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Preacher 3×01 – AngelvilleTEMPO DI LETTURA 4 min

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“If it doesn’t save her, I’m gonna kill you.”

Nonostante un calo generale di ratings avvenuto sul finire del secondo anno e nonostante diversi mesi di silenzio da parte dell’AMC per la riconferma della terza stagione, Preacher torna in onda nel solito periodo dell’anno come al solito mettendo in chiaro di essere una dei capisaldi delle serie black humor e continuando a non aver paura di rivoltare e distruggere i dogmi delle religioni che prende bellamente per i fondelli.
“Angelville” è un episodio alquanto particolare, sicuramente valido dal punto di vista dell’intrattenimento e della prosecuzione della trama generale ma, quanto visto, non è stato strutturato nel migliore dei modi, esclusi i primi 8 minuti. Ciò che accade prima della nuova sigla stagionale, parte decisamente migliore di questa season premiere, non può che essere adorato da tutti i fan della serie: presentazione e morte istantanea della madre del protagonista da parte della nonna. La serie di Catlin, Rogen & Goldberg è da sempre bravissima ad introdurre i personaggi e pure a questo giro, come accaduto per The Saint Of Killers ed Herr Starr, avviene una di quelle introduzioni ai personaggi difficilmente dimenticabili: bianco e nero, l’atmosfera cupa e lo sventramento di Christina da parte di Madame L’Angelle, madre di Christina e nonna di Jesse. Omicidio avvenuto senza scrupoli solo per il fatto di non aver rivelato un segreto. Chapeau alla crudeltà.
A presentazione avvenuta (che in realtà non lo era in quanto “Angelville” e i suoi protagonisti erano stati mostrati in alcuni flashback della scorsa stagione, anche se con attori diversi dall’attuale cast attuale ed ufficiale), il magnifico “trio” arriva nel paese d’origini dell’ex prete-dio. Dopo un succoso antipasto dello scontro tra il vampiro e l’antieroe della serie entrano in gioco i personaggi che accompagneranno i protagonisti, verosimilmente, durante tutta questo nuovo arco narrativo. Questo modo di relazionarsi ad ogni ritorno di Preacher è differente dalla norma degli altri show perché sembra, in linea di massima, di assistere ad un reset di quanto accorso nella stagione precedente. Se dalla prima alla seconda stagione questo salto era stato accettato in quanto i membri del piccolo paese texano erano praticamente tutti morti, i characters presentati a New Orleans ora come ora sono ancora tutti belli che vivi e lasciarli da parte non potrà essere possibile. Ecco che l’assenza della combriccola di Herr Starr in questo episodio può essere accettata ma non verrà dimenticata in quanto la questioni: ricerca Dio e sparizione Genesis sono ancora in alto mare.
Ciò che viene occupato dalla parte centrale di questa 3×01, cioè il vero focus d’episodio, sono essenzialmente le cose meno riuscite nei 45 minuti di puntata. Dal purgatorio di Tulip, alla scazzottata tra Jesse e Jody si sollevano molti meh perché ci si aspetterebbe per entrambi i casi qualcosa di costruito con più cura e sapienza. Partendo dal confronto tra i vecchi conoscenti, e sapendo che l’omone è l’artefice dell’omicidio sia del padre che della madre del character di Dominic Cooper, una risoluzione in quattro e quattr’otto delle loro problematiche non era di certo possibile, ma nemmeno la rissa post rapina non può e non deve bastare. Ovviamente si sta parlando di una serie televisiva con relazioni tra i personaggi fuori dall’ordinario, però il controllo di Jesse, nonostante lo faccia per salvare Tulip, è del tutto fuori contesto. Finzione sì, ma suvvia, i sentimenti reali devono seppur esistere.
Se nella prima stagione si era parlato del Paradiso, se nella seconda stagione Faccia Di Culo ha trascorso una brutta esperienza nell’Inferno, per completare l’ordine dantesco Preacher non poteva che buttarci in mezzo anche lo step intermedio: il Purgatorio. Il luogo in cui l’anima del character di Ruth Negga sta aspettando la sua fine e il modo in cui tale attesa e decisione sta avvenendo sono, anche in questo caso, ben lungi dall’essere soddisfacenti. Partendo dal fatto che era ovvio che la donna sarebbe stata salvata dalla magia nera di L’Angelle, non si ha avuto nemmeno per un secondo la sensazione che potesse esserci un clamoroso bad endings. Anche per quanto riguarda l’emotività è un buco nell’acqua tutta la storia perché, anche se l’infanzia della giovane donna non può di certo definirsi felice, confronto quelle degli altri personaggi non è di certo la peggiore, anzi, forse, ed incredibilmente, la più sana e normale. A salvare questa sequenza e l’episodio, tuttavia, è l’incontro tra la rediviva e Dio in “versione” cane, poco prima del risveglio della ragazza. Purtroppo il confronto è durato pochissimo, ma si è compreso estremamente bene che pure in questa stagione se ne vedranno certamente delle belle.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • “Presentazione” della madre di Jasse
  • Tulip e Dio
  • Contrasti tra gli ex migliori amici
  • Confronto Jesse e Jody
  • Purgatorio di Tulip

 

But now that you, Tulip O’Hare, are returning to life, I’m counting on you for something very important, something to help me fulfill my Great Design.

 

The End Of The Road 2×13 0.97 milioni – 0.4 rating
Angelville 3×01 0.84 milioni – 0.2 rating

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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