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Happy! 1×03 – When Christmas Was ChristmasTEMPO DI LETTURA 3 min

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Per necessità di trama e come deducibile dal finale di “What Smiles Are For“, quanto visto nei primi due episodi è servito come starting point di Happy!, praticamente come un prologo molto adrenalinico della vera storia tratta dal fumetto di Grant Morrison. Tutto molto normale e totalmente comprensibile vista la natura sci-fi della serie (e non a caso il canale su cui è trasmessa è appunto SyFy), tuttavia, con solo 8 episodi annunciati per la prima stagione, c’era il bisogno di cominciare la ricerca di Hailey e del Very Bad Santa che l’ha rapita.

Sax:You start describing.
Happy:Oh, let’s see: he was super ugly. Like like Like if a sea monster and smog monster had a baby, and they dressed it up like the Grinch in a big red coat, but he was all grown up. Oh, and not green. Uh, big red suit. And ugly.

“When Christmas Was Christmas” è il primo episodio di Happy! che non si presenta come quel tripudio di sangue, adrenalina e azione che tanto ricorda il film Crank ed il suo sequel Crank: High Voltage con Jason Statham. Nonostante l’ultima scena finale contro Very Bad Santa ed un pestaggio gratuito sulle scale, emerge il desiderio di caratterizzare maggiormente storia e personaggi invece che soffermarsi su quell’ignorante ammasso di violenza gratuita ed irriverente che ha catturato l’attenzione del pubblico. Perché alla fine bisogna ammetterlo: la presenza di Happy è solo parte del piacere che si prova nel guardare questa serie, il più viene dalle adrenaliniche sparatorie con annesse battute di Nick Sax.
Morrison e Taylor optano per una scelta quasi obbligata dal punto di vista sceneggiativo, ovvero un forte lavoro atto a tridimensionalizzare personaggi, storie e background in modo da rendere più comprensibili i comportamenti e le motivazioni di Nick ma anche di Amanda e Meredith. Il metodo più facile, ma anche quello più efficace, è quello di usare alcuni flashback per ottimizzare tempi e modi dando in contemporanea modo di vedere com’era la vita di Nick prima che venisse licenziato dal suo ruolo di detective. E non si può che apprezzare ciò che si vede perché la vena negativa e caustica di Sax rimane sempre vivida anche se leggermente meno acuta rispetto al presente, e ci si può fare anche un’idea riguardo il triangolo amoroso con la sua ex collega e la madre di sua figlia. Si predilige quindi un approccio paritetico per chiarire l’attuale situazione dei protagonisti ed il loro passato comune, e francamente non si può che apprezzare questa scelta e questo modo ideato dal duo per far apprezzare il burbero Sax e la sua storia.
Certo si può lamentare a “When Christmas Was Christmas” una certa piattezza nello sfruttamento di Happy, ancora ben lontano dal raggiungimento del suo massimo potenziale, nonché un calo dell’adrenalina dovuta al momento riflessivo scelto per quest’episodio. Tutte debolezze che possono essere tranquillamente corrette nel giro di un solo episodio ma che, ora come ora, devono essere sottolineate proprio perché emerge la loro potenzialità latente.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Flashback utili a dare profondità a storia e personaggi
  • Nick Sax sempre amabile
  • North Pole
  • Sequenza finale a sorpresa
  • I can see you”
  • Assenza di quell’ignorante ammasso di sangue, violenza e azione che tanto piace
  • Happy ancora poco sfruttato

 

Un episodio così “riflessivo”, visto e considerato lo stile e lo standard fin qui esposto da Happy!, non è una scelta malvagia, soprattutto vista la collocazione (1×03) e l’utilità nel lungo periodo che può offrire allo show. Ovviamente in funzione di questo momento di approfondimento viene meno tutto il concentrato di sporcizia di cui Happy! può e deve andare fiero ma è sicuramente solo momentaneo. E quindi perdonabile.

 

What Smiles Are For 1×02 0.61 milioni – 0.2 rating
When Christmas Was Christmas 1×03 0.62 milioni – 0.2 rating

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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