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Legion 2×02 – Chapter 10TEMPO DI LETTURA 3 min

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“La realtà è una scelta.”

Il manifesto programmatico della serie viene qui espresso per la prima volta in maniera esplicita. Lungi dall’essere colti di sorpresa da questa dichiarazione, è importante come questa avvenga nell’episodio forse più lineare visto finora, dove qualcosa in più viene spiegato o almeno così ci si vuole fare credere.
Legion è una serie che ha sempre richiesto molta attenzione, premiando lo spettatore con splendide immagini per la dedizione quasi esasperata ad un gioco dove le percezioni dei personaggi, e degli spettatori con loro, sono messe a dura prova.
Già nella scorsa recensione ci si poneva il dubbio su quanto questo gioco, sempre di altissima fattura esecutiva, sia funzionale alla narrazione o quanto invece nasce da un mero esercizio di stile. Pensiero di molti alla ripresa della visione della serie, impossibile da guardare con superficialità.
In qualche maniera Hawley dà una risposta a questa domanda e lo fa praticamente tramite tutti i personaggi a sua disposizione. In questo episodio si vede ogni character chiedersi quali sia la realtà e come abbia deciso di rapportarsi ad essa; quale scopo darle per vivere la propria vita. Quindi il ruolo di Amahl Farouk, il Re delle Ombre, acquisisce un peso che va ben oltre quello di semplice villain del protagonista: tutti i personaggi “toccati” da lui devono venire a patti con questa domanda e fare una scelta. O non farla, pagandone il prezzo. Farouk non fa altro che usare i dubbi, le indecisioni e l’apatia per trarne energia e accrescere il suo potere. Ciò che David capisce in questo episodio però è che la distruzione del Re delle Ombre non risolve il problema dell’epidemia, ma anzi lo accresce proprio perché chi ne viene toccato non si libera con una propria scelta consapevole.
Il tema dell’episodio diventa quindi l’autodeterminazione del proprio destino. La depressione di Melanie e il discorso fatto a David vanno quindi visti in quest’ottica: lei non ha mai saputo cosa desiderasse nella vita e si è aggrappata al sogno di Oliver che, forse anche per questo, l’ha poi abbandonata, vedendola come inerme alla propria autodeterminazione. David sembra acquisire sempre più consapevolezza di quanto stia accedendo attorno a lui e probabilmente ha un piano per salvare i suoi amici. Questo però potrebbe significare “tradire” cosa ci si aspetta da lui. Le gemelle Vermillion sembrano sospettare di lui mentre le due versioni temporali di Syd si “allineano” per dargli supporto.
Tramite un nuovo viaggio temporale, ufficialmente chiamato “percezione multidimensionale”, è possibile per David trovarsi di fronte al bivio, che lo pone di fronte ad una scelta le cui conseguenze potranno ripercuotersi nella realtà di tutti. Col rischio di far rimanere congelati e impauriti come le vittime dell’epidemia.
Altre due cose interessanti vanno rilevate di questo episodio. La prima è forse il primo ritratto di Lenny staccata dall’influsso del Re delle Ombre. Sembra decisa a volere tornare a vivere. Di lei finora non si è mai visto chi o cosa sia al di fuori della realtà alterata della serie. Peccato che Farouk faccia intendere come prima o poi si torni da lui, quasi fosse una dipendenza di cui non poterne mai fare a meno.
La seconda è la prima vera apparizione di Farouk con sembianze umane. Charme e intelligenza sono le prime cose che emergono di questo personaggio, dandogli una tridimensionalità innegabilmente accattivante e inarrestabile. Soprattutto nella ricerca del suo corpo perduto di cui forse il monaco Miser Sunday ne sa qualcosa. Nascosto sotto gli occhi di tutti, tra le vittime dell’epidemia.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Syd e i giochi che fa col gatto
  • Il Re delle Ombre finalmente si rileva e lo fa con charme
  • La percezione multidimensionale
  • La trama di Cary/Kerry. Forse utile a dare un punto di vista ma non all’altezza degli altri personaggi

 

Gli ascolti non premiano questa serie che sconta il fatto di chiedere molta attenzione allo spettatore. Ciò non toglie che rimanga una piacevole e deliziosa visione autoriale, anche quando regala un episodio meno sperimentale del solito.

 

Chapter 9 2×01 0.67 milioni – 0.3 rating
Chapter 10 2×02 0.43 milioni – 0.2 rating

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Dopo miliardi di ore passate a vedere cartoni giapponesi e altra robaccia pop anni ’80 americana, la folgorazione arriva con la visione di Twin Peaks. Da allora nulla è stato più lo stesso. La serialità è entrata nella sua vita e, complici anche i supereroi con le loro trame infinite, ora vive solo per assecondare le sue droghe. Per compensare prova a fare l’ingegnere ma è evidentemente un'illusione. Sogna un giorno di produrre, o magari scrivere, qualche serie, per qualche disperata tv via cavo o canale streaming. Segue qualsiasi cosa scriva Sorkin o Kelley ma, per non essere troppo snob, non si nega qualche guilty pleasure ogni tanto.

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