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How To Get Away With Murder 4×01 – I’m Going AwayTEMPO DI LETTURA 3 min

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“I’m letting you go. Look at us. We’re here, at this restaurant, we’ve been given a second chance. We don’t need each other anymore. So it’s time we went our separate ways. Remember who you where before you met me, why you went to law school.”


How To Get Away With Murder ritorna dopo la sua lunga pausa e lo fa con… un’altra pausa.
Dopo aver dato vita, nello scorso season finale, ad uno degli eventi più forti ed inaspettati dell’intero show di Peter Nowalk con la morte di Wes Gibbins, apparente protagonista della serie fino a quel momento, “I’m Going Away” riparte con un episodio di presentazione dei nuovi equilibri, mettendo da parte, per una volta, i colpi di scena al cardiopalma per capire la nuova posizione dei personaggi non solo a livello di storyline ma anche e soprattutto a livello emotivo.
Una delle dinamiche che maggiormente devia l’attenzione in questo nuovo inizio è soprattutto quella inerente Annalise; lasciata una stagione fa distrutta dal dolore per la morte del suo “pupillo”, la Keating si ritrova nel posto che negli ultimi anni ha usato come rifugio nei momenti più duri: da sua madre. Il plot che ha visto in passato protagonista la madre della professoressa è sempre apparso carico di una forte componente emotiva, unita a rivelazioni shoccanti ed utili ai fini della trama, per comprendere meglio il personaggio di Annalise. Quello che avviene in “I’m Going Away”, tuttavia, si discosta un po’ da questi parametri e, seppur il rapporto con la madre appare ormai un punto focale del personaggio, questo inizia spesso e volentieri a far allontanare Annalise dal vero plot, costruendo una storia a sé che coinvolge decisamente meno delle storyline principali.
Detto ciò, in questa puntata di presentazione, la visita della Keating alla madre serve più che altro a fare il punto della situazione della donna dopo i tormenti del recente passato e, di contraccolpo, anche come spinta per le prossime mosse. In tutto questo, c’è anche spazio per una scena con una guest d’eccezione: la figura del misterioso Desmond incontrato da Annalise in aereo, interpretato da Julius Tennon, reale marito di Viola Davis.

“Have a terrible rest of your life.”


Diversa la situazione dei Keating five four: se Connor, Michaela e Asher vengono presentati in una sorta di fase di allontanamento (ovviamente momentaneo) dal drama, impegnati per lo più in questioni inerenti le loro relazioni, è Laurel quella che sembra aver ufficialmente preso il posto di Wes come protagonista principale dell’incombente ed inevitabile drama pronto dietro l’angolo.
Con i sempre presenti flashforward a farla da padrone, il vero colpo di scena di questa season premiere non è neanche stato il primo pezzo del puzzle mostrato con l’apparente futura sparizione del bambino, quanto il doppio gioco che Laurel sembra star attuando nei confronti del padre. Dalla bugia sull’aborto all’essere a conoscenza del vero mandante dell’assassinio di Wes, la ragazza sembra essere pronta ad inoltrarsi in prima persona nel nuovo labirinto di stagione fatto di misteri e complotti.
Con la risoluzione del caso di Annalise ritornata ad essere un avvocato abilitato, ed il “caloroso” addio avvenuto tra i personaggi durante la cena, un cauto punto della situazione è stato fatto, ora non resta che aspettare la scintilla che farà saltare tutto nuovamente in aria riportando tutti di nuovo dalla stessa parte.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Immancabili flashforward ed il nuovo mistero di stagione è servito
  • Il doppio gioco di Laurel con il padre 
  • Puntata, seppur di presentazione, un po’ troppo sottotono 

 

Una season premiere tiepida, caratterizzata da una pacatezza che non si addice molto alla natura dello show ma che tuttavia, dopo lo shock consumatosi nello scorso seaosn finale, andava presentata così.

 

Wes 3×15 5.07 milioni – 1.5 rating
I’m Going Away 4×01 4.02 milioni – 1.0 rating

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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