);

Counterpart 1×06 – Act Like You’ve Been Here BeforeTEMPO DI LETTURA 6 min

/
()

Le serie ambiziose, si sa, tendono ad avere una trama non convenzionale, molto stratificata e piena di sottotrame e rimandi di puntate precedenti da tenere in mente (cosa non affatto facile); inoltre, soprattutto nelle fasi iniziali, la narrazione non procede certamente su ritmi particolarmente elevati, anzi, spesso la lentezza viene usata come cifra stilistica.
Superata ormai la metà della prima stagione, si può affermare con certezza che Counterpart sia un prodotto estremamente ambizioso e, in virtù di questo, sembra rispettare in pieno i caratteri idealtipici (per utilizzare la terminologia di Max Weber) esposti nelle righe precedenti. Quando si è di fronte a show di questo tipo, lo spettatore, di solito, prova un forte sentimento di interesse e voglia di andare avanti, di vedere in che modo si evolverà la vicenda; ciò è molto importante, perché permette loro di non farsi scoraggiare da momenti di pesantezza narrativa o dalla sensazione di aver guardato oltre cinque ore di prodotto ma di aver capito soltanto una piccola parte di ciò che stava accadendo.
Fortunatamente, queste piccole difficoltà si esauriscono quando, nella seconda metà della prima stagione, in genere la serie tv ambiziosa manda in onda quello che si potrebbe definire l’episodio della svolta, ossia quella puntata che fa finalmente andare lo svolgimento degli eventi a pieno regime (o, almeno, pone presupposti affinché ciò accada), che inizia a chiarire la vicenda e rende il tutto vagamente più comprensibile, mantenendo comunque un alone di mistero. Per far capire meglio a quale categoria appartenga questo “Act Like You’ve Been Here Before”, è utile fare un paragone illustre: “Shrink Wrap”, ossia l’ottavo episodio della prima stagione di Dexter. Come in molti sapranno, al termine di quell’episodio lo spettatore viene spiazzato da una rivelazione improvvisa: è Rudy, il fidanzato di Debra, il Killer del camion frigo.

“He’s the perfect spy. Well-connected. Married, smart.
Protected by family up high. It’s Quayle.”

È facile intuire, quindi, l’analogia tra quel cliffhanger e quello che ha concluso la puntata qui recensita, sia per la modalità (in entrambi i casi un’inquadratura improvvisa che, in pochi secondi, è in grado di squarciare ogni certezza avuta fino a quel momento), sia per l’importanza nell’economia dello show. Sin dall’evasione di Baldwin, durante il terzo episodio, si era capito chiaramente come, all’interno dell’organizzazione di Quayle ed Aldrich ci fosse una talpa, un qualcuno in grado di passare informazioni all’Altra Parte (anzi, ad essere precisi, ai cospiratori dell’Altra Parte). Da quel momento in poi, gli showrunner hanno lavorato su questa storyline con maestria, senza accelerare i tempi, anzi, facendola passare quasi in sordina: le indagini per scovare la talpa, infatti, non hanno mai occupato una porzione significativa del minutaggio complessivo; spesso e volentieri di questo filone narrativo venivano mostrati pochi spezzoni, i quali rischiavano di essere oscurati dall’Howard dell’altro mondo che scopre l’affaire tra Emily e Andrei e dall’altro Howard che cerca di adattarsi in un mondo che non è il suo. Eppure, in fin dei conti, la storyline più importante dal punto di vista dell’avanzamento di trama è proprio quella alla ricerca della talpa.
Un particolare plauso va fatto per come è stata costruita e sviluppata questa vicenda: quasi senza che lo spettatore se ne accorga, infatti, si è costruita con efficacia una linea investigativa in grado di restringere sempre di più il campo (e di spostare la ricerca sempre più nei piani alti): prima dell’incontro con Heinrich, si sapeva soltanto che c’era una talpa; il macellaio, quindi, è stato in grado di fornire un’informazione importante: i leak venivano dal terzo piano, quello di Aldrich e Quayle. L’incontro con la segretaria fatta espatriare da Aldrich ha permesso di capire come questa persona si sia insediata grazie ad un posto divenuto improvvisamente vacante. L’omicidio di Heinrich ha chiuso il cerchio: le informazioni sono prese da Quayle. Il finale, di cui si accennava prima, era la logica conclusione di questo percorso così ben articolato.
Far coincidere l’identità della talpa con quello della moglie di uno dei protagonisti può sembrare un cliché, soprattutto perché già utilizzato all’interno di questo show (non va dimenticato che la moglie di Howard passava informazioni all’Howard dell’altro mondo), cosa effettivamente vera; questo possibile difetto, però, viene abbondantemente mitigato dalla buona costruzione narrativa che ha preceduto il colpo di scena. Non va dimenticata, inoltre, la possibile spaccatura tra Quayle ed Aldrich: quest’ultimo, infatti, pensa, abbastanza a ragione, che la talpa sia il direttore di Strategia; resosi conto di non potersi fidare di nessuno, potrebbe scegliere di non confrontarsi con il suo collega (in quel caso gli verrebbe spiegata la situazione) e di agire nell’ombra.
Va ricordato infine che, seppur innocente, avere una talpa in famiglia senza accorgersene non deponga a favore delle abilità e delle competenze di Quayle.

