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Marvel’s Inhumans 1×05 – Something Inhuman This Way Comes…TEMPO DI LETTURA 4 min

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Massì, buttiamoci dentro l’attore di Game Of Thrones con lo sguardo da sociopatico, quello che taglia i piselli alla gente…vedrai che così qualcuno la guarda sta cagata.

– direttore del casting di Marvel’s Inhumans

A soli tre episodi dalla conclusione stagionale, Marvel’s Inhumans continua, oseremmo dire in maniera sprezzante, a regalarci la consueta dose settimanale di guano televisivo forte del marchio altisonante che lo accompagna e che oramai, diciamolo, potrebbe produrre una serie su un supereroe con il potere di moltiplicare capezzoli e fare comunque due milioni di spettatori a episodio.
Essendo oramai agli sgoccioli di questo primo arco stagionale, possiamo senza dubbio affermare che Marvel’s Inhumans è una cagata pazzesca la prova tangibile di quanto questa storia della super-offerta di telefilm a sfondo supereroistico stia sfuggendo di mano alle grandi case di produzione, intenzionate a propinarci fino allo sfinimento fisico e mentale, storie di famiglie reali e tradimenti a corte, teen drama anni ’90 e dinamiche episodiche in stile Sailor Moon – con il nemico sulla Luna intento ad inviare sulla Terra i suoi inutili scagnozzi nel tentativo di uccidere il protagonista – cammuffando il tutto con la presenza di improbabili supereroi dai poteri imbarazzanti. Se a tutto ciò aggiungiamo lo sconcertante tentativo di sottendere all’intera opera un presunto intento di formazione attraverso la crescita dei protagonisti nel corso della loro trasferta obbligata sul pianeta Terra, il risultato non può che essere disastroso. Tralasciando la banalità delle tematiche messe in gioco, una su tutte la consueta “se ti trovi alle Hawaii e sei una ragazza giovane e di bell’aspetto un surfista dalla folta chioma vorrà a tutti i costi rimorchiarti e con la storia del carpe diem ti monterà in un fienile” “non tutti gli umani sono cattivi”, o l’improbabile storia d’amore tra Karnak e la coltivatrice di marijuana, terminata tra l’altro con una tremenda segregazione dell’inumano all’interno di una friendzone evidentemente sfuggita al suo infallibile calcolo delle probabilità, ecco, tralasciando tutto questo, ciò che rimane è una storia priva di mordente, del tutto anonima, e addirittura penalizzata da un parco personaggi che può avvalersi di grandissime personalità quali re muti autistici, regine con i super-capelli senza capelli e cugini ritardati con gli zoccoli.
I due reali di Attilan, inoltre, riescono nell’intento di ricreare il ricongiungimento amoroso meno coinvolgente nella storia della televisione, penalizzati da un paio di sequenze che sembrano concepite dagli autori di Lizzie McGuire e dal carisma pressoché inesistente di Anson Mount, costretto a sfoderare il suo miglior sguardo basito di borisiana memoria per ovviare al suo mutismo forzato.
Le storie d’amore non sembrano essere dunque il cavallo di battaglia degli autori di Inhumans ma, evidentemente privi di qualcuno che li fermi, questi hanno deciso di proporne a bizzeffe, a partire dalla lovestory tra Crystal e il giovane modello hawaiano del cui nome non importa a nessuno, già menzionata in precedenza per evidenziarne il forte potenziale contenutistico, finendo poi con la breve liaison di Karnak, spogliato dei suoi poteri in seguito ad una rovinosa caduta giù per un fosso e poi nuovamente in grado di entrare in Matrix grazie al fantastico potere dell’amore. Amore che poi si rivela essere la proverbiale “botta e via” e che lascia il povero inumano un po’ disorientato di fronte all’incredibile capacità femminile di rigirare la frittata, un superpotere che fino a quel momento, vivendo sulla Luna in una capanna con suo cugino metà uomo e metà toro, non aveva ancora fronteggiato.
Sulla Luna conserviamo invece la consueta situazione di stagnamento narrativo che caratterizza questo segmento fin dalla premiére, con Maximus intento ad inviperirsi con chiunque e a spedire scagnozzi sulla Terra fino ad esaurimento scorte, mentre prevedibilmente a corte ci si prepara per un bel colpo di stato. Il perché nessuno abbia ancora ucciso selvaggiamente il nuovo re di Attilan è un mistero di enormi proporzioni, superato in grandezza soltanto da un altro interrogativo che ci tormenta oramai da settimane, ma del quale conosciamo bene la risposta: come diavolo hanno fatto a convincere Iwan Rheon a prendere parte a sta enorme pagliacciata? Piccolo aiuto: la risposta fa rima con Massimo Boldi.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Siamo quasi alla fine della stagione
  • Nessuno ci potrà rendere queste ore di vita

 

In estrema sintesi, Marvel’s Inhumans è il male puro. La stagione della combo Netflix/Piumone è iniziata e con essa sono arrivati un sacco di titoli interessanti, nuovi e vecchi: non fate come noi, evitate l’autolesionismo e dedicatevi ad altri show più interessanti di questo, tipo i Power Rangers, tanto più o meno le dinamiche sono quelle.

 

Make Way For…Medusa 1×04 2.30 milioni – 0.6 rating
Something Inhuman This Way Comes 1×05 1.98 milioni – 0.4 rating

 

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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