettamente superficiale che sfoggiano i tre, nel vederli così preda delle loro nuove debolezze, lo spettatore ha una piacevole riscoperta del lato intimo di questi personaggi che (indubbiamente), con il loro carattere eccentrico ed esuberante, si sforzano di nascondere e proteggere. Per tutto l’episodio è come se Jesse, Tulip e Cassidy girassero nudi e senza vestiti, lasciandosi logorare da dubbi, traumi e scelte difficili. Arduo dire chi fra Dominic Cooper, Joseph Gilgun e Ruth Negga spicchi di più nel rappresentare l’umanità del suo personaggio. Forse, se proprio occorre fare una scelta, Ruth Negga, ma solo perché la puntata ha curato di più la sua ossessione/paranoia per il tocco del Santo Degli Assassini; in termini strettamente attoriali, tutti e tre si meritano una standing ovation.
L’unica pecca in tutto ciò, è che c’è indubbiamente uno squilibrio nella narrazione. Le parti che vedono comparire Herr Starr spiccano (e catturano) decisamente più di quelle con i tre protagonisti. Ma questo non perché i tre non siano interessanti, quanto piuttosto perché l’introduzione di un personaggio nuovo – e soprattutto di questo tipo – risulta sempre più ammaliante e in grado di catturare attenzione.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Herr Starr
  • L’ossessione di Tulip
  • Denis è il figlio di Cassady
  • “Se stai cercando segni dell’Apocalisse, inizierei dagli uomini che vendono le proprie anime”
  • Herr Starr oscura un po’ tutto il resto

 

Dopo “Sokosha“, Preacher sembra aver tirato fuori gli artigli. Una conferma arriva con questa puntata dove c’è il graffiante arrivo di Herr Starr.

 

Sokosha 2×06 1.19 milioni – 0.4 rating
Pig 2×07 1.25 milioni – 0.4 rating

 

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