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The Handmaid’s Tale 2×08 – Women’s WorkTEMPO DI LETTURA 3 min

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Questo ottavo episodio è sicuramente il più intimista della stagione, dove si alternano due due grandi temi: il ruolo della donna all’interno della società e l’istinto materno. Nel precedente episodio si era instaurata un’inedita alleanza tra Serena e June, due donne forti e intelligenti ma sottomesse e rilegate ai rispettivi ruoli da una nazione fortemente maschilista come Gilead.
La collaborazione tra le due e il ritorno dell’esperta dottoressa Hogdson, ex neonatologa di fama mondiale chiamata a salvare Angela nonostante ora sia solo una Marta, sono fasi narrative in cui le donne tornano effettivamente all’attività lavorativa e hanno uno scopo ben preciso: sottolineare come l’enorme contributo che le donne potrebbero dare alla società sia stato sacrificato sull’altare del fanatismo religioso. L’ennesimo spunto di un’acuta critica sociale che ha sempre permeato lo show ed è sicuramente uno dei tratti peculiari della serie.
È interessante notare come l’istinto materno abbia la meglio non solo sulla rigida teocrazia che governa il Paese, ma perfino su zia Lydia, fino ad ora personaggio fortemente legato ai dogmi religiosi. Al contrario Fred, posto davanti alla scelta di infrangere le regole per cercare di salvare una bambina e non agire, opta per il mantenimento dello status quo che gli garantisce il potere, affidandosi alle mani di Dio. Guardando la prima scena dell’episodio per un attimo non sembra nemmeno di essere all’interno di Gilead: ci sono due donne, colleghe ed amiche che lavorano insieme, chiacchierando normalmente, idillio poi bruscamente interrotto dal ritorno del Comandante Waterford, il quale infligge alla moglie una dura punizione corporale. Offred è costretta a guardare e per un breve momento assistiamo ad un ribaltamento dei ruoli, con June che prova pietà per la sua padrona di casa, che nel frattempo forse è diventata molto di più.
Gli sceneggiatori dello show targato Hulu hanno fatto un lavoro eccezionale sul character di Serena, iniziando dai flashback dei precedenti episodi e mostrando un’evoluzione del personaggio lenta ma costante, portando alla luce il suo lato più  umano e femminile. Il personaggio interpretato da Yvonne Strahovski continua a confermarsi uno dei più stimolanti e complessi della serie e lo fa ancora nel finale, cambiando di nuovo atteggiamento quando si rende conto che per la sua sopravvivenza deve allontanare Offred e tornare a essere la padrona dispotica che è sempre stata, nonostante forse non lo sia più. Il finale, emozionante e volutamente positivo è di per sè abbastanza criptico: gli autori rifiutano, per scelta narrativa, di spiegare come una malattia scientificamente incurabile venga improvvisamente sconfitta, un mistero che sia i suoi “genitori adottivi” che Zia Lydia accoglieranno chiaramente come un miracolo, andando così a rinforzare i dettami religiosi che guidano Gilead.
Se ci si sofferma sul modo in cui la questione medica è stata gestita, l’impressione che l’amore materno abbia salvato la bambina è molto forte, una scelta voluta per mettere in discussione tutto quello visto fino ad ora, nonostante le autorità daranno un’interpretazione degli eventi completamente opposta o insabbieranno direttamente la questione. L’unica nota negativa di questo splendido episodio è rappresentata dal personaggio di Eden, per ora inutile e abbastanza bidimensionale, anche a causa dello scarso minutaggio dedicatole.
La moglie di Nick è sicuramente destinata a portare guai al marito e non solo, ma il suo ruolo per ora appare ancora poco chiaro.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Puntata diversa dal solito
  • Collaborazione Serena-June
  • Prevale l’istinto materno
  • L’evoluzione di Serena
  • Coraggiosa scelta del finale
  • Eden

 

Una puntata inusuale con un finale inaspettato che stupisce lo spettatore, un colpo di scena che a cinque episodi dal termine potrebbe cambiare le convinzioni sulle quali si regge la società teocratica. Un episodio tecnicamente perfetto e caratterizzato da una forte emotività che domina quasi tutti i personaggi, non proprio la quotidianità per Gilead. Ancora una volta il massimo dei voti per una delle serie migliori dell’anno.

 

After 2×07 ND milioni – ND rating
Women’s Work 2×08 ND milioni – ND rating

 

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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.

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