Anna: “I went to see him yesterday.”
Emily: “What did you talk about? Everything.”
Anna: “I opened up, and he listened. He seemed actually interested in my life. Maybe he’s trying to atone?”
Emily: “You shouldn’t put too much stock into that, you know.”
Anna: “Mom, I promised myself a long time ago I was done giving him chances to disappoint me.”
Emily: “Yeah. Keep that promise. Sooner or later, he will be back to his old self.”

Il tema centrale di Counterpart, nonché principale elemento di interesse, è rappresentato dall’esistenza di due mondi apparentemente identici ma con un corso degli eventi separato da circa trent’anni. Analizzando bene il conflitto e i suoi interpreti, si può vedere con chiarezza come, in fin dei conti, molti suoi elementi siano simili a quelli della Guerra Fredda (ovviamente non l’esistenza di due versioni della stessa persona): mancanza di conflitti veri e propri, scontro basato sulla diplomazia e sui leak di informazioni, gruppi clandestini che si insediano in territorio nemico (e qui non può che venire in mente The Americans) e devono adattarsi ad uno stile di vita nuovo. E ciò può essere visto sia nei tre allievi di Pope appena arrivati a Berlino (lo sdegno per gli usi e costumi di questo mondo assomigliano vagamente a quanto detto da Elizabeth Jennings appena arrivata negli Stati Uniti), che in Baldwin, non abituata a feste di quel tipo. Vedendo anche queste reazioni non vi è dubbio che essi vengano da un mondo più rigido, duro, meno lascivo (continuando con il paragone sulla Guerra Fredda, verrebbero dall’URSS).
Howard (quello che ora è dall’Altra parte), invece, non sta avendo particolari difficoltà di adattamento, ma la sua presenza potrebbe essere involontariamente dannosa: Anna, infatti, si sta riavvicinando alla figura paterna ed è ben ovvia la delusione che proverà quando il suo vero padre tornerà comportandosi come suo solito; Emily, consapevole di ciò, prima smorza gli entusiasmi della figlia, e poi dice al character interpretato da un ottimo J.K. Simmons di mantenere un basso profilo. A proposito delle vicende di questo Mondo, non si può non citare l’interrogatorio subito proprio da Howard (anch’esso rischiosissimo per Emily e per la riuscita di tutto il piano) e della scena alla quale questo trio ha assistito nella villa a Potsdam. È abbastanza probabile che questo filone dovrà essere approfondito perché, a differenza di quello relativo alla talpa dell’altro mondo, è ancora contraddistinto da una forte incertezza e oscurità.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Cliffhanger
  • L’interrogatorio
  • J.K. Simmons 
  • Baldwin fuori dalla trama da un bel po’ 

 

Counterpart sforna un grande episodio, uno di quelli in grado di far esprimere finalmente tutto il potenziale ad uno degli show più intriganti dell’anno. Va ancora limato qualche dettaglio e poi si potrà benedire senza problemi.

 

Shaking The Tree 1×05 0.42 milioni – 0.1 rating
Act Like You”ve Been Here Before 1×06 0.43 milioni – 0.1 rating

 

Quanto ti è piaciuta la puntata?

Nessun voto per ora

Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.

Rispondi

Precedente

Altered Carbon 1×08 – Clash By Night

Prossima

Arrow 6×13 – The Devil’s Greatest Trick

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.